Gran bel ritrovamento. La Kiev, se funziona, è davvero una macchina affascinante, un vero fossile industriale considerando che il progetto risale agli anni precedenti la WW2, all'epoca era sul podio delle fotocamere più avanzate, ed è stata poi costruita, grosso modo immutata, sino alla fine della URSS e forse anche per qualche anno ancora. E' davvero piacevole da utilizzare ed i risultati di tutto rispetto.
Va trattata con delicatezza ed attenzione, come ti hanno già detto non si deve cambiare il tempo di scatto se l'otturatore non è stato caricato, il contapose va azzerato manualmente con la apposita rotellina quando si mette la pellicola, per aprire il dorso, che non è incernierato, quindi si sfila per intero, bisogna sollevare e poi ruotare i due chiavistelli sul fondo. Se cerchi in rete troverai tutte le notizie che vuoi, ad esempio:
http://www3.telus.net/public/rpnchbck/zconrfKiev.htm ed anche:
http://www3.telus.net/public/rpnchbck/index.htmlLa macchina una baionetta interna sulla quale è montato l'obiettivo di serie. Per gli altri obiettivi (135/4 80/2 35/2.8) utilizza invece la baionetta esterna della quale si vedono le flange sul frontale della macchina.
Ho la fortuna di averne una ben funzionante dell'ultima serie prodotta, più pratica da usare però meno affascinante delle serie precedenti coma la tua a causa dei particolari in plastica introdotti nel corso del tempo. Sulla mia con obiettivi diversi dal 50 la messa a fuoco con la rotellina è durissima e con questi è meglio quindi ruotare la ghiera dell'obiettivo; non so se sia un difetto dei miei 80/2 e 35/2.8 piuttosto duri da ruotare o sia normale così.