Finora ho scattato solo in JPG, perché essenzialmente faccio foto durante le vacanze, e siccome in genere torno con 6-700 scatti, dopo aver tolto quelli usciti male e quelli che ho scattato non convinto e che a rivederli mi confermano la prima impressione (una volta si sarebbe detto pellicola sprecata), faccio una scrematura scegliendo tra due o tre scatti simili, il migliore.
Poi, a quelli rimasti, do una sistemata con Gimp: un'aggiustata all'inquadratura, se necessaria, qualche correzione di luminosità contrasto e WB e, se si nota, l'eliminazione di qualche punto di polvere.
L'uso di queste immagini è la visione sul TV (32" full hd), quindi non vado cercando la massima qualità, diciamo che mi accontento.
Insomma sono consapevole che l'elaborazione del JPG non parte dal 100% della qualità ottenibile e le modifiche comportano anche un certo degrado.
Aggiungo che ho una certa esperienza pregressa in camera oscura, colore incluso, e quindi riesco a valutare le dominanti e non procedo a casaccio.
Ora si sta prospettando l'acquisto di un corpo Sony Alpha 7, da usare, totalmente in manuale, con le ottiche Topcon in mio possesso, per fare (pochi) scatti curati e ragionati, da eseguire assolutamente in RAW.
In casa opero esclusivamente in ambiente Linux e con Gimp.
Conosco bene quel software e non ho intenzione di cambiarlo, per non dover ricominciare da capo.
Gimp non ha un modulo interno per il RAW, ma si appoggia ad altri software.
In passato era collegabile con Ufraw, ma ora con la versione 2.10, ho visto che utilizza RawTherapee e Darktable.
Qualche consiglio?
In particolare, quali operazioni conviene eseguire in RAW, e quali invece lasciare al JPG finale?