Il risultato e come lo si ottiene

Discussioni generali inerenti la fotografia.

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Re: Il risultato e come lo si ottiene

Messaggioda emmefanatico » sab feb 08, 2020 11:28 am

...mi arrendo avete vinto! :happy2:
"...a parità di tutti gli altri fattori"

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Re: Il risultato e come lo si ottiene

Messaggioda ntx » sab feb 08, 2020 12:21 pm

Immaginavo una certa divisione di opinioni.

bel-ami ha scritto:Ricordo che Morfeo7719 faceva così, oppure rubava lo scatto tenendo la fotocamera lontana dal volto.
Tutto è lecito finché non si pubblica senza consenso (e questo non credo che lo facciano tutti... direi nessuno), però ricordo spesso la faccia infastidita della gente che si vedeva puntare contro la fotocamera. Puoi trovare la persona ragionevole... oppure no :asd: :paaura:


Questa cosa è interessante perchè, in un certo senso, mi da almeno la conferma che non è un metodo di ripresa "fuori dal mondo" (il che significherebbe anche che il video promozionale è sostanzialmente azzeccato).

bel-ami ha scritto:una signora con tono severo ci ha chiesto "a cosa servono queste foto?!".


"Signora, siamo del catasto, stiamo verificando le volumetrie perchè pare che in Comune ci sia stato un errore e da quel che vediamo sembra che stiate pagando più del dovuto..."
(poi vi fate offrire un caffè)

-Goldrake- ha scritto:Condivido il post di uno, quale è la percentuale di scatti buoni?


Penso sia un'informazione insignificante.
Faresti la stessa domanda ad un fotografo di cerimonie?
Io stesso, in certe situazioni, con il paesaggio, uso la raffica. In spiaggia, per ogni inquadratura (su treppiedi, pose di secondi), faccio una decina di scatti... quando faccio ritratti o fotografo animali ne faccio a secchiate.
Poi arrivo a casa e quel che rimane è molto poco.

Secondo me è corretto e normale che da una sessione del genere, probabilmente di diverse centinaia di scatti, il rapporto buone:scartate sia tipo 1:30 (se non ancora peggio).

-Goldrake- ha scritto:il problema è andare in giro a scattare a casaccio (e non dirmi che non fa questo altrimenti inutile avere una discussione)


Su questo non sono affatto daccordo. Se c'è una cosa che davvero non ho percepito guardando quelle riprese (ammetto di averlo guardato un tot di volte, mi affascinava la cosa) è che gli scatti fossero a caso... anzi, ci vedevo proprio una selezione tanto istantanea quanto istintiva (che è la cosa che mi affascina). Il fotografo non stava scattando foto a tutti: la cosa che ho notato abbastanza presto è che il soggetto doveva essere leggermente isolato dalla massa di persone... in modo da avere un primo piano e uno sfondo... a volte se ne rende conto tardi e gira di scatto impressionando e infastidendo i passanti.


Non trovo sbagliato (anzi, tutt'altro) nemmeno l'uso della raffica... è uno strumento che si ha a disposizione e che sicuramente permette di avere una più ampia selezione del momento ideale... non sfruttarlo mi sembra sciocco. E visto il risultato finale... beh, meglio averlo usato!

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Re: Il risultato e come lo si ottiene

Messaggioda -Goldrake- » sab feb 08, 2020 1:59 pm

ntx ha scritto:
Questa cosa è interessante perchè, in un certo senso, mi da almeno la conferma che non è un metodo di ripresa "fuori dal mondo" (il che significherebbe anche che il video promozionale è sostanzialmente azzeccato).


Beh se Fuji lo ha dovuto ritirare a livello internazionale vuol dire che proprio normale non è.

"ntx ha scritto:
bel-ami ha scritto:una signora con tono severo ci ha chiesto "a cosa servono queste foto?!".


"Signora, siamo del catasto, stiamo verificando le volumetrie perchè pare che in Comune ci sia stato un errore e da quel che vediamo sembra che stiate pagando più del dovuto..."
(poi vi fate offrire un caffè)


Non sono u avvocato, ma non sarebbe sostituzione di persona, è quindi reato penale?

ntx ha scritto:
Penso sia un'informazione insignificante.
Faresti la stessa domanda ad un fotografo di cerimonie?
Io stesso, in certe situazioni, con il paesaggio, uso la raffica. In spiaggia, per ogni inquadratura (su treppiedi, pose di secondi), faccio una decina di scatti... quando faccio ritratti o fotografo animali ne faccio a secchiate.
Poi arrivo a casa e quel che rimane è molto poco.

Secondo me è corretto e normale che da una sessione del genere, probabilmente di diverse centinaia di scatti, il rapporto buone:scartate sia tipo 1:30 (se non ancora peggio).

[....]

Su questo non sono affatto daccordo. Se c'è una cosa che davvero non ho percepito guardando quelle riprese (ammetto di averlo guardato un tot di volte, mi affascinava la cosa) è che gli scatti fossero a caso... anzi, ci vedevo proprio una selezione tanto istantanea quanto istintiva (che è la cosa che mi affascina). Il fotografo non stava scattando foto a tutti: la cosa che ho notato abbastanza presto è che il soggetto doveva essere leggermente isolato dalla massa di persone... in modo da avere un primo piano e uno sfondo... a volte se ne rende conto tardi e gira di scatto impressionando e infastidendo i passanti.


Non trovo sbagliato (anzi, tutt'altro) nemmeno l'uso della raffica... è uno strumento che si ha a disposizione e che sicuramente permette di avere una più ampia selezione del momento ideale... non sfruttarlo mi sembra sciocco. E visto il risultato finale... beh, meglio averlo usato!

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Ho rivisto il video, ed hai ragione, sembra che una minima selezione dei soggetti la faccia, quindi riformulo va in giro a scattare quasi a casaccio. I tuoi sono esempi che non c'entrano per i panorami spesso c'è un minimo di studio o preproduzione se ti piace di più, lo stesso fa un matrimonialista. Passeggiare e se vedi un viso che ti piace alzare la macchina, a volte senza controllare l'inquadratura, e scattare non ha molto studio dietro. Poi un paesaggista sceglierà la foto migliore, ma poche saranno proprio da buttare, invece vorrei vedere la scheda di Tatsuo Suzuki quando ha finito una sessione.
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Re: Il risultato e come lo si ottiene

Messaggioda nonpigliounoshoot » dom feb 09, 2020 12:49 am

Sostenere che scatti a casaccio mi sembra molto superficiale oltre che offensivo. Classico limite di chi non ha rispetto dei lavori altrui e che rimane confinato e chiuso nei propri schemi mentali. Comunque se Fuji lo ha ritirato ha sbagliato comunque o prima, perché il suo modo di agire era ben noto, o dopo, per mancanza di coerenza. Tra l’altro questa operatività è molto apprezzata da chi pratica il genere. Spero passino tutti a GR.
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Re: Il risultato e come lo si ottiene

Messaggioda andreaweb73 » dom feb 09, 2020 9:44 am

emmefanatico ha scritto:In America ad esempio non c'è proprio il concetto di privacy nei luoghi pubblici.

Ricordo di uno che andava a un metro dalle persone e gli scattava in faccia con tanto di flash sull'asta, e pubblicava tutto.
Bruce Gilden, a mio avviso un genio della street.

https://youtu.be/kkIWW6vwrvM

Ho fatto tante sessioni di street, anche alcuni workshop con fotografi americani. Possiamo dire di tutto e il contrario, lunica cosa che mi sento di rinforzare è il concetto dello scatto a caso: non è così.
Può sembrare, ma prima di arrivare a fare una sessione di street come quella c'è un lavoro di osservazione molto molto approfondito.
Mi ricordo che ad uno dei workshop a cui ho partecipato, la prima mattina il fotografo ci chiese di andare per strada, mettersi ad un angolo e osservare quello che succedeva...3 ore a guardare, a prendere appunti su un notes.
È un genere che amo, e non è così banale come sembra.


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Re: Il risultato e come lo si ottiene

Messaggioda ntx » dom feb 09, 2020 9:51 am

-Goldrake- ha scritto:Beh se Fuji lo ha dovuto ritirare a livello internazionale vuol dire che proprio normale non è.


Non penso sia una questione di normalità, penso sia una questione legata al fatto che la clientela - qualunque sia, di qualsiasi marchio - ha una visione "fiabesca" di ogni genere fotografico, visione che stride ed è in contrasto con la realtà. Il ritiro penso sia proprio causato da questo: vedere come si fa della buona street non è come l'inesperto (e potenziale cliente) se l'aspetta.
Del resto lo vediamo anche in altri generi: ci sono un'enormità di fotografi alle prime armi che è convinta che gli scatti all'avifauna, quelli belli d'impatto, si facciano passeggiando allegramente lungo un prato e scattando al volo all'uccellino che passa, utilizzando - come spesso sono convinti - focali il più lunghe possibili. Certi promo di Nikon - ricordo - mirano a farti credere che sia così... quasi come a dire che se hai una Nikon saranno gli animali (e i panorami e le modelle capaci e le scene urbane toccanti e i momenti migliori da catturare) a venirti incontro.
Per continuare l'analogia, un promo dove mostrano un fotografo che - quando ancora è buio - se ne entra in un capanno, resta lì 7/8 ore mangiato dalle zanzare (perchè se usi un prodotto repellente rischi di tenere lontani i tuoi potenziali soggetti), pisciando in una bottiglia (perchè se esci a farlo - e c'è chi lo fa - rischi di rovinare la giornata o anche di rovinare per mesi il passaggio presso quel capanno), per scattare alla fine una raffica dove la scelta della posa migliore è un lavoro che farai a casa, sarebbe l'analogo di quello di Fuji. Sarebbe realistico, sarebbe il mostrare quale impegno è richiesto per l'ottenimento di certe foto... e proprio perchè mostrerebbe come dietro uno scatto ci va prima di tutto impegno, abilità e sacrificio, l'attrezzatura (che è ciò che vuoi vendere) finisce in secondo piano.
E la realtà è proprio quella: l'attrezzatura è secondaria, lo è sempre stata.

-Goldrake- ha scritto:Passeggiare e se vedi un viso che ti piace alzare la macchina, a volte senza controllare l'inquadratura, e scattare non ha molto studio dietro. Poi un paesaggista sceglierà la foto migliore, ma poche saranno proprio da buttare, invece vorrei vedere la scheda di Tatsuo Suzuki quando ha finito una sessione.


La fai troppo semplice.
Che non ci sia studio dietro è un'affermazione senza fondamento. Io penso che, come qualsiasi esperto di una qualsiasi disciplina, dopo lo studio e l'apprendimento, arriva il momento in cui quegli studi e le nozioni apprese le padroneggi e sono parte di te, apparendo - a chi ti vede - come fossero puro istinto.
A dimostrazione di ciò c'è il fatto che moltissimi si cimentano nel genere street (pensando, spesso, sia superfacile) e il risultato è quasi sempre un polpettone di robaccia: evidentemente scattare a caso non basta; nemmeno scattare con un po' di cura basta. E' più probabile invece che il genere street sia difficile e che pochi lo sappiano fare producendo immagini piacevoli.

Cosa c'è nelle schede dopo una sessione ha un'importanza nulla. Se tu pubblichi una bella foto, il fatto che nella tua SD ci siano stati altri 2 scatti o altri 200 che poi hai buttato, non mi frega assolutamente nulla: sei fotografo anche quando scegli, non solo quando scatti.
A me, ad esempio, succede che da una sessione dove porto a casa 20 foto poi non pubblico nulla... e non è che gli scatti sono brutti, semplicemente non ne vedo nessuno che meriti la pubblicazione su internet. Me li tengo - in archivio - e me li riguardo esclusivamente per interesse personale, niente che voglia condividere con il mondo. Poi magari capita che le non pubblicate le guardo e con qualcun'altro e questo qualcun'altro dica "ma questa è bellissima! perchè non la pubblichi/stampi?": visioni diverse, sensibilità diverse, metri diversi.
Ma ripeto: sei fotografo anche quando scegli.

Vuoi dare una fotocamera ad una scimmia e mandarla in giro a scattare foto? Vuoi legare una fotocamera in focus trap in testa ad una capra e mandarla in giro?
Ok, a me va bene. Alla fine ci sarai tu a scegliere gli scatti e questa è condizione sufficente per far si che ci sia una competenza fotografica nella scelta... e non sarà la scimmia o la capra ad essere bravi fotografi, ma sarai tu nello scegliere ad essere il fotografo.
E' come la storia della scimmia che si è fatta il selfie... la scimmia non ha fatto una mazza in realtà: quella è storia di una scimmia che si è messa a pistolare su un oggetto sconosciuto che il caso a voluto fosse una fotocamera, sono partiti casualmente degli scatti e - fra questi - il fotografo (quello umano, vero) ha fatto una scelta di quanto ha ritrovato nella scheda di memoria.
Il risultato è una buona foto ma serviva un fotografo per sceglierla.

Ciao
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Re: Il risultato e come lo si ottiene

Messaggioda ntx » dom feb 09, 2020 10:02 am

andreaweb73 ha scritto:Bruce Gilden, a mio avviso un genio della street.

https://youtu.be/kkIWW6vwrvM


Non lo conoscevo, grazie d'aver condiviso.
... il video è impressionante, non immaginavo una realtà tanto diversa da come la immaginavo.

Ciao
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Re: Il risultato e come lo si ottiene

Messaggioda Mauro » dom feb 09, 2020 10:49 am

Chi ha visto il film "smoke" ?
Ma poi, è proprio obbligatorio essere qualcuno?(Raffaello Mascetti)
c’entra come il culo e le quarant’ore
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Re: Il risultato e come lo si ottiene

Messaggioda andreaweb73 » dom feb 09, 2020 10:50 am

Mauro ha scritto:Chi ha visto il film "smoke" ?
Meraviglia!!!!

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Re: Il risultato e come lo si ottiene

Messaggioda andreaweb73 » dom feb 09, 2020 10:52 am

ntx ha scritto:
andreaweb73 ha scritto:Bruce Gilden, a mio avviso un genio della street.

https://youtu.be/kkIWW6vwrvM


Non lo conoscevo, grazie d'aver condiviso.
... il video è impressionante, non immaginavo una realtà tanto diversa da come la immaginavo.

Ciao
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È impressionante sì, se hai voglia di approfondire guarda i suoi lavori. Ce ne sono di bellissimi.
Lo ritengo un autore fondamentale per il suo genere e per il ritratto che ci ha regalato di new York.

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Re: Il risultato e come lo si ottiene

Messaggioda -Goldrake- » dom feb 09, 2020 11:03 am

ntx ha scritto:
-Goldrake- ha scritto:Beh se Fuji lo ha dovuto ritirare a livello internazionale vuol dire che proprio normale non è.


Non penso sia una questione di normalità, penso sia una questione legata al fatto che la clientela - qualunque sia, di qualsiasi marchio - ha una visione "fiabesca" di ogni genere fotografico, visione che stride ed è in contrasto con la realtà. Il ritiro penso sia proprio causato da questo: vedere come si fa della buona street non è come l'inesperto (e potenziale cliente) se l'aspetta.
Del resto lo vediamo anche in altri generi: ci sono un'enormità di fotografi alle prime armi che è convinta che gli scatti all'avifauna, quelli belli d'impatto, si facciano passeggiando allegramente lungo un prato e scattando al volo all'uccellino che passa, utilizzando - come spesso sono convinti - focali il più lunghe possibili. Certi promo di Nikon - ricordo - mirano a farti credere che sia così... quasi come a dire che se hai una Nikon saranno gli animali (e i panorami e le modelle capaci e le scene urbane toccanti e i momenti migliori da catturare) a venirti incontro.
Per continuare l'analogia, un promo dove mostrano un fotografo che - quando ancora è buio - se ne entra in un capanno, resta lì 7/8 ore mangiato dalle zanzare (perchè se usi un prodotto repellente rischi di tenere lontani i tuoi potenziali soggetti), pisciando in una bottiglia (perchè se esci a farlo - e c'è chi lo fa - rischi di rovinare la giornata o anche di rovinare per mesi il passaggio presso quel capanno), per scattare alla fine una raffica dove la scelta della posa migliore è un lavoro che farai a casa, sarebbe l'analogo di quello di Fuji. Sarebbe realistico, sarebbe il mostrare quale impegno è richiesto per l'ottenimento di certe foto... e proprio perchè mostrerebbe come dietro uno scatto ci va prima di tutto impegno, abilità e sacrificio, l'attrezzatura (che è ciò che vuoi vendere) finisce in secondo piano.
E la realtà è proprio quella: l'attrezzatura è secondaria, lo è sempre stata.


Forse sul ritiro può essere come dici, vedere come alcuni fanno le cose toglie romanticismo, e questo può essere controproducente. Anche perché come hai detto l'attrezzatura conta il giusto.

ntx ha scritto:
-Goldrake- ha scritto:Passeggiare e se vedi un viso che ti piace alzare la macchina, a volte senza controllare l'inquadratura, e scattare non ha molto studio dietro. Poi un paesaggista sceglierà la foto migliore, ma poche saranno proprio da buttare, invece vorrei vedere la scheda di Tatsuo Suzuki quando ha finito una sessione.


La fai troppo semplice.
Che non ci sia studio dietro è un'affermazione senza fondamento. Io penso che, come qualsiasi esperto di una qualsiasi disciplina, dopo lo studio e l'apprendimento, arriva il momento in cui quegli studi e le nozioni apprese le padroneggi e sono parte di te, apparendo - a chi ti vede - come fossero puro istinto.
A dimostrazione di ciò c'è il fatto che moltissimi si cimentano nel genere street (pensando, spesso, sia superfacile) e il risultato è quasi sempre un polpettone di robaccia: evidentemente scattare a caso non basta; nemmeno scattare con un po' di cura basta. E' più probabile invece che il genere street sia difficile e che pochi lo sappiano fare producendo immagini piacevoli.

Cosa c'è nelle schede dopo una sessione ha un'importanza nulla. Se tu pubblichi una bella foto, il fatto che nella tua SD ci siano stati altri 2 scatti o altri 200 che poi hai buttato, non mi frega assolutamente nulla: sei fotografo anche quando scegli, non solo quando scatti.
A me, ad esempio, succede che da una sessione dove porto a casa 20 foto poi non pubblico nulla... e non è che gli scatti sono brutti, semplicemente non ne vedo nessuno che meriti la pubblicazione su internet. Me li tengo - in archivio - e me li riguardo esclusivamente per interesse personale, niente che voglia condividere con il mondo. Poi magari capita che le non pubblicate le guardo e con qualcun'altro e questo qualcun'altro dica "ma questa è bellissima! perchè non la pubblichi/stampi?": visioni diverse, sensibilità diverse, metri diversi.
Ma ripeto: sei fotografo anche quando scegli.

Vuoi dare una fotocamera ad una scimmia e mandarla in giro a scattare foto? Vuoi legare una fotocamera in focus trap in testa ad una capra e mandarla in giro?
Ok, a me va bene. Alla fine ci sarai tu a scegliere gli scatti e questa è condizione sufficente per far si che ci sia una competenza fotografica nella scelta... e non sarà la scimmia o la capra ad essere bravi fotografi, ma sarai tu nello scegliere ad essere il fotografo.
E' come la storia della scimmia che si è fatta il selfie... la scimmia non ha fatto una mazza in realtà: quella è storia di una scimmia che si è messa a pistolare su un oggetto sconosciuto che il caso a voluto fosse una fotocamera, sono partiti casualmente degli scatti e - fra questi - il fotografo (quello umano, vero) ha fatto una scelta di quanto ha ritrovato nella scheda di memoria.
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Che la faccia troppo semplice è possibile, ma il succo quello rimane, almeno per me. Io non parlavo del suo lavoro di fotografo, dove usa anche modelle a volte, ma delle sessioni di ritratti di strada e specificamente del momento dello scatto. Ovviamente lui sceglie le foto e applica filtri e post produzione come vuole, ma deve lavorare su quello che scatta. Pertanto, avendo poco controllo al momento dello scatto più roba scatta più aumenta le probabilità di avere materiale su cui lavorare. A differenza del wildlife dove puoi aspettare una settimana senza avere niente in questi ambiti esci per una giornata e torni a casa con un tot di scatti sui quali ci sarà una percentuale buona. Pertanto per non vanificare una giornata più scatti più foto buone avrai, buone per l'autore ovviamente.

Voglio lanciare una provocazione, la scelta delle foto e la pp fa parte del lavoro del fotografo, ma è la parte fondamentale? Mi pare di ricordare che della selezione delle foto si occupi la moglie di Salgado e non lui in prima persona, questo fa di Salgado un mezzo fotografo?


Inoltre mi piacerebbe vedere la street europea dove il concetto di privacy è un po'diverso.
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Re: Il risultato e come lo si ottiene

Messaggioda b-rider-0047 » dom feb 09, 2020 11:09 am

però il flash in faccia a tradimento (e da così vicino) mi darebbe fastidio :'mmore2:
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Re: Il risultato e come lo si ottiene

Messaggioda -Goldrake- » dom feb 09, 2020 11:48 am

Mauro ha scritto:Chi ha visto il film "smoke" ?

No, se merita cerco di recuperarlo
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Re: Il risultato e come lo si ottiene

Messaggioda Mauro » dom feb 09, 2020 11:53 am

andreaweb73 ha scritto:
Mauro ha scritto:Chi ha visto il film "smoke" ?
Meraviglia!!!!

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non sono un competente del genere ma quella per me era l'essenza della street photography
Ma poi, è proprio obbligatorio essere qualcuno?(Raffaello Mascetti)
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Re: Il risultato e come lo si ottiene

Messaggioda Mauro » dom feb 09, 2020 11:57 am

-Goldrake- ha scritto:
Mauro ha scritto:Chi ha visto il film "smoke" ?

No, se merita cerco di recuperarlo


una perla di film e la fotografia street ne è protagonista
Ma poi, è proprio obbligatorio essere qualcuno?(Raffaello Mascetti)
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