Moderatori: maxofrome, Enrico, Mauro, old_kappa, Buster
_Aenea_ ha scritto:Scusa Fabrixio, dici di avere i profili degli stampatori... ma come fai? Nel senso senso che ti fai dare fisicamente il file "profilo" da inserire poi nel pc/mac etc...?
Fabrixio ha scritto:_Aenea_ ha scritto:Scusa Fabrixio, dici di avere i profili degli stampatori... ma come fai? Nel senso senso che ti fai dare fisicamente il file "profilo" da inserire poi nel pc/mac etc...?
Con windows ci ho litigato da piccolo e non ci ho mai più fatto pace. Amen.
I profili altro non sono che file che vanno creati dall'utente nel caso della profilatura dei monitor; che vanno acquisiti e posti nella cartella profili di colorsync e poi richiamati ed attivati da photoshop in fase di elaborazione.
A seconda dellaperiferica che utilizzerai dovrai dotarti del SUO profilo e dopo che avrai terminato le tue elaborazioni dovrai convertire nel profilo della periferica e apportare altre eventuali piccole correzioni.
I profili della periferica te li dovrebbero fornire i suoi driver o li puoi recuperare in rete.
Qui di seguito riporto una risposta esauriente, ma noiosa, ad un utente che mi chiedeva una cosa molto simile. Se proprio ne hai voglia leggila e poi al limite fai qualche domanda più specifica alla quale cercherò nei miei limiti di riapondere. Ciao.
Mi occupo per professione, cioè per necessità più che per piacere, di questioni colore, profilatura e stampa dal 1994, ed ho imparato dai manuali le basi generali, poi quotidianamente, per lavoro o per passione, affronto varie situazioni.
Confermo che uso di default il profilo ADOBE RGB in macchina poiché i miei scatti diventano sistematicamente stampe digitali da stampanti laser colore o stampe offset ad alta tiratura in tipolitografia.
Utilizzo da sempre solo MAC e SUITE ADOBE, non ho mai preso in considerazione alternative, poiché questo metodo mi daottimi risultati.
Salto a piè pari il discorso sulla profilatura di un eventuale sistema (monitor, pc o mac, eventuale scanner, stampante o altra periferica) di cui ricordo di avere ampiamente detto in un altro post e di cui, magari, mi riservo di parlare più avanti se lo riterrete interessante; chiarisco qui di seguito il metodo di lavoro adottato sia in diversi studi grafici in cui ho lavorato sia in tipografie e laboratori di stampa fotografica chimica che conosco. Parlo di metodo poiché all'elaborazione di 2/3 foto per il gusto di farlo può essere dedicato tutto il tempo che si vuole, quando questo si fa per lavoro bisogna adottare procedure certe, ripetibili e non troppo laboriose.
PREMESSA: scatto foto digitali con profilo ADOBE RGB in macchina senza preoccuparmi dei colori che vedo sul display della K20D (che uso solo per verificare il contrasto e l'istogramma), normalmente la elaboro in photoshop sapendo che il mio sistema interno (il mio monitor, e i parametri di photoshop) è calibrato e la salvo come BASE.
METODO: Fatta una prima accurata sistemata in photoshop con profilo nativo ADOBE RGB (eventuale correzione del contrasto, del colore, prospettiva, ecc.), verifico dal mio foglio lavoro su quali periferiche verrà stampato il mio file, a quel punto inizia il vero lavoro certosino di conversione nei vari profili colore (sia RGB che CMYK) che mi hanno fornito i miei stampatori e le eventuali correzioni e "forzature" necessarie ad avere, se non al 100%, almeno all'85/90% lo stesso risultato sulle varie periferiche e sui vari supporti.
In pratica: spesso lo stesso file va in STAMPA CHIMICA, allora convertirò il mio file ADOBE RGB in DURST EPSILON DMAX.... (che è il profilo di stampa della periferica per la stampa RGB Fotografico-chimica); poi convertirò in EUROSCALE COATED V2 per la stampa offset in tipolitografia; poi convertirò in EUROPE ISO COATED FOGRA 27 per la stampa su laser colore; ... e così via.
Terminato il lavoro di conversione nei vari profili di destinazione (obbligati dalle varie periferiche) apro tutti i file assieme e (in base a ciò che il monitor mi restituisce, all'esperienza e a delle stampe di verifica efettuate in precedenza) faccio piccole correzioni fini del tono e della densità generale.
Non volevo annoiarvi con questo percorso, più facile a farsi che a raccontarsi, spero comunque vi possa tornare utile.
Se avete domande più specifiche, fatele pure senza esitazioni e cercherò di rispondervi per ciò che le mie esperienza e conoscenza mi permettono.
Buona stampa a tutti, Fabrizio.
Visitano il forum: Nessuno e 3 ospiti