Per effettuare una doppia esposizione con lo scopo di emulare un filtro GND, quel che devi fare e' misurare l'esposizione in spot di cielo e terra e vedere di quanti stop sono separati. Poi componi lo scatto e fai uno scatto con le impostazioni per il cielo, poi uno con le impostazioni per il terreno.
Si lavora in manuale e per ottenere le due esposizioni devi modificare solo il tempo di scatto. Messa a fuoco, apertura, sensibilita' e WB (che non sara' in AWB... se scatti in RAW dovrai mantenere il WB costante in fase di sviluppo) rimangono fissi: l'apertura e messa a fuoco perchè decidono la profondita' di campo, la sensibilita' perche' altrimenti avrai l'immagine finale con diversi livelli di rumore, il WB per avere omogeneita' cromatica con il resto (se la differenza di esposizione e' molto grande puoi aver necessita' di desaturare il blu sul terreno).
Dovendo modificare solo il tempo di scatto la prima esposizione la fai per l'elemento che rischia qualsiasi forma di mosso non voluta (nel tuo caso, forse, il mare): quindi ottieni le impostazioni di sicurezza per la ripresa e poi da quelle vari il tempo per fare l'altra.
In post-produzione sovrapporrai gli scatti e applicherai una maschera di livello che emulera' il filtro GND. Se l'orizzonte e' irregolare creare la maschera non sara' semplice... allo stesso modo non sara' semplice ottenere lo scatto finale da due esposizioni separate da molti stop (secondo me 4 stop sono il massimo gestibile per non fare una pagliacciata).
axenx ha scritto:La messa a fuoco anch'essa spot la punto vicino al sole giusto?
Vicino al sole ottieni messe a fuoco sbagliate.
Dove devi mettere a fuoco lo dovresti sapere tu quando fai lo scatto... di solito si focheggia il soggetto. L'importante è non modificare la messa a fuoco fra uno scatto e l'altro.
Ciao
Jenner