Quest'inverno nel corso di una passeggiata domenicale nel noto mercatone romano vedo su un banco di robivecchi una zenit insolita. Incuriosito le do un occhiata: innanzitutto l'obiettivo MC Helios-44K-4 come sarebbe K? Ovviamente essendo pentaxiano so dell'esistenza di obiettivi sovietici con baionetta K, ne ho anche un paio, ma la macchina non la avevo mai vista. Apro il dorso l'interno è come nuovo, ovviamente non scatta e non dà segno di vita per mancanza di alimentazione elettrica. Tratto un prezzo che pagherei per il solo obiettivo e la porto a casa. Il giorno successivo, impaziente di verificarne il funzionamento, riesco a trovare la pila 3 V, abbastanza particolare, miracolosamente la Automat si mette in funzione. La macchina è rivestita in materiale plastico, non bellissimo ma dall'aria solida. Automatica a priorità di diaframma. Nel mirino presenta due led rossi come la nota 12 XP se l'otturatore non è carico il led inferiore è acceso fisso, caricato l'otturatore se, con il diaframma scelto, la luce è sufficiente per l'utilizzo di un tempo rapido i due led lampeggiano, se la luce è troppa è acceso il led superiore, se la luce non è sufficiente all'uso di un tempo veloce è acceso fisso il led inferiore. Credo che i tempi considerati veloci siano da 1/1000 ad 1/30 di sec. La ghiera dei tempi riporta la dicitura "Automat 1-1/1000" e quattro lettere A X B L sulla A si lavora in automatismo, X per il tempo di sincro, B la posa, L spenta. In sostanza non sapremo mai quale tempo la macchina abbia deciso di utilizzare, tipico esempio di "disinformazia" sovietica
Vi è una ghiera di compensazione dell'esposizione con indici + 1 + 2 e -1 -2 il suo utilizzo non è segnalato in alcun modo, sopra la ghiera di compensazione si trova la manovella di riavvolgimento ben fatta con l'impugnatura piroettante ed una freccia stampata sull'astina ad indicare il verso di riavvolgimento.
Il mirino ha il telemetro ad immagine spezzata, la corona di microprismi, e un cerchio smerigliato, ricorda quello delle Zenit 122 ma, ad occhio e croce, mi sembra che abbia una maggior copertura, vi è anche la tendina per oscurare l'oculare. Il pulsante di scatto è elettrico, a metà corsa accende l'esposimetro. C' è anche l'autoscatto elettrico con una luce rossa lampeggiante sul corpo macchina. L'otturatore ha tendine in tela a scorrimento orizzontale, ho letto in rete che modelli successivi ebbero l'otturatore con tendine metalliche a scorrimento verticale. E' presente il pulsante per la profondità di campo. La matricola, sulla parte posteriore della calotta inizia con le cifre 90... al di sotto della matricola, in bianco il logo della KMZ e la scritta in cirillico "Sdelano B CCCP", sul mozzo della leva di carica, a movimento singolo, la stellina "Best quality" con la scritta CCCP. La custodia è sostanzialmente la stessa della 12 XP, questo mi ha stupito perchè per le Zenit 122 era stata da tempo adottata una custodia a borsello.
La baionetta K, perfettamente compatibile con quella Pentax, presenta una lavorazione diversa con un quarto della circonferenza scavato per accogliere l'adattatore per gli obiettivi a vite (non sono così fortunato da averlo) che presenta una pinna forata che scorrendo nello scavo va ad ingaggiare il pirulino di blocco dell'ottica, un sistema migliore di quello adottato dalla Pentax stessa e di più laboriosa realizzazione. Mi sembra di aver scritto tutto. Dimenticavo..... funziona benissimo, ha uno scatto che ricorda una schioppetata.
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.