Chernobog ha scritto:...
Allora, le foto come scattate in formato DNG sono molto più chiare di questi JPG che ho allegato. Su due diversi schermi e sul cellulare le visualizzo in maniera completamente diversa, per questo lo ho stampate (stasera ritiro le stampe). Quella da f/8, 30 s l'ho sovraesposta di circa 2 stop - era buio pesto. Lo scarto tra gli scatti è di 3 stop, su treppiede. Vorrei ottenere ciò che vedevo, la scena schiarita perderebbe a mio parere di significato, quindi l'enfasi deve essere sulle tombe illuminate e si devono distinguere i profili delle altre tombe, e il vetro dei lumini deve essere leggibile. Uso solo Photoshop per ora.
Intendi dire che hai lasciato tre stop tra uno scatto e l'altro? Non si direbbe, ad occhio. O forse intendi tre stop tra il più chiaro e il più scuro? Va be', per ora tralasciamo questa parte. Mi raccomando di prestare attenzione ai suggerimenti di Jenner: diaframma ed iso costanti, macchina su treppiede, si varia solo il tempo di posa. Gli scatti si valutano sul campo con l'istogramma, e a casa sullo lo schermo "buono" del computer con cui si elaborano le immagini. Cellulari et affini e schermi non calibrati, soprattutto di laptop, lasciali perdere.
Per la fusione in Photoshop ci sono vari metodi. Tra quelli che conosco, i più efficaci sono:
- la funzione
Unisci come HDR Pro (facile, ma le opzioni gestibili manualmente sono poche).
- caricando, preferibilmente come oggetti avanzati, i singoli raw in un unico documento dopo averli
preparati in ACR, fondendoli a mano con le maschere di luminosità (difficile, è un lavoro tutto manuale, che lascia però pieno controllo - per chi è capace, io ancora non lo sono - sul procedimento).
- come sopra, ma fondendo i file con lo strumento "Applica immagine". E' una via di mezzo, come difficoltà e controllo sul processo, tra i due metodi precedenti.
Ho tralasciato volutamente l'uso di plug-in perché le casistiche diventerebbero infinite. Se sei alle prime armi, l'ideale sarebbe usare Lightroom: facilissimo, fornisce eccellenti risultati sia per naturalezza che per possibilità di successive elaborazioni (salva il file hdr a 32 bit in DNG). Se invece sei un po' più smaliziato e ti piace un tone mapping più spinto, Photomatix resta ancora oggi - ammp - insuperabile.
Concludo ribadendo le raccomandazioni di ntx: è fondamentale avere un'idea piuttosto precisa di ciò che si vuole realizzare già in fase di ripresa, e scattare di conseguenza. Mettersi al computer e muovere cursori
a naso per vedere cosa esce, non porta mai niente di buono.