Zappi ha scritto:Visto che hai cominciato da poco scegli UNA SOLA pellicola, UN SOLO rivelatore e studiali, mille tipi di pellicole e altrettanti tipi di sviluppo non fanno altro che creare più confusione di quanta tu possa già averne.
Il D76 è un ottimo sviluppo, per le pellicole di medio/alta sensibilità consigliano di usarlo stock, si può poi riutilizzare diverse volte allungando i tempi, io ho sempre preferito usarlo 1+1 o 1+3 a perdere anche con le 400 iso.
Per il contrasto elevato considera che la sensibilità effettiva delle pellicole è quasi sempre inferiore a quella dichiarata dal produttore e che i tempi di sviluppo sono abbastanza abbondanti. La Foma400 non la conosco, uso la 100 in altri formati, e la espongo a 64 iso.
Poi non c'è UNA ricetta per svilupparle, dipende da mille fattori, in primis il tuo gusto personale, l'utilizzo finale della foto, le condizioni di ripresa, il metodo di sviluppo, il tipo di ingranditore, ottiche, etcetc
Dirti esponile a 200 e riduci il tempo di sviluppo di un 10/20% può essere un punto di partenza ma devi sperimentare tu per capire la sensibilità effettiva della pellicola ma, soprattutto, il tempo di sviluppo adeguato per la stampa in base al contrasto della scena.
Pesao forse con "le moderne pellicole finegranulanti" ti riferisci alle Tabulari?? poi però parli di T-max e Hp5, ok le kodak ma le ilford sono pellicole classiche (come le Tri-X). Oltretutto gli sviluppi finegranulanti (solventi) spappolano la grana che su ingrandimenti modesti va ancora quasi bene ma su ingrandimenti decisi non si può vedere,su un 50x60 è molto meglio un grana netta è ben definita piuttosto che un pastone illeggibile. Il TMAX (sviluppo) non lo conosco, uso abitualmente la T-Max400 in Hc, ma non credo sia uno sviluppo solvente, sicuramente è stato studiato per le tabulari (il corrispettivo Ilford è il DD-X)
Ciao
La Hp5+ è una classica, è vero, non è una tabulare, non sono stato precisissimo, ma per finegranulante non intendevo solo tecnologia "tabulare" ma in genere le possibilità di trattamento delle "nuove" pellicole "classiche" (HP5+ e TX appunto, ad esempio) che, se le mie fonti non sono scorrette, sono formule e tecnologie aggiornate che permetto un trattamento specificio, con appositi chimici, per dare una grana più fine, oltre alla "classica" resa con i soliti chimici. Non conosco bene la HP5+, la ho usata solo per emergenza, ma in effetti con i nuovi sviluppi "finegranulanti" (che presi sempre per emergenza) mi ha dato una grana visibilmente più fine rispetto alla TX con i classici chimici, e che a colpo d'occhio, per trama, mi ricorda più una t-max(tabulare) che una tx. Una via di mezzo. Non impastata come la tmax, non netta e corposa come la tx. Anche la TX rispetto alla Tri-x da cui dervia mi sembra tendenzialmente offrire, a pari condizioni, una grana un pò più fine, ma sono ricordi sbiaditi (da quando scatto in analogico, ho messo le mani solo su pochissimi Tri-x tempo addietro, al massimo 2008 o 2009). Ovviamente sempre parlando di ingrandimenti massimi 20x30. Oltre sono andato di rado e solo stampando da formati di negativo maggiori.
Appunto intendevo sempre riferirmi a ingrandimenti di massimo 20x30 in cui le finegranulanti (tecnologia Tabulare appunto) rendono bene, e quando alludevo alla più decisa e piacevole "struttura" dell'immagine offerta dalla TX (non finegranulante) intendevo proprio comunicare la maggiore gradevolezza della trama con grana tradizionale rispetto all'impasto spalmato delle grane fini, che manca di corposità e struttura, e in alcuni tipi di scatti già su stampe 20x30, per poi diventare molto evidente in formati maggiori.
Non sono sceso così nel dettaglio poichè, oltre a non essere troppo ferrato in questo tipo di pellicole "new age", non volevo oberare di informazioni dettagliate il nostro amico che si è affacciato da poco, come me del resto, nel magico mondo della camera oscura, ma attenermi alle informazioni e ai concetti di base... e anche alle stampe di dimensioni "comunI" all'esordio amatoriale.
Concordo appieno sulla scelta iniziale di un'unica pellicola e di un unico set di chimici, o almeno sperimentare per un periodo sufficiente a prendere dimestichezza ed un minimo di controllo sul risultato, e poi nel caso, provare altre pellicole e/o altri chimici, per divertimento e per scoprire quale combinazione basilare sia di maggior gusto o usabilità soggettiva, per poi affinarne l'utilizzo. Io per iniziare suggerisco sempre tx-400 (la versione ammodernata della classica tri-x 400).
Consiglio la tx anche perchè è una pellicola storica su chi si possono reperire migliaia di fonti, di scatti, di consigli, guide, processi e abbinamenti coi chimici più diffusi, in infinite declinazioni e procedimenti, sia con i meno diffusi... insomma, è popolare, reperibile e documentata. Non certo la più economica però. Altrettanto valida la Hp5+ ma mi pare sia più costosa e ci sia meno documentazione in giro. E la "trama" non ha quel qualcosa di "magico" della tx.
In ogni caso, all'inizio, la cosa fondamentale, è divertirsi, e fare i conti con i costi e le piccole complicazioni del mondo della camera oscura, fichè è per puro piacere e non per mestiere.