l'Agitazione

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l'Agitazione

Messaggioda thea » sab giu 05, 2010 3:03 pm

NON quella che ti prende quando sviluppi il rullino che con tanta fatica hai portato a casa, messo nella tank e coperto di pericolosissimi liquidi chimici, ma quel movimento ritmico che serve, appunto, a far scorrere il suddetto liquido in tutti gli anfratti della spirale e , a contatto con la pellicola, rivelare le immagini. Confesso che dopo il primo anno di sviluppo casalingo comincio ad avere dei dubbi. :confuso:
Ho letto vari manuali e in ogni manuale consigliavano di fare "l'agitazione" in tempi e modi diversi, sulla confezione del ID-11 non c'è scritto nulla, su quella del Rodinal c'è scritto di fare in un certo modo che però a mio parere non ha dato risultati particolarmente interessanti, in un seminario a cui sono andata mi hanno detto addirittura che invece di ribaltare la tank posso semplicemete ruotare la spirale usando il perno centrale...l'unica cosa comune a tutti è la raccomandazione di sbattere la tank per far salire via le bollicine...insomma vorrei qualche chiarimento, o magari il racconto della vostra esperienza.
So che se si aumenta il ritmo dell'agitazione si agisce sul contrasto, ma in che termini?
Come si fa a decidere se e quando aumentarla?



Magari al Pentax day si creerà un gruppo di risposta.... :lol:
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Re: l'Agitazione

Messaggioda erminio » sab giu 05, 2010 6:10 pm

non so...
io agito da manuale... con il solito vaffan... perchè non hai chiuso bene il coperchio della tank!
ci sono così tante variabili...
però lascio la parola ai venerandi.

un saluto
erminio

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Re: l'Agitazione

Messaggioda bigowl » sab giu 05, 2010 8:50 pm

thea ha scritto: in un seminario a cui sono andata mi hanno detto addirittura che invece di ribaltare la tank posso semplicemete ruotare la spirale usando il perno centrale.

Questa pratica è però da molti sconsigliata a favore della rotazione completa della tank, dopo averla, questo sì, sbattuta per far salire le eventuali bollicine.
Io ho sempre agitato secondo le indicazioni contenute nella confezione dello sviluppo.
L'agitazione è comunque un parametro che non permette un controllo sicuro delle variabili. Conviene mantenere, una volta stabilita quella giusta per un determinato sviluppo, l'agitazione costante ed, eventualmente, agire su altri parametri tipo il tempo.
Con l'ID11 stock usavo una agitazione continua per i primi 30" e 4 inversioni ogni 60" successivi.
Ciao
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Re: l'Agitazione

Messaggioda thea » sab giu 05, 2010 9:23 pm

bigowl ha scritto:Con l'ID11 stock usavo una agitazione continua per i primi 30" e 4 inversioni ogni 60" successivi.
Ciao



Con l'ID-11 1+1 io ho sempre fatto agitazione continua per 30'' e poi 10 inversioni ogni 60'' successivi, come aevo letto su "Nadir", e mi sono trovata bene, ma sull'etichetta del Rodinal ho trovato altri consigli e ho cominciato ad avere dei dubbi....

:evil:
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Re: l'Agitazione

Messaggioda silent1 » sab giu 05, 2010 9:29 pm

bigowl ha scritto:
thea ha scritto: in un seminario a cui sono andata mi hanno detto addirittura che invece di ribaltare la tank posso semplicemete ruotare la spirale usando il perno centrale.

Questa pratica è però da molti sconsigliata a favore della rotazione completa della tank, dopo averla, questo sì, sbattuta per far salire le eventuali bollicine.


Perché è sconsigliata? Io ruoto il pirulino da sempre. Magari il prossimo rullino provo a invertire e vedere che cosa succede, ma quali sarebbero le controindicazioni della rotazione rispetto alla inversione?
Tenendo presente che io faccio una rotazione in un senso e la rotazione successiva in senso opposta, come consigliato sul film development cookbook.
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Re: l'Agitazione

Messaggioda Roberto B » sab giu 05, 2010 11:28 pm

thea ha scritto:
bigowl ha scritto:Con l'ID11 stock usavo una agitazione continua per i primi 30" e 4 inversioni ogni 60" successivi.
Ciao



Con l'ID-11 1+1 io ho sempre fatto agitazione continua per 30'' e poi 10 inversioni ogni 60'' successivi, come aevo letto su "Nadir", e mi sono trovata bene, ma sull'etichetta del Rodinal ho trovato altri consigli e ho cominciato ad avere dei dubbi....

:evil:


Il Rodinal e' l'unico sviluppo che permette di sviluppare anche senza agitazione, cioe' nel cosiddetto stand. Quindi e' un mondo a se rispetto algi altri liquidi.

La rotazione o l'inversione della tank produce lo stesso effetto, cioe' quello di smuovere il liquido di sviluppo sopra la pellicola. L'unica raccomandazione e' quella di non usare la rotazione sulle T-MAX perche' sono costituite, mi sembra, da uno strato protettivo in piu' e si consiglia l'agitazione energica pure nell'arresto e nel fissaggio proprio per rimuovere tale pellicola.

Per il Rodinal io facevo 10" ogni minuto poi su suggerimento di FrancoZ ho adottato l'agitazione per il primo minuto e 3 ribaltamenti al terzo, sesto, non e cosi' via minuto. Per esempio se per sviluppare la pellicola X ci vuole 10 minuti si agita il primo minuto e poi 3 ribaltamenti al 3°, al 6° e al 9° minuto.

Per tutti i liquidi vale la regola dello sbattimento per togliere le bollicine d'aria e la durata dell'agitazione va ad incidere sul contrasto nella foto. Piu' agiti, piu' contrasti.
FLD/FLP

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"Pentax"
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e la discussione fini' li.
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Re: l'Agitazione

Messaggioda _Aenea_ » dom giu 06, 2010 12:15 pm

Qualcuno ha qualche consiglio per il Kodak D-76? :studeo:
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Re: l'Agitazione

Messaggioda geco » dom giu 06, 2010 1:34 pm

silent1 ha scritto:Perché è sconsigliata? Io ruoto il pirulino da sempre. Magari il prossimo rullino provo a invertire e vedere che cosa succede, ma quali sarebbero le controindicazioni della rotazione rispetto alla inversione?
Tenendo presente che io faccio una rotazione in un senso e la rotazione successiva in senso opposta, come consigliato sul film development cookbook.


Anche a me la rotazione con "pirulino" è stata sconsigliata. Personalmente utilizzo l'inversione, più o meno "dolce" a seconda dell'effetto che voglio ottenere.
La preferenza dell'inversione rispetto alla rotazione è dovuta, per quello che ne so, al fatto che favorisce il ricambio dello sviluppo che viene a contatto con il negativo
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Re: l'Agitazione

Messaggioda vanburrasca » mar giu 08, 2010 12:49 pm

thea ha scritto:So che se si aumenta il ritmo dell'agitazione si agisce sul contrasto, ma in che termini?
Come si fa a decidere se e quando aumentarla?

Quando si sviluppa un negativo bisogna standardizzare al massimo la procedura, quindi non è tanto importante come agiti ma che tu lo faccia sempre nello stesso modo.
Solo così ti garantisci una perfetta rirpoducibilità.
Decidi sil numero di ribaltamenti (o rotazioni) ti vanno bene e usa sempre quelli.
Una volta standardizzato il metodo e acquisiti i risultati che questo metodo danno allora puoi provare varianti (una cosa sola alla volta) e verificarne i cambiamenti.
Se il tempo di sviluppo è superiore ai 7/8 minuti piccole varianti operative danno risultati del tutto analoghi.
Piuttosto per tempi un po' lunghi controlla semnpre la temperatura anche durante lo sviluppo per eventualmente operare dei ritocchi sul tempo totale.
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Re: l'Agitazione

Messaggioda Vincenzo Maielli » ven giu 25, 2010 9:32 pm

Io uso il Gradual ST-20 della Chimifoto Ornano: agito di continuo per i primi 20 secondi, poi ogni 10" dei rimanenti minuti di trattamento.
Un'agitazione standard può essere fatta di continuo per i primi 30 secondi e poi, successivamente, 10 o 15 secondi per ogni minuto di trattamento.
Ciao Cristiana, un abbraccio.
Vincenzo
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Re: l'Agitazione

Messaggioda spotjkk65 » mer giu 30, 2010 9:23 am

L'agitazione serve a portare a contatto con il negativo soluzione "nuova".
Aumentando l'agitazione aumenta il contrasto, diminuendola si ottiene un effetto di "compensazione", utile quando, per esempio, si sia "tirata" una pellicola. Naturalmente i tempi di sviluppo cambiano. Con scarsa agitazione si ottiene anche un aumento apparente dell'acutanza, in quanto la mobilità termica delle molecole permette una limitata migrazione del bagno dalle zone più esposte del negativo a quelle meno esposte, e vice versa, ottenendo una specie di "linea di confine" a contrasto maggiore.
L'unica agitazione che offre risultati veramente assolutamente ripetibili comunque, è quella continua.
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Re: l'Agitazione

Messaggioda vanburrasca » mer giu 30, 2010 9:36 am

spotjkk65 ha scritto:L'unica agitazione che offre risultati veramente assolutamente ripetibili comunque, è quella continua.

Non sono d'accordo, se usi la stessa attrezzatura (tank di sviluppo e spirali) e la stessa quantità di sviluppo anche una agitazione intermittente è perfettamente riproducibile se condotta in maniera identica.
Del resto anche l'agitazione continua può essere più o meno... tumultuosa e anche per quella quindi bisogna fissare una modalità operativa standard perchè sia "perfettamente" riproducibile.
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Re: l'Agitazione

Messaggioda spotjkk65 » gio lug 01, 2010 10:36 am

Hai ragione.
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