alessandrozero ha scritto:Senza alcun intento polemico ma giusto per provare a comprenderci un pò di più. Perché su questo articolo che fa emergere una "mancanza" del software te la prendi con le dichiarazioni del giornalista, mentre nell'articolo
a favore di AI le tralasci? Come
diceva Liviux, o si considera il linguaggio del marketing o l'oggetto, altrimenti rischiamo di scornarci tra noi senza motivo.
Mi sembrava di aver scritto che in quel caso l'articolo l'ho saltato a pie pari e sono andato a vedere direttamente dal produttore di cosa si trattava. L'articolo su wired era uno spot, un cumulo di sciocchezze che non mi dicevano nulla.
Allora, come oggi, commento parlando con voi. Come l'altra volta ritengo che siate un po' partiti per la tangente... stavolta guidati dai concetti assurdi dell'articolo.
L'articolista, poverello, deve acchiappare click e fa del suo meglio. Ma a questo punto, visto che concordate, vi chiedo di spiegarmi perchè... specialmente dopo esservi beccati del fotografo consapevole e aver visto su cosa si basa l'argomentare dell'articolo.
Prendiamo il twit che da il la all'articolo. La tipa fa una foto con lo smartphone e non gli viene come vuole e allora prende "la Canon". Bene: ma vi sembra ci sia qualche senso? Se la fotocamera ha l'AWB attivo farà ne più e ne meno che quello che fa lo smartphone. Quindi?
Ne posso dedurre diverse cose:
- la tipa sa usare la fotocamera ma non lo smartphone
- la tipa ha un telefono talmente vecchio ed economico che non ha una modalità manuale (dalla seconda foto vediamo che non è così)
- la tipa non sa usare ne la fotocamera ne lo smartphone ma, per una botta di culo, se l'è trovata impostata casualmente con WB Sole
Ve lo richiedo quindi: dove vedete l'inconveniente della ripresa che fanno gli smartphone?
Il concetto, universale, che ne traggo io è sempre il solito: se non sai usare uno strumento incorrerai molto presto nei tuoi di limiti.
Liviux ha scritto:Guarda Jenner, sono un tecnocrate anch'io. Però, per chi non ragiona come una macchina, "giusto" significa che, se chi era lì guardando fuori dalla finestra ha esclamato "Perbacco, che cielo infuocato!", la stessa reazione verrà suscitata in chi vede la foto.
Siamo fotografi, non colorimetri!
In altri luoghi vedo postare le foto che mostrano l'insolita luce causata dagli incendi. C'è un tizio - che usa Pentax fra l'altro - che fa gran foto alle piante del suo giardino contestualizzandole nell'ambiente collinare dove vive.
Ora: sono foto giallo/arancio... tipo "mi sono dimenticato il filtro arancio montato sull'obiettivo". Se mancasse la pappardella descrittiva che spiega la situazione (e già questo, a livello fotografico, è già un fallimento nel comunicare con le immagini) gli si commenterebbe cose che vanno da "WB sbagliato" a "la calibrazione del monitor è andata alle cozze".
Non sono un colorimetro ma trovare un modo efficente per comunicare quello che si vede (specie se lo condividi... se non lo condividi il problema non si pone) mi sembra un buon modo di fare fotografie.
Ma la cosa del color-checker l'ho tirata fuori solo per discutere di cosa sarebbe il giusto.
Ciao
Jenner