ntx ha scritto:maucirano ha scritto:ntx ha scritto:maucirano ha scritto:Devo impazzire io su ogni foto per riportare i rossi ad un qualcosa di accettabile?
Ovvio!
Se non lo fai fregatene del profilo colore dello stampatore.
Ciao
Jenner
Ci ho provato a fregarmene, infatti ora agli amici cui mostro le foto, parlo del famosissimo treno GRANATA del Bernina
Quello che puoi fare a casa è solo un soft-proof della stampa... fra l'altro dovresti farlo evidenziando anche i colori fuori gamut. Do per scontato che sul programma di fotoritocco sia caricato il profilo del monitor (che, permettimi, sono più convinto che tu abbia profilato il tuo monitor e non che tu l'abbia calibrato... la differenza è parecchia).
Sì, hai ragione, il monitor è pre calibrato da produttore ed io ho creato il profilo, utilizzando la sonda ed il programma proprietario; profilo che ho caricato sul software, per effettuare la "prova colore".
ntx ha scritto:
Ciò detto ci sono colori che potresti non visualizzare: o perchè il tuo monitor li può visualizzare ma la combinazione carta-inchiostri non li può riprodurre, o perchè la combinazione carta-inchiostri li può riprodurre ma il tuo monitor non li può visualizzare.
Ciao
Jenner
emmefanatico ha scritto:Mi intrometto... ma non esiste qualcosa di automatico che, data una foto sviluppata col profilo colore del monitor, il profilo colore del monitor stesso, e il profilo colore dello stampatore, permetta di aggiustarla automaticamente in modo che usando il secondo si veda come nel primo?
Tipo applicare una LUT per il video insomma...
Già, in altre parole, quello che provavo a chiedere io.
Enriko!! ha scritto:maucirano ha scritto:Grazie Enrico. Il mio dubbio è però seguente alla fase da te descritta, una volta constatato che la foto visualizzata con il profilo colore dello stampatore non mi piace, perché il rosso non è il rosso brillante ma granata, che devo fare? Devo impazzire io su ogni foto per riportare i rossi ad un qualcosa di accettabile?
si come detto da NTX vanno poi tarate sulla base del profilo colore dello stampatore, utile anche vedere cosa è fuori gamut.
Poi visto che ogni carta ha il suo profilo puoi vedere quale ti aggrada di più e di base più si avvicina a quello che vuoi, considerando comunque che vedere a monitor quello che verrà stampato non sarà mai uguale, per la natura profondamente diversa dei due sistemi di visualizzazione...
No, non chiedo i miracoli, certamente.
ntx ha scritto:emmefanatico ha scritto:Poi è vero che con lo stampatore un-tanto-al-chilo ci si può impegnare - a proprie spese - in una serie di test per capire come è meglio preparare le proprie foto: io, con Digitalpix, l'ho fatto e attualmente ho una discreta capacità di anticipare la non corretta riuscita di certi toni (che quindi andrebbero corretti)... il risultato spesso è poter dire: questa zona la lascio così perchè se la ritocco poi fa più schifo di come è... tolgo un po' di saturazione e luminosità e così anche se più scura almeno non esce qualche schifezza fosforescente.
Ciao
JennerAntonar ha scritto:maucirano ha scritto:Grazie Enrico. Il mio dubbio è però seguente alla fase da te descritta, una volta constatato che la foto visualizzata con il profilo colore dello stampatore non mi piace, perché il rosso non è il rosso brillante ma granata, che devo fare? Devo impazzire io su ogni foto per riportare i rossi ad un qualcosa di accettabile?
Anche se a quanto pare come descritto da ntx il problema è più complesso di quello che sembra, puoi provare a cambiare lo stampatore e vedere se le foto che ti stampa questo nuovo stampatore siano di maggior gradimento.
In realtà, cambiare lo stampatore avrà già degli effetti positivi. La Digitalpix ad esempio citata da Jenner, a differenza di quello utilizzato da me, ha un profilo colore per ogni tipologia di carta e, visualizzata la foto con il profilo scelto, riscontro comunque una migliore gradevolezza ed avvicinamento ai "miei" colori, anche se ancora ben diversi.
E poi certamente, immagino che sedersi di fianco allo stampatore sarebbe sicuramente la soluzione migliore, nel momento che uno volesse evolversi dal "tanto al chilo", affinando però le dovute conoscenze.