L_Eretico ha scritto:nonpigliounoshoot ha scritto:Un'immagine non reale prodotta dal nulla da una macchina non può essere catalogata come fotografia, semplicemente perchè non ha i presupposti per esserlo
Beh in realtà non direi, almeno stando ai fatti.
La fotografia più pagata al mondo non è reale, Le Violon d'Ingres, è una immagine composita.
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Chiarisco il mio punto, perchè a quanto vedo non mi sono spiegato bene: fotografia,
scrivere - o disegnare - con la luce, è quel procedimento che permette di ottenere un'immagine registrando, tramite un supporto sensibile, la luce riflessa dalla scena ripresa. La pratica di mescolare fotografie diverse può essere discutibile, ma se le singole componenti sono fotografie, credo sia lecito parlare ancora di fotografia (anche se, personalmente, inizio a nutrire dei dubbi). Ma un'immagine creata dal nulla da un computer, di sicuro non è una fotografia, come non lo è un dipinto a olio o uno schizzo a carboncino, perchè viene a mancare il procedimento di base che fa di un'immagine una fotografia. Pittura e disegno sono arte; oggi anche la fotografia è considerata tale (un tempo non lo era, come non lo era la musica, in un tempo ancor più remoto), forse un domani anche questa nuova pratica sarà considerata arte, non ne dubito, ma rimane altro dalla fotografia. Poi se vogliamo chiamarla così per praticità, in attesa che qualcuno crei un termine specifico, va bene. E se ci fa divertire, ben venga
E' probabile che io non mi sia spiegato bene.
Come sai meglio di me la fotografia è il risultato finale di un processo fotografico che non è solo limitato alla registrazione ma, qualunque supporto si adoperi, anche dallo sviluppo di questa registrazione. E l'nghippo sta in questa seconda fase del processo, che peraltro precede la terza, ormai meramente eventuale e minoritaria, che è la stampa.
Nella fase dello sviluppo attraverso le varie tecniche si perde questa caratteristica mistica della scrittura attraverso la luce, poiche può accadere di tutto. Nella ormai notte dei tempi questi erano segreti legati a tecnici ed alchimisti, nell'era modera era compito di informatici e/o di macchine programmate a tal uopo, nel futuro sarà compito di un algoritmo che utilizzerà sempre e solo immagini finite ma provenienti dai primitivi processi procedenti. Non nascono dal nulla, utilizza fotografie-immagini per generare altre fotografie-immagini.
Non viene a mancare nulla, è solo figlio dl figlio di quello che a suo tempo fu fotosciop senza aver bisogno di tutoria e corsi, ma un semplice algoritmo che permettera di fare selfie con l'Iphone 89 in cima all'everest senza anche se siamo in ufficio, permetterà di fare sessioni in TF con grace Kelly o Monica Bellucci, di diventare Wild photographer che immortalano l'attimo fuggente in cui l'aquila frega il salmone mentre salta fuori dall'acqua all'orso senza bisogna di 450 fps, ore di appostamento e botta di c..o, e darà a ciascuno di noi la possibilità di sognare di essere degli AIgrapher, generazione successiva a quella dei photographer.
Non vedo nessuna differenza ne nei processi, ne nei risultati finali. Tutti partono in un modo, e con sistemi e strumenti diversi arrivano al medesimo risultato, utilizzando le informazioni raccolte nei processi intermedi. E lo faranno sicuramente meglio. E sarà più facile per tutti, mica come quelle arcaiche sette che di notte si rinchiudevano in mezzo a cattivi odori.
E se ci fa divertire ben venga.
Del resto mica ci sarà qualcuno che vorrà restare legato al foro stenopeico o alle reflex..
Da qui la strategia di pentax che si sta concentrendo segretamente sulla prima fotocamera di fotografia AI saltando le ML che sono già retrograde..