Re: PEF-JPG digiKam DCRaw UFRaw Darktable rawstudio Converte
Inviato: lun lug 11, 2011 10:48 am
neopentax ha scritto:Evidentemente c'è qualcosa mi sfugge, ma il file raw non comunica la temperatura colore al software di turno, indipendentemente esso di chi sia?
Ma il punto di bianco e nero, come mai viene trovato da un software piuttosto che da un altro?
Il file RAW non comunica nulla, ha solo incorportati i dati EXIF ed e' a discrezione del software di sviluppo se appoggiarsi a quei valori e quanti usarne per ottenere l'immagine di partenza.
Fra i dati EXIF ci sono un sacco di informazioni riguardo al colore, al bianco, alla gestione del contrasto... parecchie di queste informazioni sono tag EXIF proprietari Pentax che raramente vengono presi in considerazione dal software di sviluppo.
neopentax ha scritto:La demosaicizzazione di cui scrivi sembra quasi una compressione differenziata delle aree del file, tipo un jp2 http://it.wikipedia.org/wiki/JPEG_2000 ?
Ma se è un jpg non dovrebbe avere questo trattamento no?
Su Wikipedia cerca anche "demosaicizzazione"...
neopentax ha scritto:A proposito http://photivo.org/photivo/download_and_setup/linux io non ho capito dopo la prima parte delle dipendenze da installare, mischiano le istruzioni con diverse distribuzioni che è un dispiacere, pare una macedonia, già sono poco esperto di mio.
Ti ringrazio per la pazienza, non volevo essere sgarbato, vorrei solo capire un po' di più.
Mah, a dire il vero proprio sulla pagina che citi le spiegazioni sono molto chiare.
In cima alla pagina ti dice subito dove puoi trovare il repository per Ubuntu (il PPA), segui i link e basta.
In seguito, sezione "Compiling Photivo", ti dice che su Ubuntu devi usare il seguente comando per installare le dipendenze pacchettizzate:
- Codice: Seleziona tutto
sudo apt-get install gcc g++ ccache qt4-qmake mercurial libqt4-dev libjpeg62-dev libexiv2-dev liblensfun-dev libfftw3-dev libpng12-dev libtiff4-dev libgimp2.0-dev
Poi devi installare LCMS2 (perche' quello su Ubuntu e' troppo vecchio), GraphicsMagick 16 bit (perche' quello su Ubuntu non e' pacchettizzato con le funzionalita' richieste) e Liquid Rescale.
Installate le dipendenze ti descrive tutti i passaggi che devi fare per scaricare i sorgenti e compilarli.
Ci sono solo due annotazioni per Fedora in tutta la procedura, procedura che praticamente e' scritta per essere usata su Ubuntu... dove vedi tutta sta "macedonia"?
Pazienza ne ha, figurati. L'importante e' capire a cosa servono gli strumenti che ti mette in mano la fotocamera... ad esempio scattare in JPEG non e' come scattare in RAW, e se vuoi sviluppare batch - di fatto - hai sbagliato a scattare in RAW (al massimo dovevi scattare in RAW+JPEG).
ivan.t ha scritto:Però a me non è chiaro. Se in altri post recenti si è detto che il sw pentax e anche siphix sono in grado di ottenere, di base, risultati praticamente identici a quelli ottenuti in macchina, vuole pur dire che è possibile via sw definire uno standard... o no?
Magari i sw sopra menzionati ce l'hanno nativo, ma per altri dovrebbe essere possibile ricavarbe uno.
Questo e' ovvio. Com'e' ovvio che Pentax ha fornito a Silkypix le specifiche per trattare i suoi RAW in cambio di una versione personalizzata da mettere in bundle con la fotocamera.
Pentax ci guadagna perche' non ha dovuto sviluppare un software per lo sviluppo RAW.
Ichikawa Soft Laboratory (quelli che fanno Silkypix) ci guadagna perche' hanno l'esclusiva sul perfetto sviluppo dei RAW Pentax.
ivan.t ha scritto:Io ho cercato di guardare dentro la macchina, senza obiettivo montato, attraverso lo specchio; ho anche un po' agitato la mia k7 e sono piuttosto sicuro che all'interno non c'è nascosto alcun omino giapponese che, a seconda del mio scatto, applica le corrette impostazioni
Scherzi a parte... non ho le competenze per giudicare quanto hai detto, ma ammettendo che sia vero (e non ho motivo di dubitarne), rimane anche vero che questo lavoro viene svolto dal firmware della macchina, che altro non è che un pezzo di software. Quindi la stessa cosa potrebbe essere tranquillamente svolta anche da un sw su PC... poi (tornando a quanto detto sopra) alcuni sw potrebbero funzionare meglio di altri, ma impostazione di base non vuole necessariamente dire un'impostazione fissa rigida e inadattabile. Si intende dire impostazioni che, in caso di sw generici utilizzabili da varie marche di reflex, riescano ad identificare le correzioni migliori per ottenere risultati simili a quelli del firmware.
La soluzione e' fare il reverse-engineering dei firmware Pentax. Pero' c'e' un problema: se lo fai e' vero che ottieni il modo corretto per elaborare i RAW Pentax, al contempo pero' violi un brevetto o un segreto industriale e puoi essere denunciato.
E' come la storia dei formati MS Office non pienamente supportati da OpenOffice.org/LibreOffice: saranno sempre non pienamente supportati poiche', nel momento in cui lo fossero, di fatto violerebbero il brevetto.
Usando il RAW ci troviamo quindi delle belle armi spuntate. E non e' che gli altri se la passano meglio.
ivan.t ha scritto:caro jenner, ho letto e apprezzato tanti tuoi post precedenti, però questa volta non mi trovo proprio daccordo.
Continui ad attribuire un senso (o un non-senso) solo sulla base di quello che è il tuo modo di lavorare; ma per altri potrebbe non essere lo stesso IMHO.
Innanzitutto grazie per il "caro".
Io non ti sto dicendo come lavorare, sto dicendo che non esiste un pacchetto di impostazioni utilizzabili su tutti i RAW per effettuarne lo sviluppo, ovvero dico che non esiste un insieme di impostazioni standard e che ogni RAW fa storia (e impostazioni) a se.
Vedila dal punto di vista operativo: vai a fotografare e scatti tutto in RAw, ok, poi torni a casa e vuoi sviluppare tutto in batch perche' - e lo capisco benissimo - sviluppare ogni singolo scatto e' una rottura di balle spropositata... sicche' sviluppi in batch, con impostazioni alla meno peggio, ritrovandoti con TIFF o JPEG che sono qualitativamente sia inferiori allo sviluppo in macchina, sia allo sviluppo ad hoc del singolo file RAW. E allora la mia domanda e': perche' scattare in RAW visto che qualitativamente non ci guadagni?
Per il resto il mio modo di lavorare e' EVITARE IL RAW.
ivan.t ha scritto:Premesso che, siccome sto cercando di imparare e purtroppo non faccio migliaia di scatti, al momento perdo qualche minuto su ognuna delle foto che non scarto.
Detto questo però, non mi sento stupido ed inutile a voler adottare un mio workflow che, come già detto in precedenza, prevede discattare sempre in raw. A quel punto, se sono scatti senza troppa importanza mi andrebbe bene processarli in modalità batch, così come farebbe il fw della macchina (ammesso di trovare il sw adatto e funzionale - ed è su questo che possiamo discutere).
Fermo restando che, dopo avere eseguito il batch, posso sempre ritoccare qualcosa se vedo che è stato cannato... ma presuno che in tal caso sarebbe stato uguale il jpeg uscito dalla macchina.
Per quelli invece a cui tengo o che necessitano di qualche recupero in più, posso invece dedicare più tempo ed un'elaborazione più puntuale.
Se tu vuoi scattare sempre in RAW non sei ne stupido ne inutile.
La cosa che magari posso chiederti e' se sai definire i pro e i contro della tua scelta (sempre se e' una scelta, a volte e' solo paura).
Ad esempio, io - se ho inteso bene, nel tuo modo di lavorare ci vedo un errore: scattando sempre in RAW ci saranno, come dici, scatti di poche pretese e scatti molto buoni. Sviluppando in batch quelli di poche pretese ottieni dei JPEG di qualita' inferiore rispetto a quelli che avresti ottenuto in macchina: perche' mortificare cosi' questi scatti? E pazienza che non sono un granche' di partenza ma infierire anche con software di sviluppo male impostato mi sembra esagerato.
Secondo me, quindi, dovresti scattare tutto in RAW+JPEG cosi' di tutti gli scatti (belli e brutti) hai sempre disponibile uno sviluppo dignitoso. Ti risparmi gli sviluppi batch e ti puoi concentrare solo sugli scatti che vogliono uno sviluppo ad hoc.
Ciao
Jenner