frank baldux ha scritto:Eh sì, lo so che è un argomento trito e ritrito, ma non scrivo per chiedervi che macchina comprare, nè sono un millennial che non sa cosa siano gli Iso (quelli fissi, intendo, perchè sulla digitale diventano uno dei parametri variabili e vederne uno indicato fisso sulla macchina ad un millennial potrebbe causare dubbi di malfunzionamento
), e nemmeno voglio ipotizzare che uno strumento sia migliore dell'altro o che chissà quale qualità strana debba avere la pellicola.
No no.
Scrivo solo per condividere una riflessione: sono cresciuto all'ombra di mio padre, fotoamatore molto bravo con qualche velleità e qualche collaborazione saltuaria con professionisti, io indegnamente ho avuto da lui in regalo quando ero ragazzo (diciamo quasi 30 anni fa) una FX 3 Super 2000 usata, con la quale potevo usare gli obiettivi (i meno pregiati, non fosse mai che facessi danni) dei suoi Zeiss Contax, poi passò per breve perido a Nikon e quindi vendemmo tutto e per me uscì una F50 usata (tremenda, tutti pulsantini), poi passò a Pentax e per me uscì una Me super...poi lui è passato al digitale, e io ho continuato a scattare (sempre a pellicola) e frequentavo saltuariamente anche questo lido.
Poi matrimonio, 2 figli, e le foto ricordo tipiche di famiglia ho preferito scattarle con una compatta digitale (sempre roba in surplus di mio padre
una Lumix, una Canon Ixus, robette così) finchè non gli ho detto che volevo tornare a fotografare sul serio (sul serio io, le foto sono robetta, le mie) e mi ha regalato (sempre un suo surplus dei suoi tantissimi cambi, anche se ora si è stabilizzato da anni su Fuji) una Fuji XT 1 con un bello zoom.
E niente, non ci riesco, le più belle foto che ho fatto ai miei bambini le ho fatte con una Canon FTB e con le mie ME super e MX.
Il motivo, anzi i motivi, sono semplicemente 2: il mirino digitale non mi ispira, e mi ispira ancora meno l'idea di dover guardare le foto sul pc e metterci mano. Io il pc lo uso tutti i giorni per lavoro, e non voglio vederlo manco per sbaglio per una mia passione extra lavorativa, tanto è vero che da quando lavoro al pc ho smesso anche i videogiochi, proprio non ce la faccio a vedere nel pc uno strumento da usare nel tempo libero.
Ovviamente questi motivi sono validi solo per me, non pretendo mica che valgano per altri.
Ora, nella mia scarsità espressiva (tecnicamente me la cavicchio) ho 2 ambizioni: fotografare in B/N, e per questo mi vanno benissimo gli svariati corredi avanzati dagli anni da mio padre (FTB con la terna classica con il 50 1.4, 28 2.8, 135 2.5 e possibile prestito da mio padre di 85 1.8, ME super e MX con 24 Vivitar 28 M 2.8 40 M 2.8 50 M 1.7 135 M 3.5 200 A 4 35-105 A 3.5, oltre a Contax G1 con 28 e 45 e volendo chiedere a papà in prestito altra robetta tipo un F1 old) e fotografare in diapositiva (e lo so, ma anche qui ho un motivo puramente di amore per il mezzo che adoro in quanto lo ritengo una sorta di elemento pittorico, magari una volta lo scrivo meglio) e lì il mio sogno sarebbe il MF.
Leggendo - ho dato un'occhiata a tutta la sezione, in ordine dai post più vecchi ai recenti - vedo che qui l'amore per la pellicola sembra molto svaporato, mi rendo conto che il digitale solo per me abbia quei limiti che ho detto, ma dite che imparare a sviluppare a 40 anni sia tardi? e sia possibile farlo - senza pretese enormi - in non troppo tempo? e stampare il B/N è troppo difficile? Il locale in casa lo avrei, più o meno.
E infine: ma una Pentax 67 è una pazzia, è una cosa che non ha senso per avere delle dia che io possa guardare contro una luce uniforme e in seguito magari su un proiettore (ora ho un Leitz Pradovit di mio padre, solo per 35 mm)?
Sono troppo in ritardo sulla modernitò, devo fare come mi dice mio padre chiudendo tutto in vetrinetta e farmi andare bene il mirino della XT 1, i suoi troppi menu che mi fanno passare il momento erotico dello scatto (giuro, a me succede così) e la sera davanti al pc con gli occhi rossi dopo una giornata di lavoro?
Questo forum in effetti è più orientato alla fotografia digitale, quella analogica è ormai un prodotto di nicchia e se ne vuoi parlare con gente esperta devi forse rivolgerti altrove.
Detto questo condivido in pieno quasi tutto il tuo post, soprattutto la parte dove spieghi la tua avversione per il PC. Ti capisco benissimo, anche io lo uso per lavorare e dopo 10 ore di ufficio se devo pensare di mettermi a postprodurre 1000 foto mi viene male.
Ti racconto la mia esperienza, che è quella di uno che detesta il digitale.
Mi piace molto la tecnologia, amo i corpi digitali, ma trovo che, almeno per me, siano deleteri.
Tutto quello che si dice del digitale è vero:
- è superiore alla pellicola, salvo non andare a disturbare grandi maestri della stampa
- è virtualmente perfetto
- è veloce
- è più economico
e tanto altro ancora.
Eppure lo detesto.
Ho avuto una Pentax DS (la peggior macchina fotografica mai avuta), una K5 (ottima) e ora una Sony A7 primo modello. La Sony ce l'ho da tre o quattro anni e non credo di aver raggiunto 3.000 scatti.
Perché? Perché quando prendo in mano una digitale fotografo peggio. Essendo lo scatto gratuito ci do meno importanza e mi impegno meno. Poi scatto a caxxo, magari facendo braketing esteso per essere sicuro di beccare la foto giusta. Risultato? L'anno scorso ho fatto una settimana a Pantelleria e sono tornato a casa con 500 foto (ancora poche, c'è gente che scatta molto più di me).
Dove sono queste foto adesso? In una cartella del PC. Quanto spesso guardo queste foto? MAI. E' come se non le avessi mai scattate.
Avevo fatto una prima selezione, ma poi niente, mi sono cadute le braccia. Stare lì a vedere tra due foto quasi identiche quale sia la migliore, postprodurla... uppercarità. Due palle. E poi non ne sono capace. Ho scaricato capture one, ma mi scoraggio ogni volta che lo apro, con tutti quei menù.
Quanto sopra è ovviamente un'opinione personale, lungi da me fare discorsi generalizzati.
Io invece amo la pellicola e in particolare quella BN. La scelta della macchina, della pellicola e poi del rivelatore giusto passa da una valutazione consapevole del risultato che vuoi ottenere. Gli scatti sono contati e costano, quindi ogni singolo frame è studiato. I risultati saranno anche pessimi perché io sono un fotografo della domenica, ma quello che tiro fuori so che è il meglio che io sono in grado di ottenere.
Le pellicola da sviluppare è preziosa, la porti a casa con curiosità e non vedi l'ora di lavorarla, per vedere cosa è uscito. L'operazione non è complessa, ma richiede un minimo di rigore e non bisogna essere sciatti. Quando tiri fuori la pellicola sviluppata dalla dalla tank hai sempre quell'attimo di paura: "e se non è uscito fuori niente?"... poi la srotoli e la magia si ripete sempre. Vedere i fotogrammi affiancati sulla striscia è sempre emozionante.
Quando è asciutta la prendi con cura, magari con i guanti di cotone, la tagli con attenzione e la riponi nei pergamini come fosse una reliquia. Sono gli unici scatti di un certo evento, di una circostanza e sono preziosi...
La stampa richiede tempo, competenze (le mie sono medie, parlando in maniera ottimistica), soldi, pazienza, spazio... insomma non è una passeggiata.
Però, quando sei al buio nella camera oscura con solo una fioca lucetta rossa che illumina il piano di lavoro, magari con un buon sottofondo musicale io mi sento in pace con il mondo. Chiudo la porta, spengo il cellulare e per due ore mi dedico a me stesso. In quel lasso di tempo non esiste nient'altro, solo il mio negativo proiettato sul piano, la musica ed i miei pensieri. La moglie sta fuori, lo sa che ha sei giorni e mezzo per rompere le balle, ma quelle due o tre ore deve farsi gli affari suoi. Quelle tre ore sono mie, per me. Già solo questo vale il prezzo del biglietto.
Stampare significa reimparare a fare le cose con una certa fatica e con calma, richiedendo tempo, il bene che oggi forse è più prezioso.
Lo so bene che con una epson da 300 euro tirerei fuori in 10 minuti un risultato forse anche migliore di quello che produrrò quella mattina, ma non è la stessa cosa.
Quando metti il foglio bianco nella bacinella con il rivelatore e attendi qualche secondo, vedi pian piano l'immagine apparire dal nulla e quella non è chimica... è sempre stata e sempre sarà per me MAGIA.
Non fraintendermi, non siamo in una puntata di Magnum PI dove pareva che per stampare una foto bastava buttare un foglio di carta in una bacinella. Qui per arrivare ad una stampa devi ammazzarti di provini per poi magari scoprire (alla fine di tutto, quando non puoi più rimediare) che quel frame non è stampabile come volevi tu perché è sottoesposto o sovrasviluppato... però quando capita metti una tacca in un angolo del tuo cervello e sei sicuro che hai imparato la lezione.
Stampare è un processo tortuoso, ma per quanto penoso sia il tuo risultato è un prodotto artigianale.
La stampa finale è un prodotto tuo, frutto delle tue scelte, dalla selezione della pellicola, all'inquadratura, alla scelta della tipologia di trattamento usare.
E' una piccola opera d'arte di cui esiste un solo esemplare, perché a rifarla ti verrà molto simile, ma perfettamente identica no.
L'anno scorso durante il lockdown ho comprato una bella taglierina a 45 gradi e fatto scorta di pass di vari colori. In quel periodo ho fatto molte stampe, che ho impreziosito con pass fatti su misura, su cartoncino figo e il tutto l'ho messo dentro scatole di cartone acid free dedicate alle stampe. Il tutto è molto bello ed ha una certa eleganza.
Di queste scatole ne ho riempite due e ogni tanto le apro, passo in rassegna le stampe e, per quanto non ci siano dei capolavori là dentro, mi emoziono.
Visionare 300 foto a monitor? No grazie, preferisco fare altro.
Il mio set up classico è un corpo a pellicola (35mm o MF) per il bianco e nero e un Samsung s10 che uso solo per le foto ricordo, a colori o pacioccate con i filtri dello smartphone.
Questo però sono io. Chi fa caccia fotografica, macro, fotografia sportiva, reportage, matrimoni o in generale il professionista che deve restituire i lavori in un tempo prefissato DEVE usare il digitale. Su questo non ci piove. Come vedi nell'80% delle applicazioni fotografiche il digitale è praticamente obbligatorio.
Non puoi pensare di fare caccia fotografica con una MX o una 645 manual focus. Non diciamo sciocchezze.
Io però non faccio questo genere di foto, quindi per me il BN analogico è perfetto. E mi ci diverto un sacco.
Ciao