in effetti è pieno di negozi di apparecchio fotografici, librerie, elettronica, etc...
Solo che non io non li trovo.
Moderatori: maxofrome, Enrico, Mauro, old_kappa, Buster
unoqualsiasi ha scritto:E tutto sommato io preferisco aver visto un negozio di formaggi di bufala prodotti nel cuneese (si, in provincia di Cuneo allevano bufale e lavorano anche bene) aprire al posto di un negozio di... non lo so, ma roba inutile che si trova su ebay.
hulk79 ha scritto:Amazon e altri del genere vanno bene perchè hanno trovato il modo di inc.. ehm.. aggirarlo sempre "legalmente"
Mio modesto punto di vista prima del lucchetto
unoqualsiasi ha scritto:Quindi se io dovessi (come forse farò) mettermi a lavorare a partita IVA in regime forfettario start-up dovrei sentirmi una sorta di evasore fiscale?
unoqualsiasi ha scritto:Amazon sta dando lavoro a persone in Italia,
unoqualsiasi ha scritto:Quindi se io dovessi (come forse farò) mettermi a lavorare a partita IVA in regime forfettario start-up dovrei sentirmi una sorta di evasore fiscale?
Tanzi invece era un sant'uomo? E Marenco è un sant'uomo pure lui?
Amazon sta dando lavoro a persone in Italia, i due qui sopra hanno mandato famiglie sul lastrico...
Che poi la UE dovrebbe avere un regime fiscale il più possibile uniforme tra i vari paesi a me pare ovvio. Ma questo richiederebbe (ed a mio parere sarebbe un vantaggio) una rinuncia ad una parte più o meno consistente della famigerata "sovranità". E fortunatamente sul forum è vietato parlare di politica.
ChristianTN ha scritto:
Perché pensi che amazon non metta famiglie in condizioni di povertà?
unoqualsiasi ha scritto: E di negozietti supposti di famiglia ed invece facenti parte di una catena che sta virando all'ecommerce.
unoqualsiasi ha scritto:ChristianTN ha scritto:
Perché pensi che amazon non metta famiglie in condizioni di povertà?
Io penso che chi guadagna 2500€ netti al mese non va a fare l'imballatore per Amazon. Chi è disoccupato magari si. E passa da una codizione di povertà ad una di minore povertà. Io a lavorare a Torrazza ci andrei subito se mi assumessero. Perchè piuttosto che niente è meglio piuttosto.
Detto da disoccupato, tanto per precisare, che non ha nemmeno i requisiti per il reddito di cittadinanza.
ChristianTN ha scritto:
quindi tu da povero preferiresti essere meno povero anziché avere un lavoro adeguatamente retribuito e garantito?
non so, io parlo per una storia di lotte sindacali (ormai che funzionano al contrario), per diritti costituzionali e anche per motori economici...
sai quanti ne vedo di contratti per neo-entranti fissi al 70% di quanto prendevano i neo entranti 20 anni prima?
Sei libero di ragionare come credi, ma è chiaro che partecipi (volente o nolente) ad un impoverimento costante della società circostante
Se tutti intorno a te guadagnano 1000 euro e ne devono spendere 1100 per far vivere la famiglia, tu ti puoi inventare un lavoro con i regimi minimi, ma non credo farai fatica a capire che sarà difficile piazzarsi... Invece, se intorno a te guadagnano 1500 e si ritrovano con 400 euro di disponibilità aggiunta mensilmente, forse sarà più facile.
Dubito fortemente che tu ti possa sentire meno povero ad andare a lavorare in perdita. E ovviamente non è solo amazon, conosco "borsisti" part-time al lavoro nei tribunali per 400 euro al mese, certo ti avanza tanto tempo libero, ma se non trovi un secondo lavoro (tra il resto che dovrai farti autorizzare poiché sei dipendente pubblico) non ci tiri fino a fine mese.
La nostra Costituzione pare esser scritta da politici schierati in base ai loro orientamenti e bagagli culturali, ma è, in realtà, una sintesi di conoscenze contrapposte e congiunte verso una massimizzazine paretiana. Così che l'art. 36 non è un articolo di matrice comunista, ma bensì uno stimolatore verso la massima occupazione perché garantendo ferie, riposi e giusto salario si favoriscono anche i consumi che a loro volta generano lavoro (con giusto salario, ferie e riposi). Quando qualcuno rinuncia ad uno suo diritto, prima o poi qualcun altro sarà costretto a rinunciarvi. Ricordo ancora quando (uno dei pochi) avvisai che il blocco salariale nel pubblico impiego avrebbe contratto gli stipendi del privato e generato crisi di consumi, ma allora andava di moda pensare che fosse giusto bloccare gli stipendi a costoro (anche perché l'opposizione si strinse affettuosamente al Governo di allora in tale scelta).
Anzi, ripeto, rileggere l'art. 36 prima di dire che si preferirebbe essere meno poveri, forse aiuta a ricordare chi eravamo e chi dovremmo continuare ad essere.
nonpigliounoshoot ha scritto:unoqualsiasi ha scritto: E di negozietti supposti di famiglia ed invece facenti parte di una catena che sta virando all'ecommerce.
temo si stia equivocando, probabilmente per colpa mia.
Ho riportato una notizia (anzi due) di un negozio che chiude.
Non però che chiude per colpa di amazon. Uno che riporta due furti in 48 ore ha tutte le ragioni per essersi rotto le balle, oppure ha programmato o mille altre ipotesi.
Chiudendo quel negozio ho rilevato che non vi è più nulla di analogo per molti chilometri.
Se non è rimasto nulla qualche motivo dovrebbe esserci, tra cui la concorrenza sleale di certi multinazionali.
Se vogliamo negarlo va bene lo stess...
Edit solo io ho problemi di errori di collegamento?
unoqualsiasi ha scritto:ChristianTN ha scritto:
Perché pensi che amazon non metta famiglie in condizioni di povertà?
Io penso che chi guadagna 2500€ netti al mese non va a fare l'imballatore per Amazon. Chi è disoccupato magari si. E passa da una codizione di povertà ad una di minore povertà. Io a lavorare a Torrazza ci andrei subito se mi assumessero. Perchè piuttosto che niente è meglio piuttosto.
Detto da disoccupato, tanto per precisare, che non ha nemmeno i requisiti per il reddito di cittadinanza.
A parte questo non capisco cosa c'entri il costo del lavoro. Si parlava di regimi fiscali. E di negozietti supposti di famiglia ed invece facenti parte di una catena che sta virando all'ecommerce.
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