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amodali ha scritto:la prima è che non abbandonerà mai il CCD in favore del CMOS
amodali ha scritto:a suo dire (sottolineo a suo dire) il rumore non è il suo maggior problema, anche a migliaia di ISO tra dark frame che il software scatta in automatico durante le sequenze di ripresa e la riduzione automatica del rumore i risultati sono eccellenti; sostiene invece che, a parità di tempi di esposizione, l'istogramma che ottiene col CCD non è ottenibile col CMOS...
comunque concordo con te, sono giudizi assolutamente soggettivi, inoltre i suoi telescopi (ne ha 4) sono tutti "armati" di sensore CCD, non ho visto quindi raffronti.
Una cosa mi ha colpito, la possibilità di tempi di esposizione sino a 300 secondi e oltre grazie ad un sistema di raffreddamento capace di portare il sensore a -20° rispetto alla temperatura ambiente.
ziofrancotto ha scritto:C’è anche chi usa i telescopi Pentax come primari con enorme soddisfazione.
amodali ha scritto:a suo dire (sottolineo a suo dire) il rumore non è il suo maggior problema, anche a migliaia di ISO tra dark frame che il software scatta in automatico durante le sequenze di ripresa e la riduzione automatica del rumore i risultati sono eccellenti; sostiene invece che, a parità di tempi di esposizione, l'istogramma che ottiene col CCD non è ottenibile col CMOS...
comunque concordo con te, sono giudizi assolutamente soggettivi, inoltre i suoi telescopi (ne ha 4) sono tutti "armati" di sensore CCD, non ho visto quindi raffronti.
davedomus ha scritto:Essendo a stretto contatto con astrofotografi evoluti (ed esauriti) ti confermo che le ccd danno più soddisfazioni.
A questo link se scorri la pagina in basso vedi un metodo accessibile per fare un raffreddamento alla camera di ripresa
http://www.astrogb.com/strumenti.htm
amodali ha scritto:Leggo di temperature di esercizio sino a -20°, avevo capito fosse un valore relativo rispetto alla temperatura ambiente, non assoluto
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