da dont_kill_your_brain » dom nov 01, 2015 9:42 pm
Non so come ma questo scatto mi era sfuggito. Per quanto mi riguarda anche Ovidio ti avrebbe fatto i complimenti: Aracne è proprio lì, piena di ubris e piena di sè, ma pronta a sbocciare in nuova forma di ragno. Incredibile
Con sguardo torvo Aracne sospende la tessitura
e trattenendo a stento le sue mani, il volto acceso d'ira,
senza riconoscerla replica a Pallade in questi termini:
"Una demente, ecco quello che sei, rimbambita dalla vecchiaia:
vivere troppo a lungo nuoce, eccome! Queste chiacchiere
propinale a tua nuora o a tua figlia, se per caso ne hai una!
Io so cavarmela benissimo da sola e perché tu non creda
d'aver frutto coi tuoi moniti, sappi che la penso come prima.
Perché non viene qui? Perché non accetta la sfida?".
[...]
La sventurata non lo resse e fuor di senno corse a cingersi
il collo in un cappio: vedendola pendere n'ebbe pietà Pallade
e la sorresse dicendo: "Vivi, vivi, ma appesa come sei,
sfrontata, e perché tu non abbia miglior futuro, la stessa pena
sarà comminata alla tua stirpe e a tutti i tuoi discendenti".
Poi, prima d'andarsene, l'asperge col succo d'erbe
infernali, e al contatto di quel malefico filtro
in un lampo le cadono i capelli e con questi il naso e le orecchie;
la testa si fa minuta e così tutto il corpo s'impicciolisce;
zampe sottili in luogo delle gambe spuntano dai fianchi;
il resto è ventre: ma da questo Aracne emette un filo
e ora, come ragno, torna a tessere la sua tela.
pasqui la beauté est aussi dans les yeux de celui qui la regarde
per la serie buoni propositi: cogliere le epifanie misteriose del reale attraverso la loro immobilizzazione ed eternazione..