ricmanx ha scritto:Ciao, vorrei fare delle foto alle stelle. Precisamente:
1) la foto con le stelle che appaiono come strisce circolari (al centro di cui, se non ho capito male, c'è la stella polare).
2) la foto alla via lattea (quella che in tutte le foto si vede con colori e sfumature viola verdi etc etc..)
Ho a disposizione un cavalletto, una k5, un 17-70mm F4 (o per aprire di più avrei un vecchio 50mm pentax F1,7 ma credo che a 50mm prendo poco cielo). Forse da qualche parte potrei ritrovare un telecomando a infrarossi che ho usato sulla vecchia k20d (probabilmente sarà compatibile anche con k5) e anche un telecomando col filo.
Ho letto qualcosa in qualche sito ma intanto fanno i conti sempre con canon e nikon e poi mi hanno fuso le idee... Per le "strisce luminose" qualcuno dice di puntare sulla stella polare e poi di tenere in B lo scatto per due ore (ma la batteria regge??), altri dicono di fare tanti scatti da 30 secondi fino a coprire le due ore (non so proprio come si usa la k5 per farla scattare in questo modo) e poi riversare su photoshop montando in qualche modo (ho un vecchio mac del 2012, non so quanto lavoro regga!!).
Per la via lattea sembra più semplice, dovrebbe bastare uno scatto di pochi secondi con iso alti (a proposito dove si trova? verso dove guardare? ..perchè io ad occhio nudo non l'ho mai vista...).
Ieri notte sono uscito a fare un test... Intanto non ho trovato il Grande Carro (mi dovrebbe aiutare a trovare la stella polare). Non è che non lo riconosco, sono anche un fan di ken il guerriero!! Proprio non c'era!!Forse era basso, dietro una collina o a degli alberi... Fatto sta che ho provato comunque a scattare... Ma al buio ci sono diventato matto!! Il display non si può usare, il mini display a cristalli liquidi sta spento e si accende solo se imposto tutto su Auto (le cose in verde). Quindi dovrei guardare nel mirino e fare da lì... Ma anche questo è difficile visto che mi tocca ripiegarmi tutto. Per non parlare della messa a fuoco! Difficilissima. Non si vede nulla. Va girata la ghiera tutta da una parte e basta? O va regolata leggermente "indietro" rispetto all'infinito?
Mi date qualche dritta/indicazione?
Grazie mille
![Smile :)](./images/smilies/icon_smile.gif)
Sono ricapitato sul forum per caso dopo anni e ho letto una delle poche domande a cui forse so rispondere.
Provo a rendermi utile
In ordine:
1) le strisce circolari hanno assunto il nome convenzionale di "startrail", che ti può essere comodo per cercare qualche tutorial on line.
Quel che ti posso dire è che non è assolutamente necessario trovare la stella Polare, in quanto serve solo per sapere qual è il centro di rotazione degli startrail. Nulla impone che questo debba stare per forza al centro o in qualsiasi altro punto particolare della foto.
Quindi scegli tranquillamente la composizione che ti interessa, gli startrail seguiranno (ovunque sia la polare).
Fra i metodi per ottenere gli startrail io preferisco la somma di scatti, rispetto agli scatti singoli ultraprolungati (che oltre a consumare la batteria, fanno anche scaldare moltissimo il sensore con conseguente alterazione dei colori e presenza di hot pixel).
Con la somma di scatti più veloci è tutto più facile, ma è difficile darti indicazioni "generali": i parametri di scatto si scelgono per esporre la scena che hai davanti.
Tendenzialmente con un f/2,8 e 30s di esposizione, a 1600 iso, dovresti ottenere un cielo più che decente.
Per fare più scatti in sequenza puoi usare varie modalità: impostare l'intervallometro interno della fotocamera, oppure comprare un cavo di scatto remoto, oppure usare un intervallometro esterno (se hai un cellulare IR ne trovi mille compatibili con Pentax), impostare la raffica e il telecomando in modo che inizi a scattare e smetta di scattare con due pressioni invece che tenendo premuto per tutto il tempo, etc etc etc.
Per le varie modalità ti rimando al manuale della K-5.
L'importante è che fai una marea di scatti; non so dove hai letto due ore, ma potrebbero essere pure poche. Più tempo scatti, meglio riesce lo startrail.
Per sommare i vari scatti esistono vari programmi gratuiti e relativamente leggeri (Sequator, Startrail, DeepSkyStacker tra i tanti), ma non ho idea di quanto siano compatibili con Apple (Sequator di sicuro non lo è).
2) La Via Lattea.
Questa è parecchio più complicata degli startrail, sia in fase di ripresa che in fase di sviluppo.
Prima di tutto devi trovare un luogo adatto a fotografarla.
Non è "il giardino di casa", non è "la campagna del mio comune", non è "i campi attorno alla superstrada".
Se vuoi dei risultati "colorati" come chiedi, devi andare in un post in cui la Via Lattea si veda distintamente ad occhio nudo.
In montagna (soprattutto) o al mare, in un posto lontanissimo da grandi centri abitati e con il minore inquinamento luminoso possibile (di cui trovi mappe un po' ovunque su internet).
In secondo luogo devi andarci i giorni giusti all'ora giusta.
La "parte fotogenica" della Via Lattea, il cosiddetto "nucleo", si fotografa da fine marzo a metà ottobre, ma i mesi migliori sono essenzialmente giugno e luglio. Ma mano che ci si allontana da quei due mesi, le difficoltà crescono (sia per l'orario in cui la Via Lattea è visibile, sia per la sua luminosità, sia per la sua posizione, sia per il suo orientamento).
Oltre al mese, devi scegliere la settimana giusta, che è quella attorno al novilunio, cioè quando la luna non si vede (quando supera il 25% di luminosità, quindi a circa un quarto di luna, è praticamente impossibile ottenere grandi risultati).
A quel punto devi solo indovinare l'orario: se ad aprile devi andare poco prima dell'alba, a settembre ti tocca essere pronto qualche minuto dopo il tramonto.
Attualmente, ad Agosto, l'orario migliore è fra le 22:30 e le 23:30 (ma già alle 21:30 si può iniziare a fotografare, fino alle 00:30).
La posizione del nucleo della Via Lattea varia durante l'anno: se all'inizio della stagione è spostata tutta a sud est, man mano che passano i mesi si sposta "verso destra", a sud e poi a sud ovest. D'estate è molto più alta sull'orizzonte rispetto alla primavera, che può essere comodo se ci sono montagne alte.
Cambia anche l'orientamento: se in primavera è "orizzontale", col passare dei mesi si "alza" sempre più in diagonale, fino a diventare praticamente verticale già ora ad agosto, soprattutto nelle ore più tarde.
La K-5 sembra fatta apposta per scattare foto alla Via Lattea.
La focale migliore, per i miei gusti, è fra 20 e 25mm, ma con ogni focale si può fare qualcosa.
Per calcolare i tempi di esposizione, senza astroinseguitori, si usa la regola del 600 che, sul digitale, è più facile trasformare in regola del 400 per andare sul sicuro. In pratica devi dividere 400 per la focale equivalente che vuoi utilizzare, ottenendo così i secondi massimi di esposizione (se li superi, le stelle "strisciano", da puntiformi diventano strartrail).
Se vuoi usare un 20mm quindi devi usare la formula
400 : (20 x 1,5)
cioè
400: 30
cioè
13,34 secondi (puoi provare sia 10s e sia 15s e vedere come va).
Obiettivo impostato a tutta apertura, sensibilità ISO fra 3200 e 6400 (io con la K-5 mi trovavo molto bene con 5000 iso).
A questo punto devi fare, semplicemente, quanti più scatti possibili, a coprire almeno almeno 10 minuti di esposizione totale (ma 15, 20 o 30 sono ovviamente meglio).
E' una bella fatica, visto che se fai esposizioni di 15 secondi, ti servono 4 scatti al minuto, quindi almeno 40 foto (ma 60, 80 o 120 sono meglio).
Ricordati che la Via Lattea "si muove", anche velocemente, quindi ogni 2-3 minuti conviene ricomporre spostando la fotocamera un po' a destra.
Anche in questo caso, una volta ottenute le foto di base, bisogna dare i raw in pasto ad un software che li sommi: io uso Sequator, ma va bene anche DeepSkyStacker o qualsiasi cosa sia disponibile per Apple.
Alla fine otterrai un solo, grande, TIFF da lavorare col software che sei abituato ad usare (e t'avviso che non è comunque semplicissimo tirar fuori i colori, le prime volte).
Per quanto mi riguarda, nelle foto con la Via Lattea, preferisco fotografare solo il cielo e non il primo piano, che invece scatto con una foto a parte con altre impostazioni più adatte al paesaggio. Escludere il paesaggio dagli scatti con la via lattea aiuta anche il software a sommare gli scatti e soprattutto evita di ritrovarsi nella foto un primo piano "mosso" (se fissi il cielo, il terreno è mosso e viceversa).
Con la K-5 possono venir fuori ottimissimi risultati.
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