FrauBlucher ha scritto:Comprendo e condivido il tuo pensiero….Quando anni fa andai a Cremona, con il mio ex insegnante, per comprare un violino... nonostante ne avessimo a disposizione parecchi da provare, tra cui molti antichi (logicamente non si parla di Stradivari o Amati!
) decidemmo, quasi a parità di costo, di acquistarne uno di liuteria ma di fabbricazione recente, perché aveva un ottima resa del suono (decisamente migliore rispetto a quelli antichi provati) ma... ogni volta che lo guardo…. mi chiedo se ho fatto la scelta giusta…!
Penso che un violino antico, abbia una sua storia… un suo fascino… trasmetta emozioni e sensazioni particolari... un pò come scattare foto con una vecchia fotocamera, o come guidare un auto d’epoca!
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Sarà che ormai io ci vado a nozze con le ‘cose’ un po' giurassiche! (oltre alla mia Pentax K-x di cui siete già al corrente, ho un auto di ben 22 anni, che viaggia ancora che è una meraviglia, e che mi dispiacerebbe lasciare!).
/OT
Quella del moderno/antico per i violini è una roba che non si saprà mai... troppe variabili, troppa soggettività, troppi interessi anche... poi c'è da distinguere tra quello che si sente sotto l'orecchio e quello che si sente a 5, 10, 20 metri...
Di strumenti in vita mia ne ho avuti una bella quantità sotto le mani... ho provato un Greiner, che sotto l'orecchio era eccezionale, ma da lontano spariva abbastanza; ho provato una marea di francesi e italiani, antichi e moderni... e non c'è una regola, nemmeno di rapporto qualità/prezzo.
Senza limiti di budget la qualità sale di parecchio... diciamo che tra gli strumenti di colleghi che ho potuto provare un paio di minuti ce n'erano alcuni da un paio di centinaia di k€ che non erano per niente male... non necessariamente per il volume di suono o per come suonano da fuori... più per una certa speciale facilità, una naturalezza... come se a volte lo strumento stesso non solo facesse quello che gli chiedi ma ti suggerisse cosa fare. Allora di colpo i muscoli si rilassano, uno non "schiaccia" per tirare fuori più suono, non si irrigidisce etc.
Solo che spendere l'equivalente di un appartamento... ecco... anche no

Uno strumento moderno "cresce" con l'invecchiamento, ma diciamo che dopo i primi 10-20 anni e le prime messe a punto (e cambi di ponticello e anima) il rateo di variazione si appiattisce parecchio. L'ideale secondo me è che uno studente compri uno strumento moderno, ci cresca insieme, poi dopo il diploma acquisti uno strumento migliore (generalmente antico) e tenga il moderno come secondo strumento (per suonare all'aperto, per studio, per l'orchestra, per... i matrimoni

Tra gli strumenti moderni che ho sentito suonare meglio (e provato) devo nominare almeno i Lazzaro (PD)... e la cosa non mi stupisce, vista la stima che tantissimi professionisti nutrono nei suoi confronti - ne parlano tutti come di una persona estremamente metodica e precisa, anche se personalmente non sono mai stato da lui, né per acquisti né per riparazioni.