Di questa si e' letto gia' parecchio... ma quello che voglio raccontare in questa "recensione" sono le cose che mi hanno lasciato stupito o perplesso... e alla fine c'e' anche una sorpresa (poco gradita a dire il vero).
Che dire... come funziona lo si sa: la scheda crea una rete WiFi, ci si collega a questa rete e si va su http://pentax o con Safari (prodotti Apple) o con Chrome (resto del mondo)... gli altri browser non sono certificati per il funzionamento.
Il manuale consiste, nella versione venduta in Europa, di un lenzuolo con le istruzioni piuttosto incomplete e poco chiare in una decina di lingue... nulla di piu' di quanto si trova scritto nel manuale italiano della Flu Card sul sito Ricoh. Forse si da per scontato che sia un oggetto semplice, dal banale comportamento... io, onestamente, qualche spiegazione in piu' ce l'avrei spesa se non nella manualistica cartacea almeno in quella online. Ma vabbeh...
Infilando la Flu Card nel secondo slot della fotocamera avviene qualcosa che non mi avevano raccontato: la schedina, si proprio lei, si mette a cicaleggiare con una serie di ripetuti bip fino a che non e' effettuato l'handshake con la fotocamera. I "bip" sono soffocati (del resto e' chiusa in un corpo tropicalizzato) ma si sentono e non c'e' modo di dirgli di stare zitta (se c'e' non ho visto dov'e').
Un solo "bip" quando gli dici - dall'apposito menu' - di spegnere le funzionalita' WiFi (FLU OFF).
Onestamente detesto tutti i cicalecci dei dispositivi elettronici (tranne la suoneria del cellulare) e quindi disabilito sempre tutto... non poterlo fare con la Flu Card mi infastidisce.
Bene, accendo, fila di bip, configurazione del SSID e della password, salvo, spengo e riaccendo la fotocamera, fila di "bip" di bentornato e mi collego bel bello con lo smartphone (Android). Subito mi viene dato un messaggio che mi ha lasciato... come dire... indementito?... in pratica mi si chiedeva di mettere la fotocamera in modalita' a scatto singolo (io la tengo perennemente in raffica media). Nell'interfaccia individuo un coso, un comando, che sembra quello per switchare la modalita' di scatto: no, non lo e', si fa dalla fotocamera. Si, mi sono chiesto perche' una schedina che mi offre il controllo remoto non mi permette di controllare remotamente la modalita' di scatto ma tant'e'.
Secondo messaggio: vuoi spostare il punto di salvataggio immagine sulla SD2? Ovvio che si: se salvi in SD1 non hai accesso alle foto da remoto.
La scheda funziona, permette di controllare molti parametri di scatto (non tutti, peccato) e il tipo di visualizzazione remota e' - praticamente - un live view con focus peaking attivo, completo di zoom. Ha un po' di ritardo ma visto l'uso che ne voglio fare va benissimo. Modificando l'esposizione si nota che, pianin pianino, ti mostra in tempo reale le modifiche... non c'e' l'istogramma (che sarebbe piu' importante - magari c'e' modo di attivarlo... esplorero', le istruzioni sono cosi' "chiare").
Ho provato un uso in poca luce (40 minuti dopo il tramonto, illuminazione pubblica gia' accesa) ed e' inutilizzabile... a parita' di situazione il live view della fotocamera e' MOLTO meglio.
Il punto di forza della Flu Card, secondo me, e' anche la sua debolezza. Mi riferisco all'interfaccia di controllo... sicuramente e' un'ottima idea aver realizzato una interfaccia web poiche' garantisce una compatibilità molto vasta con i dispositivi (dai PC agli smartphone). Interfaccia che funziona bene... qualche volta sembra un po' dura d'orecchi (specie nello spostare il fuoco - operazione effettuata con quella lentezza propria della tradizione pentaxiana...) ma funziona. Sempre grazie all'abbondante documentazione non e' possibile capire perchè certe cose sono disabilitate... con l'uso ci arrivero'.
L'interfaccia web e' anche la debolezza della Flu Card: di fatto e' strutturata come una App, sembra una App, la si utilizzera' quasi sempre su un dispositivo dove regnano le App... ma non e' una App! Il problema e' che tutte le gesture tipiche delle App non hanno effetti (swipe, pinch) e se entri in una schermata, viene naturale tornare indietro pigiando l'indietro dello smartphone: errore! Cosi' facendo si torna alla pagina precedentemente caricata nel browser e si rimane disorientati (oltre ad un tot di imprecazioni che contestualmente salgono). Bisognerebbe navigare sempre con gli appositi comandi... ma non viene naturale farlo, specie sullo smartphone.
Non e' strano quindi che queste funzionalita' siano state rimpiazzate recentemente dalla App Image Sync.
Bene... si fanno le foto, vengono memorizzate sulla Flu Card e tutto fila liscio.
Poi devi portare le foto sul PC.
Io, senza pormi alcun problema, ho preso la Flu Card, l'ho messa nel lettore SD e l'ho collegata al mio PC... Linux la riconosce e vedo la directory con le foto... copio la directory in archivio e... una bella sbrodolata di errori di lettura! Fantastico.
E' difettosa la Flu Card? No, semplicemente non e' compatibile con Linux... e quindi ho dovuto trasferire le foto tramite cavo USB collegato alla fotocamera (wow!).
Cercavate un motivo per avere l'USB3 sulla fotocamera? Questo e' un buon motivo! :P
C'e' poi la questione consumi. Quando e' in uso consuma indubbiamente parecchio. Anche se, durante l'operativita', mantiene spento il live view della fotocamera, il consumo wifi+sensore in ripresa ad occhio e croce tira piu' corrente del semplice live view della fotocamera. Penso sia l'unico dispositivo che ho montato sulla fotocamera ad avermi fatto desiderare un battery-grip.
Tutto considerato e' un bel dispositivo. Per le riprese dal basso o dove mettere l'occhio sul mirino e' complesso, e' comodo.
Cio' detto, tenuti insieme pro e contro, purtroppo penso che la Flu Card soffra pesantemente di un costo veramente esoso per quel che e'... 30 euro sarebbe il suo prezzo, specie per il servizio offerto (sufficente ma non completo), poiche' e' ben lontata da un tethering vero e proprio e numerose limitazioni (di cui si e' abbondantemente parlato).
Ciao
Jenner