Scorpio ha scritto:Tre è usare le pipette, anche se qui pongo una domanda:
Le foto non sono grafica, quindi non sono tinte piatte per cui si controllano e sono ok, ma ci sono le sfumature, anche la pelle, le vene, le macchie, specie di persone anziane, insomma non posso mappare tutte le zone, ci passo meno tempo a profilare e le foto le controllo ad occhio con risltati riproducibili.
Siamo d'accordo, non stiamo facendo riproduzione, ma, sinceramente, non ha senso dire controlla con la pipetta, posso controllare il cielo, un colore uniforme, ma tutte le sfumature no, alla fine ci si affida comunque al caso, perché quel colore che è uscito magari è piacevole, ma non era previsto o controllato.
Quindi, si controlla pixel per pixel?
Se uno controlla pixel per pixel e toglie la dominante pixel per pixel ottiene un'immagine completamente desaturata. Non e' cosi' che si opera (o almeno io non opero cosi').
Io parto dalla mia foto e, sintetizzando, individuo le varie fonti di luce... che siano dirette o indirette. L'individuazione e' per fonti principali non su tutte le fonti... per capirci: se fotografo una via e c'e' un'auto verde (esempio) illuminata dal sole parcheggiata vicino un muretto, e' ovvio che su quel muretto viene diffusa luce verde... ecco, questi sono i tipi di contributi luminosi che non vado a correggere, privilegiando il controllo su quanto illuminato dal sole e quanto illuminato, per diffusione, dal cielo (che se era con molte nuvole neutre, nemmeno controllo).
Quanto illuminato dalla stessa fonte luminosa presentera' le stesse peculiarita': ecco perche' non c'e' bisogno di un controllo pixel per pixel. Idem se la luce e' tinta durante il percorso di andata o di ritorno (o di entrambi) prima di giungere al sensore.
Se tu illumini un anziano ponendolo a fianco di una finestra con la tenda (tipica situazione per avere luce diffusa): la luce che gli colpisce il volto e' una sola con le sue peculiarita' indipendentemente dalla pigmentazione della pelle. E' ovvio che, se non hai elementi colpiti da quella luce che vanno resi neutri per essere corretti, quello che fai e' controllare i valori di alcune zone importanti del volto per farti un'idea di quali contributi sono in gioco... dopodiche' si ragiona con i rapporti fra canali Lab che diceva xyennio. Nel momento in cui scegli i punti del volto da controllare, quello che non fai e scegliere zone che possono falsarti la misura... si va di buon senso ovvero dell'unico aspetto che rende necessaria la presenza di un operatore al terminale.
Ora, se nel fare queste modifiche, a monitor (a occhio) mi sembra che qualcosa non va ma la pipetta mi dice che invece va tutto bene, vince la pipetta, sempre. Magari posso dire "mi sembra ci sia questo e quel difetto"... in quel caso vado a misurare e vedo cosa ne esce fuori dalla misurazione. Magari la foto mi sembra un po' tinta di giallo... giallo che potrebbe non esistere ma essere solo causato dall'adattamento dell'occhio al fatto che la parete bianca dietro il monitor e' illuminata dalla luce fredda che proviene dalla finestra rivolta verso un bel cielo blu. E' la pipetta che mi dice come stanno le cose, il monitor mente sempre.
Ciao
Jenner