Mauro ha scritto: non le faccio "porcate" in post produzione....voi fatele pure se lo ritenete giusto non lo posso impedire ne chiedere che adottiate la mia etica di scatto , io al massimo aggiusto i livelli e posso straordinariamente croppare del 5% altro non faccio ....mi diverto cosi, e per non avere tentazioni scattto sempre e solo in jpg
se avessi potuto spostarmi lo avrei fatto, ma per far venire il traliccio orizzontale avrei dovuto mettermi dove TC222 lo avrei preso nelle gengive e non era il caso..
ovvio che il termine "porcate" è usato alla fiorentina dove assume valenza quasi positiva ....ad ogni modo scanso di equivoci le chiamo porcate in modo scherzoso , la postproduzione è una cosa seria e complicata che chi ha voglia di praticare non deve certo chiedere permesso a me , io come corrente di pensiero adotterei quella che altri hanno pensano sia giusto usare per altre cose ....cioè le immaginio dove la postproduzione ha alterato la realtà dell'immagine ripresa secondo me sono cose degnissime , spesso molto gradevoli alla vista, ma non sono più fotografie sono un'altra cosa ....per me e basta, un po come le polpette rifatte di lesso....sono buonissime , sono anche meglio del lesso ma non sono piu lesso.
Questo è un punto di vista interessante, e che condivido almeno in parte.
Io le porcate le faccio, ma cerco sempre quanto meno di darmi un limite.
Un esempio classico è la correzione delle linee cadenti: se io fotografo un cubo/parallelepipedo (edificio, ma non solo) inquadrando principalmente una delle facce laterali, a seconda del punto di ripresa vedrò un po' della faccia superiore o di quella inferiore. Se raddrizzo le linee cadenti, raddrizzerò la faccia inquadrata, ma vedrò sempre una delle due altre che ho fotografato, il punto di ripresa è evidentemente immutabile.
Per questo quel tipo di correzione è "falsa" (spero di non aver scatenato la furia di ntx su realtà, percezione e conoscibilità
), e la uso in modo molto parsimonioso.