Ieri finalmente sono riuscito a fare una prima uscita con la macchina per fare un pò di studio. Premetto che non ho ancora "sviluppato" i raw, quindi al momento non ho esempi, ma a breve posterò anche qualche foto per spiegarmi meglio e per farmi criticare pesantemente
Innanzitutto qualche impressione sulla K-50: è davvero stupenda! Un salto di qualità sensibilissimo passare dalla bridge, per quanto mi soddisfacesse molto, ad una reflex: mi sono reso conto che alcuni scatti che con la bridge sarebbero usciti rumorosissimi e che probabilmente non mi sarei sognato di fare, con questa macchina sono usciti senza troppi problemi. Anzi, addirittura mi è capitato di fare foto sovraesposte in condizioni di luce in cui la bridge avrebbe invece prodotto schermata nera, o quasi
Arrivo ora ai dubbi... Mi sono reso conto di non essere riuscito ad avere controllo sulla PdC. Mi spiego. Ho tentato un pò di foto ad un soggetto "amico" a varie distanze tenendo l'approccio "apertura più grande possibile, focale corta", ma con il 18-55 mi sono ritrovato a dovermi attaccare alla persona (intendo intorno a 1m al massimo di distanza) per avere una sfocatura alle sue spalle nemmeno troppo marcata (e il secondo soggetto aveva comunque una breve distanza dal soggetto principale). In sostanza mi sono trovato quasi sempre ad avere delle foto "con tutto a fuoco". A parte qualche esercizio disponendo oggetti a distanze differenti, che principi guida posso seguire per controllare meglio la PdC? (domanda stupida: nel mirino non ho mai notato la sfocatura dovuta appunto alla PdC, è giusto così?)
Altra domanda, più come curiosità... Mi sono trovato a dover fare 2-3-4 scatti per gestire meglio l'esposizione e mi chiedevo... come vi regolate prima di scattare? Come fate a sapere che l'esposizione sarà più o meno quella che volete? Da quel che ho capito l'indicatore a scala graduata orizzontale che vedo nel mirino, indica il bilanciamento dell'immagine sulla base del grigio neutro centrale, non tanto, quindi, l'esposizione di ciò che sto riprendendo. Questa considerazione mi sembra essere confermata da alcuni scatti in cui l'indicatore era piuttosto centrato (giusto lievemente "sottoesposto") ma il risultato finale era proprio completamente sottoesposto. La prima obiezione che posso intuire sarebbe "usa l'automatismo della macchina e poi vai in manuale". Ma la mia curiosità è: come si può migliorare la sensibilità personale allo scatto, come ci si può preparare al meglio avendo un buon margine di sicurezza sulla correttezza dell'esposizione? (facendo miliardi di scatti.. )
Ciao a tutti!
A presto
Pier