Foto Paesaggistica, la forma senza il contenuto?

Discussioni su Fotografi e fotografie, famose e non

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Foto Paesaggistica, la forma senza il contenuto?

Messaggioda Robyz » gio apr 24, 2014 12:59 pm

Leggere il thread sui fotografi storici ai tempi del social network ha riacceso tutta una serie di riflessioni che facevo recentemente a proposito del senso della fotografia... vabbè non in senso troppo metafisico però :sdent:

La questione è che da molto tempo provo a periodi alterni a dedicarmi ai paesaggi, più che altro perché faccio spesso piccole escursioni e mi piace quello che vedo, così tento con risultati piuttosto mediocri a immortalarlo. Frequento anche qualche gruppo di FB e forum sul generis ma da quando sono sovraesposto a questo tipo di foto, nel tentativo di assorbire quel tipo di stile, mi rendo conto che mi sta rapidamente venendo a noia e non capisco perché.

Trovo che nell'insieme i paesaggi, anche spesso molto diversi da loro, comincino ad assomigliarsi tutti, le tecniche compositive, i tipi di soggetti probabilmente enfatizzano le similitudini piuttosto che le peculiarità (qualcuno ha detto acque setose? Via Lattea? Star Trails? :ninja1: )

Oggi mi chiedo, ma la colpa è del genere che è estetica pura, oppure sono i paesaggisti che vedo ad essere, seppur bravissimi tecnicamente, a non aver nulla da comunicare se non una combinazione più o meno varia di colori e forme?

Spero di non offendere nessuno ma al contrario di stimolare la discussione e magari aiutarmi a capire cosa non capisco di questo genere fotografico e perché più lo frequento e più mi stimola quanto una fiala di Valium.
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Re: Foto Paesaggistica, la forma senza il contenuto?

Messaggioda gr8wings » gio apr 24, 2014 1:22 pm

Condivido la tua sensazione, per questo ho compreso che, pur non disdegnando natura e geometrie, quello che mi interessa davvero nella fotografia sono "le persone" e le loro emozioni.
La Fotografia è la disciplina per chi non ha disciplina
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Re: Foto Paesaggistica, la forma senza il contenuto?

Messaggioda Abulafia82 » ven apr 25, 2014 1:41 am

Un paio di appunti:

1) La comunicazione non è una condicio sine qua non della fotografia, né dell'arte in generale. Come non lo è l'estetica. Quindi nessuna delle due cose è per forza necessaria, così come qualsiasi altro parametro. Quindi dare più peso ad un criterio su cui impostare le proprie foto, rispetto ad un altro, è solo una decisione personale.
Che poi il criterio scelto possa avere più o meno apprezzamento da più o meno persone non inficia il discorso.

2) Chi dice che acque setose, startrails, tramonti e quant'altro non comunichino nulla? Forse non comunicano nulla a qualcuno, ma a qualcun altro sì. Fermo restando che in ognuno di questi generi si possono fare ciofeche o grandi foto, così come in ogni altro genere fotografico.
Per quanto mi riguarda trovo insopportabili i ritratti in studio, ed insignificanti le foto ai barboni per strada o ai bambini africani. Mi comunicano qualcosa? Forse, ma nella maggior parte dei casi mi annoiano.
Mi annoiano anche i capolavori (l'ineccepibile ragazza afghana di McCurry a me trasmette meno di zero, se non gradevolezza estetica e formale), figurati i tentativi di chi artista non è e magari non lo sarà mai.
Per me una cascatella setosa in uno specchio d'acqua limpido ha infiniti più motivi di interesse ed emozione di una "street" di Cartier-Bresson.
E non è che io creda che il mio gusto sia oggettivo, anzi so benissimo che è personalissimo e forse anche un po' inusuale.

3) Potrei farmi la domanda opposta: veramente tutte queste facce tridimensionali su sfondo sfocato vi emozionano? Veramente persone che passeggiano e fanno cose in giro per le strade vi interessano? Tutte uguali e tutte per far vedere che ci si è comprati il Canon L50/1.2 o il Pentax DA* 55/1.4? ;)

Insomma, io prima di definire cosa comunica e cosa no, e cosa sia importante o meno, cercherei di pensare oltre i miei criteri. La risposta arriva da sola.

La mia foto migliore dell'anno passato è probabilmente quella fatta ad un paio di piccioni che tubano sotto il colonnato di Piazza San Pietro, chi darebbe due lire ad una foto descritta così? Eppure ha divertito parecchia gente. E il divertimento è comunicazione, sentimento ed emozione (anche se pure su questo tanti tendono a dimentacare, concentrandosi solo sulla tragedia, o sulla serietà). :D

Di oggettivo c'è poco e nulla nell'arte (e nel tentativo di farla), se non il fatto acquisito (e di solito è sedimentato e di molto successivo alla produzione e diffusione, nulla che possa essere valutato al volo).

Ho scritto troppo, come al solito ;)
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Re: Foto Paesaggistica, la forma senza il contenuto?

Messaggioda bel-ami » ven apr 25, 2014 7:59 am

Abulafia, peggio di Valerio Ricciardi! :lol:

Noi scattiamo perché ci divertiamo, perché dobbiamo distrarci organizzando uno scatto, pasticciando con la fotocamera e poi magari siamo felici nel ricevere gli eventuali complimenti. In tutto questo la comunicazione diventa un aspetto marginalissimo, del tutto casuale e secondario.
Soluzione: se il paesaggio non ti diverte più, fai altro. Ci ritornarai più avanti alla paesaggistica, tanto non scappa!
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Re: Foto Paesaggistica, la forma senza il contenuto?

Messaggioda Fabiok200 » ven apr 25, 2014 8:14 am

Eh, il paesaggio non è facile....Perchè? Ovviamente ammp, e sulla base delle mie esperienze al riguardo, è che quando tu stai facendo una passeggiata sei immerso nel paesaggio, lo vivi con tutti i sensi, la natura ti fa sentire cose...poi, se vuoi provare a trasmettere tutte le tue sensazioni dentro una "semplice" immagine, ti pare che il risultato sia insufficiente (ripeto, lo dico perchè è quello che capita anche a me).
Poi, ogni tanto, in situazioni particolari di un unico momento (luce magica, scorci veramente stupendi, situazioni quasi irripetibili), uno scatto che soddisfa esce.
E, comunque, come già detto, quando una cosa non la senti mettila pura da parte un attimo; anche far foto mica sempre ne hai voglia; sono corsi e ricorsi che si avvicendano: fai quel che senti, basta che dia soddisfazione a te :cincin:
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Re: Foto Paesaggistica, la forma senza il contenuto?

Messaggioda davedomus » ven apr 25, 2014 8:41 am

Discorso pericoloso... non mi ci addentro... per esempio a me Cartier -Bresson dice tantissimo. Ci sono fotografi per professione, per arte, e per passione amatoriale (io mi metto fra questi e ne sono contento). La natura, come la street, come la macro etc... son categorie e l'emozione o il coinvolgimento che si prova di fronte ad uno scatto non dipendono da quello...
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Re: Foto Paesaggistica, la forma senza il contenuto?

Messaggioda Fabiok200 » ven apr 25, 2014 8:56 am

davedomus ha scritto:Discorso pericoloso... non mi ci addentro... per esempio a me Cartier -Bresson dice tantissimo. Ci sono fotografi per professione, per arte, e per passione amatoriale (io mi metto fra questi e ne sono contento). La natura, come la street, come la macro etc... son categorie e l'emozione o il coinvolgimento che si prova di fronte ad uno scatto non dipendono da quello...


Son d'accordo: guardando immagini delle più disparate "categorie" e di autori diversissimi tra loro mi può partire il coinvolgimento emotivo :cincin:


EDIT: ma come giustamente suggerito, è un discorso...non pericoloso, ma sicuramente molto complesso: l'arte, in tutte le sue forme, è (ammp) quanto di più soggettivo ci possa essere :cincin: :cincin:
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Re: Foto Paesaggistica, la forma senza il contenuto?

Messaggioda ntx » ven apr 25, 2014 3:02 pm

Se definisci un genere, tutte le foto di quel genere si somiglieranno. E allora tutte le foto di paesaggio si somigliano, tutte le foto di ritratto si somigliano, tutti le foto astratte si somigliano, tutto il nudo si somiglia e nella fotografia street e' stato fatto un solo scatto. :P

A me fare foto di paesaggio piace, mi piace anche vedere foto di paesaggio. Per fare una foto di paesaggio (ma vale per tutti i generi) bisogna vaccinarsi dalle mode: e' necessario fare in modo di non cercare lo scatto con lo stile di tendenza (hdr, notturni con la via Lattea, acque setose, GND creati in post... quelli che dici anche tu)... il che non significa non usare certe tecniche o evitare certi stili, significa aver reso quelle tecniche e quegli stili semplicemente degli strumenti che sono a disposizione per farti produrre uno scatto... devono essere come il flash: te lo porti dietro perche' puo' servire ma non e' detto che lo userai.

Quello che e' noioso in tanta produzione recente di scatti paesaggistici e' che tanti seguono le mode: quindi parte la fissa dell'HDR e tutti giu' a fare degli HDR, parte la fissa del GND creato in postproduzione e tutti giu' a farlo... il tutto si riduce ad essere molto stupido e noioso perche' si riduce all'esibire una tecnica, fotografia non ce n'e' piu'.

Ciao
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Re: Foto Paesaggistica, la forma senza il contenuto?

Messaggioda old_kappa » ven apr 25, 2014 3:15 pm

bel-ami ha scritto:Abulafia, peggio di Valerio Ricciardi! :lol:

Noi scattiamo perché ci divertiamo, perché dobbiamo distrarci organizzando uno scatto, pasticciando con la fotocamera e poi magari siamo felici nel ricevere gli eventuali complimenti. In tutto questo la comunicazione diventa un aspetto marginalissimo, del tutto casuale e secondario.
Soluzione: se il paesaggio non ti diverte più, fai altro. Ci ritornarai più avanti alla paesaggistica, tanto non scappa!

Non dargli il la, altrimenti il boss dovrà reperire altri giga di spazio nel file system del forum. :facciac:
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Re: Foto Paesaggistica, la forma senza il contenuto?

Messaggioda Robyz » sab apr 26, 2014 10:48 pm

ntx ha scritto:Se definisci un genere, tutte le foto di quel genere si somiglieranno. E allora tutte le foto di paesaggio si somigliano, tutte le foto di ritratto si somigliano, tutti le foto astratte si somigliano, tutto il nudo si somiglia e nella fotografia street e' stato fatto un solo scatto. :P

Su questo non sono per niente d'accordo, le foto di un genere si somigliano tutte nella misura in cui uno non è in grado di capire il genere in modo meno superficiale, esattamente come nella musica, chi non lo conosce troverà il blues tutto uguale (fra i tanti generi).
A me fare foto di paesaggio piace, mi piace anche vedere foto di paesaggio. Per fare una foto di paesaggio (ma vale per tutti i generi) bisogna vaccinarsi dalle mode: e' necessario fare in modo di non cercare lo scatto con lo stile di tendenza (hdr, notturni con la via Lattea, acque setose, GND creati in post... quelli che dici anche tu)... il che non significa non usare certe tecniche o evitare certi stili, significa aver reso quelle tecniche e quegli stili semplicemente degli strumenti che sono a disposizione per farti produrre uno scatto... devono essere come il flash: te lo porti dietro perche' puo' servire ma non e' detto che lo userai.

questo invece lo quoto parola per parola, e infatti è proprio qui che volevo andare a parare, quel che vedo nel paesaggio ultimamente è un esercitarsi con quelle tre applicazioni e farne l'elemento portante della foto, mentre credo anche io che debbano essere strumenti in funzione di qualcos'altro che sia un messaggio di fondo piuttosto che una ricerca estetica.

Abulafia82 ha scritto:Un paio di appunti:
1) La comunicazione non è una condicio sine qua non della fotografia, né dell'arte in generale. Come non lo è l'estetica. Quindi nessuna delle due cose è per forza necessaria, così come qualsiasi altro parametro. Quindi dare più peso ad un criterio su cui impostare le proprie foto, rispetto ad un altro, è solo una decisione personale.

Non credo di essere d'accordo, l'arte, e la fotografia in questo senso, è esattamente questo, comunicazione. E' costituita da un contenuto e si esprime attraverso una forma, senza il primo per me è solo esercizio.

2) Chi dice che acque setose, startrails, tramonti e quant'altro non comunichino nulla? Forse non comunicano nulla a qualcuno, ma a qualcun altro sì. Fermo restando che in ognuno di questi generi si possono fare ciofeche o grandi foto, così come in ogni altro genere fotografico.

Le acque setose non comunicano niente se fini a se stesse, sono appunto solo un esercizio utile per apprendere una tecnica, regoli la macchina in un certo modo, piazzi il cavalletto, metti un filtro nd e scatti... però il punto per me è un altro, l'abuso di una tecnica, come una moda da seguire, svilisce anche una foto che ha qualcosa da dire perché usa un linguaggio inflazionato che ne abbassa il valore (per lo stesso motivo, molti ricorrono alla tecnica "novità" sapendo che è un modo per ottenere più impatto a prescindere dal contenuto artistico della foto, e questo è sicuramente vero finché non ci si buttano tutti bnalizzando tecnica e foto).

Insomma, io prima di definire cosa comunica e cosa no, e cosa sia importante o meno, cercherei di pensare oltre i miei criteri. La risposta arriva da sola.

Il motivo della mia domanda non voleva essere esprimere un giudizio, in questo caso negativo, sulla foto paesaggistica, era tesa a capire meglio questo genere, attraverso le parole di chi evidentemente riesce a vederci un messaggio che a me sembra sfuggire sempre più (ho passato due anni appiccicato a Panoramio a stupirmi, ma oltre allo stupore non sono andato oltre e vorrei capire il perché).

La mia foto migliore dell'anno passato è probabilmente quella fatta ad un paio di piccioni che tubano sotto il colonnato di Piazza San Pietro, chi darebbe due lire ad una foto descritta così? Eppure ha divertito parecchia gente. E il divertimento è comunicazione, sentimento ed emozione (anche se pure su questo tanti tendono a dimentacare, concentrandosi solo sulla tragedia, o sulla serietà). :D

una delle cose che mi ha sempre colpito della street è la capacità di alcuni di saper ironizzare con le immagini, sono assolutamente d'accordo.
Grazie comunque per gli spunti.

PS ancora non mi capacito di essere sopravvissuto all'era del HDR :asd:
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Re: Foto Paesaggistica, la forma senza il contenuto?

Messaggioda Eurostar » dom apr 27, 2014 10:57 am

Robyz ha scritto:Oggi mi chiedo, ma la colpa è del genere che è estetica pura, oppure sono i paesaggisti che vedo ad essere, seppur bravissimi tecnicamente, a non aver nulla da comunicare se non una combinazione più o meno varia di colori e forme?


La stessa cosa la puoi dire della macro (se non conosci l'entomologia vedi solo forme e colori), della foto di moda (se non conosci i tessuti vedi solo forme e colori), della foto astronomica (se non conosci stelle e pianeti vedi solo forme e colori), della fotografia meteorologica (se non conosci le nuvole e i vari fenomeni, vedi solo forme -colori pochi-). La fotografia di paesaggio racconta qualcosa se conosci la geomorfologia, l'agricoltura, la geobotanica... se no è forme e colori.

L'unico tipo di fotografia che non è mai solo forme e colori è ciò che raffigura le persone, perché ne facciamo parte.
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Messaggioda Eurostar » dom apr 27, 2014 11:01 am

E poi certe cose non sono necessariamente mode, ma conseguenze: le acque setose sono inevitabili se fotografi una cascata in un giorno di cielo coperto (per non avere contrasti tra le aree illuminate dal sole e il buio dell'ombra degli alberi) con un diaframma tutto chiuso (per avere una estesa pdc) a ISO base (per avere il massimo dettaglio). Ma possono essere anche mode, quando uno vuole fare le acque setose in un giorno di sole a mezzogiorno con f/2,8 perché se no cosa a comprato a fare l'obiettivo superluminoso, e monta un ND 100X per riuscirci.
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Re: Foto Paesaggistica, la forma senza il contenuto?

Messaggioda Robyz » lun apr 28, 2014 6:25 pm

Eurostar ha scritto:
Robyz ha scritto:Oggi mi chiedo, ma la colpa è del genere che è estetica pura, oppure sono i paesaggisti che vedo ad essere, seppur bravissimi tecnicamente, a non aver nulla da comunicare se non una combinazione più o meno varia di colori e forme?


La stessa cosa la puoi dire della macro (se non conosci l'entomologia vedi solo forme e colori), della foto di moda (se non conosci i tessuti vedi solo forme e colori), della foto astronomica (se non conosci stelle e pianeti vedi solo forme e colori), della fotografia meteorologica (se non conosci le nuvole e i vari fenomeni, vedi solo forme -colori pochi-). La fotografia di paesaggio racconta qualcosa se conosci la geomorfologia, l'agricoltura, la geobotanica... se no è forme e colori.

L'unico tipo di fotografia che non è mai solo forme e colori è ciò che raffigura le persone, perché ne facciamo parte.


E' una giusta osservazione, tuttavia credo ci sia da fare dei distinguo, la macro, pur non interessandomi particolarmente, mi sa colpire perché mostra l'inusuale, l'invisibile, o anche solo il visibile ma sotto una luce diversa, l'astronomia (idem la meteorologia ma immagino la fotografia microscopica, quella medica o medico forense ecc.) non racconta ma informa, è più strumentale alla ricerca, documentativa più che comunicativa, il paesaggio, a meno che non si parli di raccolte divulgative sulla morfologia o, tanto per citare una cosa che mi è capitato di fare, documentare la conformazione dei vigneti di un particolare tipo di uva, non ha lo stesso scopo, non dovrebbe averlo.

Eurostar ha scritto:E poi certe cose non sono necessariamente mode, ma conseguenze: le acque setose sono inevitabili se fotografi una cascata in un giorno di cielo coperto (per non avere contrasti tra le aree illuminate dal sole e il buio dell'ombra degli alberi) con un diaframma tutto chiuso (per avere una estesa pdc) a ISO base (per avere il massimo dettaglio). Ma possono essere anche mode, quando uno vuole fare le acque setose in un giorno di sole a mezzogiorno con f/2,8 perché se no cosa a comprato a fare l'obiettivo superluminoso, e monta un ND 100X per riuscirci.


Pienamente d'accordo, ma ammetterai anche tu che la tendenza non è quella di fare di uno strumento/tecnica l'uso funzionale al messaggio, ma seguire una corrente di moda ed applicarla reiteratamente in qualsiasi situazione fino allo svilimento e banalizzazione. Per proseguire sulle acque setose, da una parte sono una conseguenza ma quando le vedi il più delle volte sono una scelta stilistica ben precisa che conferisce un look ben preciso alla foto, bello fin che vuoi fino a che non capita di avere tutti lo stesso look (perché a nessuno è venuto più in mente di fotografare le acque e congelarle?).

Ovviamente vale, come ha fatto notare qualcuno prima, anche per tecniche proprie del ritratto, quello di isolare una fetta di faccia di 2cm, può essere un linguaggio forte ma usato a sproposito, di forte ha solo il trifolamento di zebedei. Che poi si fa per dire, io è già molto se riesco a non rompere il sensore per la bruttezza dei miei scatti!
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Re: Foto Paesaggistica, la forma senza il contenuto?

Messaggioda gr8wings » lun apr 28, 2014 6:51 pm

bel-ami ha scritto:Abulafia, peggio di Valerio Ricciardi! :lol:


Azz... ero convinto che fosse lui con un nuovo avatar ... :lol:
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Re: Foto Paesaggistica, la forma senza il contenuto?

Messaggioda Abulafia82 » lun apr 28, 2014 6:53 pm

Sono la sua versione con più chili e meno esperienza.
Ma anche io invecchierò! :P
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