emmefanatico ha scritto:Molto interessante.
In realtà ho visto che personalmente la cosa mi porta a pormi più domande che a darmi risposte (il che è probabilmente una buona cosa).
1. Un luogo può essere fotogenico di per se stesso? la fotogenicità è un concetto umano, il che potrebbe far sì che dipenda non dal luogo ma dall'essere umano che lo fotografa
2. Se la fotogenicità dipende dall'essere umano, dipende dall'uomo in generale, o dal singolo individuo?
3. Se un luogo non è fotogenico di per se stesso, possiamo dire che un bravo fotografo riuscirà a fare belle foto ovunque?
4. Mi è tornato in mente Don De Lillo... in un passaggio di White Noise, afferma per tramite dei suoi personaggi che fotografare un luogo rinforzi la sua "aura", a prescindere dal valore estetico del soggetto.
5. in conseguenza del punto 4., la "Most Photographed Barn" acquisisce - in conseguenza delle foto ripetute - un valore estetico, un valore comunicativo (più persone sanno cosa sia e sono in grado di farvi riferimento), un valore intrinseco (l'oggetto aumenta di valore - non intendo necessariamente venale), nessuno-alcuni-tutti questi valori?
Interessanti domande, la mia risposta (che interessa ben poco, naturalmente) è la solita: la mia definizione di arte.
Ammmp (non richiesto, o non voluto, magari, anche):
1. e 2. La fotogenicità è relativa all'uomo che la valuta
3. Non esistono luoghi non fotogenici
4. Fotografare, se piace, rafforza la propria "aura" (qualunque cosa sensata significhi)
5. Il valore, se è intrinseco, non può variare con fattori esterni.