Ultime considerazioni - almeno per ora - su questa per me
nuova Pentax. Dopo le prime impressioni sull'utilizzo dell'af a mirino, parliamo un attimo del live view. Non l'ho mai usato molto, sulle reflex (non lo faccio nemmeno con le mirrorless, a dire il vero), per cui potrei ricordare male, ma mi pare che i modelli che ho avuto in precedenza non disponessero della modalità di messa a fuoco "Inseguimento". Selezionandola, appare una specie di croce al centro del monitor (può essere spostata, nel caso, sia col joystick che col dito, trascinandolo direttamente sullo schermo). Si punta ciò che si vuole mettere a fuoco, si attiva e si mantiene attivo l'af e il target viene tracciato sulla quasi totalità dell'area inquadrata. E' una funzione presente in tutte le mirrorless, ma non l'avevo mai vista su una reflex. Funziona molto bene, al netto della lentezza dell'af a contrasto, ed è precisissima anche in bassa luce e in posizione molto decentrata. Abbinata all'otturatore elettronico, permette di scattare senza fare rumore (beh, non con i frullini) e senza dare nell'occhio, se la situazione lo richiede:

Un monitor articolato, anche solo parzialmente, aiuterebbe, ma in fondo si tratta pur sempre di una reflex: usarla come fosse una mirrorless, forse non ha molto senso. Ma nel caso ...
Due parole conclusive sulla lettura esposimetrica denominata "Ponderata alteluci", che utilizzo da tempo su Sony ma che credo sia una novità in casa Pentax. L'icona che la contraddistingue è identica a quella della lettura spot, con l'aggiunta di un "+" in alto a destra. Non vorrei che questo simbolo fosse fuorviante: non si tratta di una lettura spot, che porterebbe " in zona 5" (ovvero al grigio medio) la tonalità dell'area su cui si effettua la misurazione. E' sempre una media, ma ponderata sulle alte luci anzichè al centro. In pratica, le alte luci rimangono "alte", ma vengono mantenute in gamma. Nelle scene che presentano una latitudine di posa molto ampia, con questa lettura le ombre risulteranno molto molto scure e sarà necessario recuperarle in post. Qualche esempio:
1. risultato di una lettura multi-zona senza compensazione

Il vicolo all'ombra delle case è esposto correttamente, il cielo sullo sfondo se ne è andato, resta solo un pezzetto di montagna.
2. lettura ponderata alteluci con recupero delle ombre in post: il cielo è molto luminoso, ma ben leggibile.

In un caso come questo, in cui la maggior parte del fotogramma è occupato dal vicolo e dai suoi palazzi, la perdita del poco cielo presente sarebbe di secondaria importanza e la lettura multi-zona perfettamente adeguata.
In altre situazioni, invece, dove le proporzioni tra le zone chiare e scure si equivalgono,

(filtro giallo)
dove il cielo diventa il soggetto,

(filtro arancio + polarizzatore)
o se il soggetto è bianco,

(polarizzatore)
la lettura ponderata alteluci, abbinata a un minimo di post-produzione, risolve il problema brillantemente.
Con questo sensore, che ha una pancia enorme per le ombre ma brucia facilmente e senza possibilità di recupero le luci più forti, credo sia una modalità esposimetrica da tenere a portata di mano. Sulla K-3 III
Pancromatica forse è meno utile, ma dal momento che funziona bene, meglio averla che non averla. Male che vada, non la si userà

Della caratteristica peculiare di questa fotocamera, ossia il sensore monocromatico, ha già parlato approfonditamente NPUS ed io posso solo confermare la sua disamina. Si tratta senza dubbio di una macchina di super-nicchia, non certo necessaria, ma molto
appetitosa , per chi ama il bianco e nero: la gamma tonale amplissima e totalmente malleabile, un rumore ridottissimo e piacevole a vedersi, che ampia notevolmente il range di sensibilità effettivamente utilizzabili, il poter contrastare i toni in ripresa con i filtri, l'essere costretti a previsualizzare le immagini ... la libidine non ha prezzo
