Ieri ho preso in mano per la prima volta una lente "pro" (qualsiasi cosa voglia dire), cioè un 70-200/2.8 e, come tutte le esperienze nuove, anche questa ha aggiunto un pezzettino di prospettiva alla mia ignoranza.
Io, quando c'è poca luce, sono refrattario ad alzare gli ISO... lo so che una foto mossa si cestina e una con un po' di rumore no, ma se il problema è lo scatto a mano libera (ovviamente non il soggetto che si muove e non ci posso fare nulla... cioè quando il problema e la soluzione sono io) ho sempre compensato trovando il limite, e facendo più scatti.
A spanne, vedo che la foto migliore come qualità di immagine (la composizione, la qualità di soggetto, luce etc. non rientrano in questo discorso, sono date come invarianti) la ottengo quando uno scatto su quattro circa è buono: di più, dovevo avere più manico; di meno, dovrei stare mezza giornata a scattare (la progressione non è lineare... mezzo stop e gli scatti da 4 diventano 16, ed è più una questione di c..o).
Ora, ho pensato che avere una lente luminosa - al di là di una barca di vantaggi conseguenti (possibilità di ottenere PdC più ridotte se si desidera) e incidentali (diaframma a 9 lamelle con circoli di confusione arrotondati a tutte le aperture) - mi avrebbe consentito di spostare "in là" il punto di compromesso tra tempo, apertura e ISO (supponendo il soggetto sufficientemente piano da non far entrare il diaframma nell'equazione se non per il passaggio di luce). In parte mi sbagliavo, perché l'aumento considerevole di peso si mangia almeno in parte il vantaggio di "hand-holdability".
Questo è un aspetto che non ho mai visto enfatizzare troppo, e non parlo solo di Pentaxiani... l'impressione che ho avuto è che si tenda a parlare di peso come di peso nello zaino, quando invece il peso al momento dello scatto è molto rilevante, almeno per me.
Devo ancora fare prove serie e devo imparare a conoscere bene l'obiettivo nuovo, e da un certo punto di vista sono veramente felice di aver trovato un qualcosa che richiede da parte mia un miglioramento in termini di tecnica (perché mi pare che richieda mano molto ferma, e perdoni poco gli errori) e che mi permetta di migliorare come fotografo, dall'altra non finirò mai di ammirare lenti come l'M 50/1.7 o il 100/2.8 (anche se fosse davvero f/3.5 reale), perché oltre alla qualità d'immagine veramente ottima hanno dalla loro un peso veramente ridotto, e di conseguenza permettono tempi di scatto veramente al limite, cosa che un moderno e pesantissimo 50/1.poco non potrà mai fare.