Enriko!! ha scritto:...
La verità sta nel mezzo come sempre, diciamo che se usato in modo intelligente da la possibilità di ottenere
risultati molto interessanti con una certa facilità (probabilmente a molti questo da fastidio),
se abusato può portare a risultati abbastanza discutibili
E' quello, a mio avviso, il
problema di Luminar: la maggior parte delle cose che fa, puoi farle anche con Photoshop (che adesso dispone di parecchie funzioni basate sull'AI), solo che non ti devi sbattere, basta muovere un cursore. E questo, alla fine, ti porta facilmente ad esagerare. Parere personale, ovviamente; studiarlo un poco non è certo un peccato.
Al di là dell'uso che ogni utilizzatore decide di farne, quello che mi ha impressionato, dell'AI, è il balzo in avanti
monstre compiuto in poco tempo. Vi ricordate quanto fosse difficile, fino a non molti anni fa, effettuare uno scontorno? Eseguire un intervento localizzato senza che comparissero antiestetici artefatti? Selezionare - per esempio - il soggetto di un ritratto per dare una sistemata ad uno sfondo spiegazzato o sporco, era uno sbattimento terribile; adesso, i comandi
Selezione - Soggetto,
Selezione - Cielo e lo strumento
Selezione oggetto fanno in un secondo (e quasi sempre meglio) quello che prima richiedeva un quarto d'ora di lavoro con tre o quattro strumenti diversi. Lightroom, - che continuo a non amare, ma è un mio problema - nell'ultima versione dispone di una funzione in grado di riconoscere e selezionare con precisione non solo l'intera persona, ma le sue singole parti (capelli, labbra, denti, iride, sclera, sopracciglia, incarnato del viso e incarnato del corpo), permettendo interventi selettivi di precisione direttamente sul raw. Purtroppo questa facilità d'uso, che è una manna dal cielo per chi deve elaborare una grande mole di immagini, apre la porta anche ad un uso demenziale dello strumento (sostituzione del cielo, modifica della forma delle montagne, inserimento di elementi non presenti sulla scena d'origine, distorsione totale della fisicità delle persone ecc). Ho letto di recente che ora esistono programmi in grado di creare una scena dal nulla, basandosi semplicemente sulla descrizione che ne dà il programmatore, e più questa descizione è dettagliata, più l'immagine risultante appare reale. Deve funzionare già parecchio bene, perchè hanno sottoposto ad una giuria una serie di foto, alcune "vere", altre create dal nulla dall'AI, e non tutti sono stati in grado di capire quali fossero quelle fasulle. Forse la fotografia, intesa nel senso etimologico del termine, è già morta e sepolta, sostituita da una sua evoluzione (non so quanto naturale, però).