Poco prima della metà degli anni ’80 del secolo passato Asahi pensiona quella che gli appassionati del marchio chiamano serie “M”, uscita nel ’77 stesso anno della Vespa PX qui siamo nella mitologia, per affiancarla poi sostituirla con la serie “A”. Gli obiettivi serie “A”, come tutti sappiamo, consentirono il funzionamento programmato, la priorità dei tempi e si presentarono con una nuova veste estetica, mantenendo una perfetta compatibilità con i corpi macchina precedenti. Gran parte degli obiettivi serie “A”, specialmente tra le focali fisse, sono i serie “M” aggiornati; non mancano però le novità in particolare tra gli zoom. Tutti i Pentaxiani conoscono ed apprezzano il celebre SMC Pentax A zoom 35-105 f 3.5 un tuttofare dalla luminosità costante eccellente anche ai giorni nostri.
Meno noto il fratello maggiore lo SMC Pentax A zoom 28-135 f 4 l’obiettivo che vale un corredo. Per decenni l’equipaggiamento standard dell’appassionato di fotografia è stato la classica terna 28, 50, 135, Asahi affrontò la sfida tecnologica della realizzazione di uno zoom con luminosità elevata e costante, in grado di coprire le tre focali. Il risultato è un bel bestione con ghiere di MAF e focale separate, pesante 820 Gr. diametro filtri ben 77 mm. composto della bellezza di 17 lenti in 15 gruppi, la minima distanza di MAF è 1,7 Mt. dispone però di una posizione macro sulla ghiera delle focali piazzata dopo la focale 28 mm.
Per quanto a mia conoscenza il fantastico zoom non ebbe un largo successo di vendita, probabilmente a causa del prezzo davvero elevato: da un “Almanacco di Fotografare” del dicembre 1986 il prezzo di vendita risulta essere 1.230.000 £ vi assicuro che all’epoca molti stipendi non raggiungevano tale cifra. Per contestualizzare: dallo stesso almanacco sappiamo che a quella data erano già in vendita le reflex serie “P” che, complete di obiettivo 50 f 2 e borsa, venivano rispettivamente 500.000 £ la P30 e 665.000 £ la P50. Ancora in commercio le reflex serie “A”, in particolare la Super A, a parere di chi scrive l’ultima Pentax del periodo classico, costava solo corpo 730.000 £. Il già citato SMC Pentax A zoom 35-105 f 3.5 costava 650.000 £, lo SMC Pentax A zoom 24-50 f 4 690.000.
Per la concorrenza è doveroso ricordare come le Minolta fossero ancora le uniche reflex autofocus a catalogo con la professionale 9000 a 1.425.000 £, la 7000 a 985.000 £, la 5000 a 785.000 £.
Starete pensando: “Va bene. Ma il vecchio scrivano non ci sta raccontando come si comporta in pratica questa rarità”. Devo dire che in dieci anni che ho questa lente nell’armadietto l’ho utilizzata davvero poco essendo pesante ed ingombrante. Comunque ebbi modo di adoperare questa lente in occasione di rievocazioni storiche in quello che ritengo sia il ruolo per il quale venne concepita: il reportage in situazioni urbane affollate nelle quali è comodo avere un’unica lente in grado di coprire la più vasta gamma di possibilità. La sua reflex d’elezione è la Super A, ma date le grandi dimensioni dello zoom e le piccole dimensioni della Super A per avere un insieme equilibrato ed una salda impugnatura trovo necessario montare il winder ME II. L’esemplare in mio possesso ha la ghiera di MAF troppo scorrevole, come se fosse priva di grasso nell’elicoide e questo comporta una certa difficoltà nel mantenere il corretto punto di fuoco, il che accoppiato con la luminosità, ottima per uno zoom di tale escursione, ma certo non elevata in assoluto che porta spesso ad usarlo a T.A. magari con tempi non proprio veloci in situazioni concitate mi ha fatto ottenere qualche immagine non perfettamente nitida. Viceversa in situazione di luce abbondante è davvero il pezzo buono per ogni missione e, per quel che vale il mio parere, non mi sembra inferiore al più noto Pentax A zoom 35-105 f 3.5. Alle focali più lunghe offre uno sfocato tutto sommato gradevole, alle focali più corte non distorce in maniera evidente. La ghiera portafiltri ruota durante la MAF, non è quindi facile trovargli un paraluce. Sinora mi sono astenuto dal provarlo sul digitale.
In galleria, nell’album SbarcoDiAnzio2013 vi sono diverse negative a colori scattate con questo zoom, ne riporto alcune.
Rispettoso della nostra tradizione pentaxiana di affibbiare un nomignolo agli obiettivi più particolari, dati la forma, la dimensione ed il peso dello SMC Pentax A zoom 28-135 f 4 propongo di chiamarlo “Panzerfaust” come la celebre granata anticarro tedesca della WW2.