Aiuto identificazione uccelli

[ftalien77]

Sapete dirmi come si chiamano queste specie?

[Luca 1970]

foto 1 cormorano
foto 2 e 3 airone bianco.

La regione toscana ha fatto un PDF scaricabie con le specie sul territorio reginale caccibili, può essere d'aiuto a capre anche quando si è a conattto con specie rare a cui porre una particolare attenzione nell'avvicinarle.
Agevolo il link: https://www.regione.toscana.it/-/tavole ... -selvatica

[ftalien77]

Agevolo altra foto dell'uccello bianco:

[ftalien77]

foto 1 cormorano
foto 2 e 3 airone bianco.

Grazie!

[Luca 1970]

Figurati dai un occhiata anche al link che ho aggiunto magari ti può servire.

[ftalien77]

Bellissimo il PDF, grazie!

[ntx]

https://www.amazon.it/nuova-guida-del-B ... 226&sr=8-1

Ciao
Jenner

[ftalien77]

Quasi, quasi... forse però non è il periodo. Per ora con l'hardware che possiedo devo capire innanzitutto se è un tipo di foto che mi appassiona. Se li vado a cercare, gli uccelli. Se è ciò che realmente mi interessa oppure voglio godere dei vostri (e di altri) bellissimi scatti per apprezzare l'incredibile pennello della Natura, ma forse non dedicarmici seriamente. Anche perché temo la fase "bello, mi piace, mi serve l'attrezzatura adatta"

Con quello che ho faccio bene street, ritratti, panorami, ecc... ma ho conosciuto un paio di naturalisti e loro vano di ottiche pro che io non potrei permettermi.

Sia chiaro che il primo problema è la mia incompetenza e la guida che indichi è utile in senso assoluto, anche come cultura personale. E poi magari mi prendo un binocolo. Ma mi chiedo se avendo solo il 55-300 (ed un Oly 40-150 con cui ho fatto le foto in apertura) io non sia anche un pochino "hardware limited".

[Gianpaolo64]

Io ho iniziato con il 55-300, poi il 50-500, 3 o 4 guide e manuali sul riconoscimento degli uccelli e infine il binocolo
Comunque il binocolo è più utile del tele, se sono lontani almeno riesci a vedere cosa sono

[Luca 1970]

Sicuramnete un 300mm su aps non è il massimo, ma neppure troppo corto: ho iniziato, con attrezzatura ben più di fortuna a fine anni '80 (pentax ME Super, MTO 500/8) devo dire che i supermegatele sono fighi, costano, ti danno ottimi risultati se c'è il manico di chi li usa, ma non sono indispensabili. Quando usavoPentax avevo sia il 300/2,8 che il DA300 e devo dire che quest'ultima è l'ottica che rimpiango maggiormente. Attuamente uso la Pana GX80 e cn il 100-300 non mi sento castrato, certo se frequenti le oasi chi è accato a te che l'ha più lungo e più grosso, spesso, però, non scambierei la sua SD con la mia

Un amico, che comincia ad avvicinarsi alla fotografia naturalistica, ma più in generale ad una maggiore bio-consapevolezza trova piacere dall'utilizzo di "Biowatching. Italia, mediterraneo e tropici" e piano piano si avvicina a quelle più specifiche.
https://francomuzzioeditore.com/collect ... servazione

[ftalien77]

Contributi interessanti. Innanzitutto devo imparare a non farmi "sgamare"... le foto dei cormorani le ho fatte quando erano già in allarme per la mia presenza nel capanno (erano davvero vicini). E' bastato far spuntare il piccolissimo Olympus 40-150 e si son presi paura.

La prima cosa che mi piacerebbe è avere una maggior cultura su avifauna e vegetazione. Non so veramente un hazzo. Quindi bene le guide.

Il 55.300 è probabilmente sufficiente ed io non so usarlo, o non ho abbastanza volontà (cavalletto, ecc...), ma non me lo porto sempre dietro. Mentre nel borsello quotidiano c'è questo Olympus e qui siamo a 300mm equivalenti (su micro 4/3). Un po' pochino. Il 55.300 su m43 arriva a 600 equiv, ma il fuoco manuale rende impossibile prenderli in volo.

Lo uso su Ks1 e K5, ma non alla massima focale perché la nitidezza crolla a meno di non chiudere a f10, però poi i tempi, gli ISO... e niente, ci vuole il cavalletto

[Luca 1970]

L'utilità del treppiede è direttamente proporzionale alle dimensioni ed al peso dell'ottica, per quanto riguarda i mm è un po' meno vero in quanto fotografie di scene dinamiche richidono solitamente tempi che sono di sicurezza anche per le ottiche vicine ai 500-600mm; il treppiede è molto utile con soggetti statici. Ovviamnete ottiche grandi e pesanti richiedo un treppiede adeguato: grande e pesante.

Più che l'attrezzatura serve imparare ad avvicinarsi ai soggetti, o meglio, imparare a farsi accettare: bisogna imparare a comprendere i segnali d'allarme (nervosimo) e il ritorno ad una situazione di tranquillità ed imparare a rimanere immobili sino a quando non si è stati accettati. Frequentare spesso gli stessi posti insegnerà a te a conoscere gli individui che la frequentano ed agli animali che tu (non qualcun alto, proprio tu) non sei un problema.

Scappano quando vedono spuntare l'ottica? beh pensa a cosa faesti tu, se durante un pic-nic in un prato, qualcuno armeggiasse affannato, puntandoti qualcosa addosso nascosto in mezzo al fogliame... non dimenticare poi, che in natura, di solito si è il pasto di qualcosa di più grande. e cerca di divertirti.

[ftalien77]

Ottimi spunti, l'approccio è certamente un aspetto di cui non so nulla e devo studiare.

[alessandrozero]

Innanzitutto devo imparare a non farmi "sgamare"... le foto dei cormorani le ho fatte quando erano già in allarme per la mia presenza nel capanno (erano davvero vicini). E' bastato far spuntare il piccolissimo Olympus 40-150 e si son presi paura.
......

Nel momento in cui davvero si riesce a far propria la frase che suppongo abbiamo sentito tutti ripetere più volte magari dalla maestra delle elementari "in ambiente naturale, nella casa di animali e piante comportiamoci come degli ospiti", l'approccio mentale cambia.
Oggi il capanno, inteso come l'insieme di struttura-luogo-frequentatori, è generalmente cambiato rispetto al passato;un tempo ad esempio , per regola non scritta gli obiettivi non venivano fatti uscire dalla feritoia. Quanto detto dal sottoscritto e Unoqualsiasi, è considerazione sintetica di vari aspetti.
Concordo anche col concetto di Luca1970 e Giampaolo64

[ftalien77]

Penso che l'obiettivo non uscirà dalla feritoia nemmeno domani, se no scappano