unoqualsiasi ha scritto:Io capisco che su oggetti di relativamente grandi dimensioni sia necessario a volte chiudere a f22 o oltre per avere tutto a fuoco, soprattutto usando focali tele.
Capisco un pochino meno che un barattolo di salsa di pomodoro ammaccato e sporco (voglio sperare fosse un'immagine di prova...) non possa essere fotografato a f16, visto che il mezzo barattolo dietro non deve necessariamente essere dentro la pdc; ed il bordo anteriore del "tagliere" può essere quello lavorato, che anche se è leggermente sfuocato non se ne accorge nessuno.
Non capisco per nulla il motivo per cui una immagine del genere debba essere ripresa in raw e poi sviluppata, visto che è tutto fatto in luce artificiale ed il wb della fotocamera DEVE gestire la temperatura colore in modo ottimale, magari dopo gli opportuni controlli e tarature.
Su oggetti molto piccoli, bigiotteria e simili, con l'utilizzo di un macro a breve distanza è, dal punto di vista qualitativo, molto più pagante eseguire tot scatti a f8 in focus-stacking piuttosto che un singolo scatto a f32 con l'obiettivo nel punto più basso della sua curva mtf.
Tutti pareri personali sia chiaro. E concordo con quanto sopra in merito al tipo di fotocamera "necessaria".
E' invece chiaro che se tu vuoi comperarti il giocattolo nuovo (e non offenderti, il mio ultimo "giocattolo" ha due ruote ed un motore bicilindrico a L e lo chiamo giocattolo perchè quello è) ne hai tutti i diritti. Ma non devi, a mio parere, farlo passare per un assolutamente necessario strumento di lavoro, che sia una K1, una Eos1DsR o una Alpha9. Comprati quello che ti attira di più!
Non mi offendo, anzi, ti ringrazio.
In una giornata di scatti in studio capita di dovere fotografare davvero "la qualunque" (senza scomodare Cetto).
Se hai visto quella specie di collage postato prima, avrai notato la varietà degli oggetti.
Quando è uno still life, che deve finire su depliant o grandi formati, ci si dedica anche mezza giornata. E ti garantisco che occorre tutto, pixel, qualità, cura, RAW, ecc. E la 6D, a volte, mostra certi limiti.
Quando sono oggetti che vanno sul web, magari per un giorno e poi spariscono, e il cliente aspetta il tempo di prendere il caffè e poi vuole andarsene via portandosi i file su una pen drive, non ci si pone nemmeno la domanda se il barattolo è sporco, ammaccato e l'etichetta è attaccata storta. (L'ha portato il cliente così)!
Scattare in RAW è "abitudine", a volte si spreca più tempo a variare metodologie per qualche scatto che a seguire un sistema consolidato.
In casi limite, scatto RAW+jpeg e se il jpeg è soddisfacente, tengo quello senza troppi patemi.
I motivi per scattare sempre in RAW sono diversi: maggiore qualità e possibilità di intervento. Molti oggetti arrivano in 5/6/7 colori e finiture differenti e non c'è materialmente il tempo di variare l'esposizione per ogni singolo oggetto. Non ultimo, quando l'immagine va a finire su banner o stampe di grandi dimensioni, i grafici dello studio preferiscono il TIFF al jpeg.
Ho esordito scrivendo che faccio questo lavoro per conto di uno studio multimediale, ci metto tutta la passione e la competenza possibile, ma lo studio e i clienti non sono "miei".
Utilizzo gli spazi e l'attrezzatura disponibile nello studio; cercando sempre di mediare fra resa finale, tempi di esecuzione (sempre assurdi) e il prezzo che i clienti sono disposti a pagare.
Fare fotografia per lavoro è diverso che farlo per piacere.
Di mio posseggo una Canon M50 + 15-45 in ottima plastica!
Il giorno che decido di acquistare una fotocamera tutta mia, mi piacerebbe potesse fare grandi cose e, all'occorrenza, piccole cose (o viceversa) ma ci siamo capiti.
È uno sporco lavoro, ma visto che devo farlo, vorrei trarne anche un po' di piacere.