ntx ha scritto:emmefanatico ha scritto:Marchette nel senso di giornalismo prezzolato... una volta c'erano le testate indipendenti, adesso c'è Amazon
Quando c'erano le testate indipendenti c'era anche babbo natale e gli unicorni.
Personalmente trovo orribile il concetto di "testata indipendente" o di "imparzialità del giudizio": non sono cose umane. Una testata, innanzitutto, tira l'acqua al suo mulino e già questo ne fa saltare l'indipendenza: la cosa fondamentale è conoscere i principi secondo cui si muove così da permettermi di rapportare quello che leggo con i miei di principi e trarre le mie conclusioni.
DPReview non è imparziale ma hanno dalla loro una sorta di "
coerenza di pensiero" (nemmeno celata) che mi permette di valutare con coerenza ciò di cui parlano e scrivono, rapportarlo con quello che interessa a me trarre le mie conclusioni.
Kai W, invece, è un po' più showman (chi ha visto la sua non-recensione della K-3 III probabilmente s'è incazzato... a me fa far risate) ma conoscendo il suo stile, in fin dei conti, cavo informazioni anche da li.
Ciao
Jenner
Sì, ho capito... ma stiamo parlando di un sito posseduto dal più grande ecommerce al mondo, con link affiliati alla fine di ogni articolo, e potenzialmente un'agenda strettamente commerciale, non della rivistina con qualche pagina di inserzioni.
Siamo d'accordo che cerchino di mantenere una coerenza generale, ma la volta che non lo fanno per un motivo x ti fregano.
Kai... vabbe', è un clown... lo guardavo un po' ai tempi di DigitalRev, ma ero anche molto più inesperto all'epoca... posso capire che gente come lui, il "Chuck Norris della fotografia" col sito bianco e giallo e l'altro mona con la forchetta nei capelli possano far presa su dei principianti, o che abbiano appeal nei confronti di chi ha solo voglia di intrattenimento.
Questo tra l'altro è - secondo me - uno dei principali problemi di YouTube... la gente dopo una giornata di mazzo al lavoro cerca svago, se non fai ridere non hai successo, per cui la maggioranza dei canali hanno un approccio da ebeti, credo anche perché la self-deprecation è un ottimo modo per non stare sulle palle a chi ne sa meno di te e ha un alto grado di suscettibilità.
In più c'è l'algoritmo di ranking, che suggerisce determinate strategie, ad esempio sulla durata.
Il risultato è che la stragrande maggioranza dei canali posta video da 15-20' stracolmi di ca****e, battute che non fanno ridere, atteggiamenti alla
ecco il segreto di tutto,
smettila di fare così che stai sbagliando,
compra questo,
non comprare quello,
prima di comprare questo guarda qui,
la cosa che nessuno ha capito di x (e io invece sì perché sono figo)... nemmeno al mercato il martedì, veramente.
Bon, ho divagato... comunque il problema è generale... quello che gratis, vedi sopra; quello che è a pagamento spesso soffre di una diluizione o ripetizione infinita di pochi contenuti (a partire dalle riviste, con i soliti articoli riciclati ogni volta; per arrivare alle masterclass a pagamento, spesso pleonastiche e ridondanti); e delle recensioni non so più quanto ci si possa fidare.
Non è tanto uno sfogo, più una constatazione, va bene così... alla fine c'è tanto materiale, più di quanto ne abbiamo mai avuto... è solo che a volte sembra di spalare una montagna di m**** per cercare delle noccioline.