Photokina 2016

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Re: Photokina 2016

Messaggioda Mauro » gio nov 03, 2016 4:10 pm

Enriko!! ha scritto:Guarda, io collaboro con un azienda che fa import dalla cina, i margini sono enormi...ma servono margini grossi perchè la rete di distribuzione/vendita europea ha bisogno di marginare molto di più...
poi sicuramente in europa c'è più capacità di spesa e il prezzo si tara anche su quello...ma ripeto un honor o un huawai hanno buoni prezzi ma non sono l'affarone che si fa con altri marchi cinesi presi in cina...
Quando Xiaomi deciderà di vendere direttamente in europa, fornire assistenza postvendita essere nei Mediaworld o anche ufficialmente su amazon.it/eu ecc...i prezzi si allineranno per forza di cose...il solo commesso che vende il cellulare in cina costa si e no 300 dollari al mese...in europa quasi 3000...


Io non collaboro con chi lavora in Cina, io in Cina ci lavoro in prima persona e ci ho una azienda....
Che un commesso cinese costi 300 dollari scarsi era vero forse 10 e più anni fà.
Nelle zone senza aiuto di stato per forzare lo sviluppo , quindi in Guandong Jangsu Zhejiang cioè le province che sono trainanti nella economia cinese ( il Guandong da solo sarebbe la nona potenza economica mondiale ) l'ultimo e meno specializzato degli operai , quello che spazza in terra in fabbrica, ha un salario netto di quasi 600 euro più ci sono circa 300 euro di tasse e contributi che come da noi vanno a costituire il costo lordo ( nelle regio interne e meno sviluppate come Sichuan, Shaanxi ecc ecc il costo è un 15% inferiore )....lo stesso da noi prende 1000 euro ( quando le prende ) e anche in assenza di sgravi per le assunzoni per gli svariati motivi che in governo concede ve viene a costare altri 800 alla azienda ....
Quella del pugnello di riso agli operai cinesi è una favola che non c'è , giustamente , più....i prodotti vengono prezzati per quanto il mercato puo permettersi di pagarli altrimenti in africa , in tutto il sud est asiatico non si potrebbero vendere
Ma poi, è proprio obbligatorio essere qualcuno?(Raffaello Mascetti)
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Re: Photokina 2016

Messaggioda Mauro » gio nov 03, 2016 4:17 pm

ntx ha scritto:
alessandrozero ha scritto:Ciò non toglie che mi interroghi anche su altri fattori che vanno al di là del vantaggio economico personale, sia per fare le scelte o anche solo a titolo culturale.
Per esempio, io stesso profitto di un anello dalla Cina per 0,50€ spedizione compresa, tuttavia rimango perplesso se penso che i costi di trasporto mancanti (A) sono vantaggio determinante ai fini economici (per il compratore ed il venditore cinese, mentre un concorrente italiano se anche potesse produrlo per 0,30€ sarebbe fuori mercato per effetto di quei 4-5€ di spedizione) e (B) pur essendoci, ricadano su non so chi.


Io non ho ancora avuto la fortuna di acquistare oggetti con spese di spedizione azzerate quindi non so che dirti sul caso particolare.
Ora, non sono uno che compra sempre in Cina, anzi, pero' negli ultimi 2 anni qualcosa e' cambiato: quel che vedo, benche' non diffuso ovunque, e' il modo in cui e' salita l'attenzione verso il cliente estero. Per l'elettronica io acquisto da GearBest... ebbene questi qua hanno personale che risponde personalmente alle domande dei potenziali clienti, ma non domande da dementi come se ne leggono su Amazon, entrano anche sul tecnico... poi producono loro le video recensioni di molti prodotti... non secondario il fatto di aver confezionato delle formule di spedizione favorevoli e senza sorprese per i clienti extra-asiatici. E ancora: compro un tablet in Cina, sapendo benissimo cosa contiene la confezione, beh, mi arriva e dentro hanno incluso (senza che io chiedessi nulla) l'adattatore per l'alimentazione italiana visto che la presa dell'alimentatore in dotazione e' quella cinese.
Insomma, questi qua, come servizio, sono meglio di Amazon... con l'unica differenza che un eventuale reso e' a carico mio.

Ebbene?

Pur proponendo prezzi competitivi, fino all'altro giorno comprare in Cina era sinonimo di sola... adesso invece ho fiducia, cosa che sempre piu' si conferma, pur con episodi negativi, anche nelle esperienze di altri.
Hanno aggiunto qualita' nel loro servizio e stanno scrollandosi di dosso l'immagine truffaldina che hanno da noi... noi che facciamo? Pensiamo di essere invulnerabili e che tanto l'UE ci proteggera' schiaffando un altro balzello all'import dall'Asia.

Ciao
Jenner


3 anni fa , forse non lo ricordi , ci scrissa un cinese che cercava collaborazione con il forum , non lo cagammo molto, io gli proposi un incontro in occasione di un mio passaggio per Shenzen , ma poi non ricordo nenche come la cosa non successe e il tutto fini nell'inedia....
Quel cinese ci cercava per conto di Mintinthebox uno dei siti ( insieme a gearbest che tu conosci ) che sta vendendo in tutto il mondo ha aperto magazzini in usa europa e oltre ......insomma forse abbiamo perso una occasione a quel tempo.....

c'est la vie
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Re: Photokina 2016

Messaggioda ChristianTN » gio nov 03, 2016 4:39 pm

Mauro ha scritto:
Enriko!! ha scritto:Guarda, io collaboro con un azienda che fa import dalla cina, i margini sono enormi...ma servono margini grossi perchè la rete di distribuzione/vendita europea ha bisogno di marginare molto di più...
poi sicuramente in europa c'è più capacità di spesa e il prezzo si tara anche su quello...ma ripeto un honor o un huawai hanno buoni prezzi ma non sono l'affarone che si fa con altri marchi cinesi presi in cina...
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Io non collaboro con chi lavora in Cina, io in Cina ci lavoro in prima persona e ci ho una azienda....
Che un commesso cinese costi 300 dollari scarsi era vero forse 10 e più anni fà.
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infatti, era quello che sapevo secondo i più recenti report
oramai il costo dell'operaio cinese è vantaggioso, ma non più miracoloso... e va anche aggiunto che se 10 anni fa si poteva chiedere ed ottenere lo straordinario (che diveniva ordinario nella sua abitudine), oggi è cosa poco consona alla nuova generazione di cinesi al lavoro (che anzi parla più di vacanza nel weekend che di straordinario serale)

infatti, alcune grandi aziende stanno riportando la produzione nei paesi originari visto l'assottigliarsi del differenziale dei costi del personale e burocratico (visto che ora fanno le pulci per quanto inquini, cosa che 10 anni fa non interessava a nessuno invece)...

dovremmo solo essere felici che esistano meno schiavi nel mondo
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Re: Photokina 2016

Messaggioda Enriko!! » gio nov 03, 2016 4:56 pm

si ma è un costo che è comunque praticamente meno della metà del costo di un dipendente europeo...riportalo per tutta la filiera o quasi dalla produzione alla distribuzione...si spiega perchè un cellulare costa la metà o meno a parità di "caratteristiche"...e ovviamente incide anche la capacità di spesa di chi compra, ma sostenere che sia solo quello non ha senso, perchè avere un costo del lavoro che è 1/3 ma anche fosse 1/2 ha un peso sensibile...
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Re: Photokina 2016

Messaggioda ChristianTN » gio nov 03, 2016 5:28 pm

Enriko!! ha scritto:si ma è un costo che è comunque praticamente meno della metà del costo di un dipendente europeo...riportalo per tutta la filiera o quasi dalla produzione alla distribuzione...si spiega perchè un cellulare costa la metà o meno a parità di "caratteristiche"...e ovviamente incide anche la capacità di spesa di chi compra, ma sostenere che sia solo quello non ha senso, perchè avere un costo del lavoro che è 1/3 ma anche fosse 1/2 ha un peso sensibile...


non è proprio così... in 20 anni si è passati da un costo di 1/10 a circa 1/2, e se consideri che al costo del personale devi aggiungere il costo di trasporto delle merci, capisci perché comincia a non essere più così conveniente delocalizzare in Cina... inoltre il fenomeno "Marchionne" per una contrattazione più forte dal lato del datore di lavoro (pur se legittima in certi momenti storici) comincia a divenire anacronistica anche in Cina, con i dipendenti che vogliono il loro riposo e ridurre gli straordinari... inoltre aggiungi che le esigenze degli individui si allineano con quelle dei vicini appena vi è la percezione del differenziale status; è stato cosi con gli immigrati dall'Albania verso l'Italia ed è così anche per i cinesi che vedono gli welfare altrui (anche se sono in fase di smantellamento), per cui vengono richieste sempre più tipologie di servizi, che piano piano dalla spesa statale finiscono per incidere sul costo del lavoro... Non è molto dissimile alla storia italiana degli ultimi 70 anni, la richiesta di infrastrutture (scuole, strade, treni, aerei, ecc..) è via via sempre più cresciuta, obbligando a fare debito o tassazione e trasferendo così i costi sostenuti dallo Stato ai lavoratori.

l'essere umano, per sua natura, non è mai soddisfatto e in ogni stato in cui si trova, riesce a concepire qualcosa per cui lamentarsi... rammento una notizia che mi venne sotto mano circa una ventina di anni fa (15-20 circa), un quartiere di tokyo fece una manifestazione di piazza perché non potevano accettare di avere una connessione in fibra di soli 10Mbit contro i 100Mbit ormai diffusi nel resto della città.
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Re: Photokina 2016

Messaggioda Mauro » gio nov 03, 2016 6:06 pm

Enriko!! ha scritto:si ma è un costo che è comunque praticamente meno della metà del costo di un dipendente europeo...riportalo per tutta la filiera o quasi dalla produzione alla distribuzione...si spiega perchè un cellulare costa la metà o meno a parità di "caratteristiche"...e ovviamente incide anche la capacità di spesa di chi compra, ma sostenere che sia solo quello non ha senso, perchè avere un costo del lavoro che è 1/3 ma anche fosse 1/2 ha un peso sensibile...


Lo riporto , è il mio mestiere farlo , ma sulla produzione i costi sono gli stessi , tanto producono quasi tutti da Foxcomm o similari , e anche la logistica cinese è la stessa , il costo di trasporto via mare è ininfluente , quondi le differenze salariali stanno solo dal magazzino europeo in la.....un po poco non giustifica prezzi di 1/4 uno rispetto all'altro , infatti in altri settori dove il marchio conta meno o niente la differenza tra i prezzi cinesi e quelli europei è molto molto inferiore , pur essendo i prodotti in Europa distribuiti ed assisiti....parlo di dispositivi medicali, dove l'assistenza non è uno scherzo , è prevista pure la tracciabilita pezzo per pezzo .
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Re: Photokina 2016

Messaggioda Mauro » gio nov 03, 2016 6:13 pm

ChristianTN ha scritto:
Enriko!! ha scritto:si ma è un costo che è comunque praticamente meno della metà del costo di un dipendente europeo...riportalo per tutta la filiera o quasi dalla produzione alla distribuzione...si spiega perchè un cellulare costa la metà o meno a parità di "caratteristiche"...e ovviamente incide anche la capacità di spesa di chi compra, ma sostenere che sia solo quello non ha senso, perchè avere un costo del lavoro che è 1/3 ma anche fosse 1/2 ha un peso sensibile...


non è proprio così... in 20 anni si è passati da un costo di 1/10 a circa 1/2, e se consideri che al costo del personale devi aggiungere il costo di trasporto delle merci, capisci perché comincia a non essere più così conveniente delocalizzare in Cina... inoltre il fenomeno "Marchionne" per una contrattazione più forte dal lato del datore di lavoro (pur se legittima in certi momenti storici) comincia a divenire anacronistica anche in Cina, con i dipendenti che vogliono il loro riposo e ridurre gli straordinari... inoltre aggiungi che le esigenze degli individui si allineano con quelle dei vicini appena vi è la percezione del differenziale status; è stato cosi con gli immigrati dall'Albania verso l'Italia ed è così anche per i cinesi che vedono gli welfare altrui (anche se sono in fase di smantellamento), per cui vengono richieste sempre più tipologie di servizi, che piano piano dalla spesa statale finiscono per incidere sul costo del lavoro... Non è molto dissimile alla storia italiana degli ultimi 70 anni, la richiesta di infrastrutture (scuole, strade, treni, aerei, ecc..) è via via sempre più cresciuta, obbligando a fare debito o tassazione e trasferendo così i costi sostenuti dallo Stato ai lavoratori.

l'essere umano, per sua natura, non è mai soddisfatto e in ogni stato in cui si trova, riesce a concepire qualcosa per cui lamentarsi... rammento una notizia che mi venne sotto mano circa una ventina di anni fa (15-20 circa), un quartiere di tokyo fece una manifestazione di piazza perché non potevano accettare di avere una connessione in fibra di soli 10Mbit contro i 100Mbit ormai diffusi nel resto della città.


l'orario di lavoro è di 42,5 ore a settimama , 8,5 al giorno
alle 17 quando suona la sirena 10 minuti e la fabbrica è vuota ( giustamente )
gli straordinari soono pagati 1,5 volte la paga normale
una famiglia moglie marito piu bimbo , normalissima abitante a Changsha ( capitale prov . Hunan 9 milioni di abitanti ) con mutio per appartamento , quella della mia assistente-socia in cina spende per vivere dignitosamente ogni mese circa 1500 -2000 USD .....
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Re: Photokina 2016

Messaggioda Scorpio » gio nov 03, 2016 6:36 pm

I costi del lavoro, non sono solo rappresentati dal salario del dipendente.

Ci sono costi relativi alla sua formazione, alla prevenzione di infortuni e incendi, i costi per la verifica di estintori, tutta la normativa di sicurezza (uscite di sicurezza, cartellonistica etc), costi per le visite mediche di controllo, il costo del consulente del lavoro, la differenza di orario di lavoro settimanale nonchè le differenze tra ferie e malattie ed infortuni, eccetera...

Insomma, di per sè non è semplicistico calcolare il vero costo....

A questo si aggiungano:

I costi dell'assistenza, in quanto va considerato che un tot di pezzi possono uscire difettosi, con costi per l'aziendaper il mantenimento di centri specializzati di assistenza (in europa), nonchè dei pezzi di ricambio e costi per la spedizione dei beni da riparare
Il distributore che deve essere almeno europeo, quindi con costi ulteriori.

E non sto considerando la pubblicità.......

Pertanto se prendiamo un prodotto venduto in cina e non supportato in europa, è chiaro che i costi saranno ben diversi.

Già se si mette un'assistenza di due anni sul prodotto in europa (o addirittura per nazione) è chiaro che i costi cominceranno a livellarsi, e se metti l'assistenza, ci sarà per forza di cose anche una distribuzione.
Peraltro se è un prodotto distribuito ufficialmente in europa, è marcato CE e quindi rispondente alle normative Uni
Un prodotto medicale, deve essere certificato ottimamente, e questo ha un costo, se per esempio avessimo:
1) il non plus ultra del ritrovato medicale, ma privo delle certificazioni di legge
2) un buon prodotto, ma non quanto l' 1), però con tutte le certificazioni di legge
Se vendessi il prodotto 1) incorrerei in sanzioni civili e penali, per il solo fatto che non è certificato.

Se sai guidare l'auto perfettamente ma sei privo di patente non puoi guidare, mentre un imbranato con patente può farlo.

Dura lex sed lex :teach:

La logica del resto è coerente, un prodotto certificato è certo che faccia quello per cui è venduto (o almeno si spera), un prodotto non certificato non può avere le stesse certezze.

Le certificazioni aggiungono i costi dei test, dei collaudi e dello studio. (la certificazione non è gratis)

Per esempio un cellulare, per essere venduto in europa deve essere marcato CE, e deve esserci un importatore europeo che deve dare assistenza ai clienti.
Ciò rappresenta pur sempre un costo, che abbassa la forchetta del costo-produzione
Se lo vendo dalla Cina direttamente non ho il costo della certificazione (ma taluni prodotti non possono essere usati)

Prodotti medicali, estintori, automobili, etc....
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Re: Photokina 2016

Messaggioda Mauro » gio nov 03, 2016 7:07 pm

Scorpio ha scritto:I costi del lavoro, non sono solo rappresentati dal salario del dipendente.

Ci sono costi relativi alla sua formazione, alla prevenzione di infortuni e incendi, i costi per la verifica di estintori, tutta la normativa di sicurezza (uscite di sicurezza, cartellonistica etc), costi per le visite mediche di controllo, il costo del consulente del lavoro, la differenza di orario di lavoro settimanale nonchè le differenze tra ferie e malattie ed infortuni, eccetera...

Insomma, di per sè non è semplicistico calcolare il vero costo....

A questo si aggiungano:

I costi dell'assistenza, in quanto va considerato che un tot di pezzi possono uscire difettosi, con costi per l'aziendaper il mantenimento di centri specializzati di assistenza (in europa), nonchè dei pezzi di ricambio e costi per la spedizione dei beni da riparare
Il distributore che deve essere almeno europeo, quindi con costi ulteriori.

E non sto considerando la pubblicità.......

Pertanto se prendiamo un prodotto venduto in cina e non supportato in europa, è chiaro che i costi saranno ben diversi.

Già se si mette un'assistenza di due anni sul prodotto in europa (o addirittura per nazione) è chiaro che i costi cominceranno a livellarsi, e se metti l'assistenza, ci sarà per forza di cose anche una distribuzione.
Peraltro se è un prodotto distribuito ufficialmente in europa, è marcato CE e quindi rispondente alle normative Uni
Un prodotto medicale, deve essere certificato ottimamente, e questo ha un costo, se per esempio avessimo:
1) il non plus ultra del ritrovato medicale, ma privo delle certificazioni di legge
2) un buon prodotto, ma non quanto l' 1), però con tutte le certificazioni di legge
Se vendessi il prodotto 1) incorrerei in sanzioni civili e penali, per il solo fatto che non è certificato.

Se sai guidare l'auto perfettamente ma sei privo di patente non puoi guidare, mentre un imbranato con patente può farlo.

Dura lex sed lex :teach:

La logica del resto è coerente, un prodotto certificato è certo che faccia quello per cui è venduto (o almeno si spera), un prodotto non certificato non può avere le stesse certezze.

Le certificazioni aggiungono i costi dei test, dei collaudi e dello studio. (la certificazione non è gratis)

Per esempio un cellulare, per essere venduto in europa deve essere marcato CE, e deve esserci un importatore europeo che deve dare assistenza ai clienti.
Ciò rappresenta pur sempre un costo, che abbassa la forchetta del costo-produzione
Se lo vendo dalla Cina direttamente non ho il costo della certificazione (ma taluni prodotti non possono essere usati)

Prodotti medicali, estintori, automobili, etc....


stefano .....ad ognuno il suo mestiee

un prodotto medicale se non è certificato e registrato sul repertorio dispositivi medici del ministero della salute , se non ha una azienda europea che si assume l'onere di Mandatario ( cioè responsabile come fosse fabbricante ) nella UE manco passa la dogana....c'è un controllo obbligatorio che tutti i prodotti medicali devono superare ( 100 euro a importazione si paga per il controllo documentale ) altrimenti manco escono dalla zona internazionale di porto o aeroporti o interporti ....
Quindi l'eventualita 1 non esiste se non in caso di contrabbando ....
Il TUV , DNV, SGS cioè tutti i principali enti certificatori europei hanno svaraiate sedi in Cina e provvedono ( con i costi del caso ) alle certificazioni dei prodotti, vi sono svariate normative tecniche ISO o armonizzate EN per ogni tipo di prodotto, per la manualistica, per l'etichettatura ecc ecc
Chi si assume l'onere di Mandatario o di Fabbricante è responsabile civilmente e penalmente di eventuali problemi del prodotto ed i prodotti medicali sono soggetti alla tracciabilità dai materiali inpiegati in fabbricazione fino alla vendità all'utente finale.

La normativa Cinese per il mercato interno CCC mutua in gran parte quella della UE e la mischia con il FDA ( UL ) americano e non è meno stringente di quella europea, mi è accaduto più di una volta che il produttore cinese a fronte di un progetto o di un campione che gli siamo andati a fornire abbia effettuato test più severi di quelli richiesti dalla ISO o EN di riferimento , per cui i costi di certificazione sui prodotti ben fatti da aziende serie e di dimensioni a volte molto sottostimate , che sono quelli di cui stiamo discutendo, sono già caricati le ISO e le EN non sono certificazioni esclusive del CE , ma lo sono pure del UL americano e il CCC cinese

Qui non stiamo parlando di roba importanta illegalmente o che viaggia nei vicoletti border line delle regole ....io ho comprato un cellulare regolarmente importato in italia con fattura di una azienda italiana, azienda di cui o potuto testare in passato anche l'efficienza in caso d problema e devo dire, promossi a pieni voti , dotato di tuttla la localizzazione in italiano, garanzia di 24 mesi come da codice del consumo, manuale in italiano , e l'ho gia detto se avesse avuto una scritta diversa stampata sul dorso per le caratteristiche tecniche e la componentistica usata sarebbe costato 4 volte quanto l'ho pagato .
Io credo di non parlare per sentito dire ma per esperienza di tutti i giorni....le spese di distribuzione e assistenza c'entrano poco .....c'entra il marketing e le tante panze affamate, inutili, di profitti che si interpngono....che con il valore del prodotto c'entrano poco o nulla.
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Re: Photokina 2016

Messaggioda Scorpio » gio nov 03, 2016 8:05 pm

stefano .....ad ognuno il suo mestiee

un prodotto medicale se non è certificato e registrato sul repertorio dispositivi medici del ministero della salute , se non ha una azienda europea che si assume l'onere di Mandatario ( cioè responsabile come fosse fabbricante ) nella UE manco passa la dogana..


Dicesi esempio scolastico, lo so bene come funziona :wink: , ma dato che giustamente parlavi che nei prodotti medicali la forchetta è più bassa, facevo un esempio, un prodotto non lo posso usare se non certificato.
Una rigidità elevata (e ci mancherebbe parliamo della salute, non di caramelle) quindi ben venga

Anche il cellulare era un esempio e non mi riferivo certamente al tuo :wink: .

Faccio però un doveroso esempio:

Compro direttamente dalla cina un cellulare, lo posso fare e lo posso usare anche se non marcato CE, non commetto alcuna violazione di legge. (non sto dicendo che i cellulari cinesi venduti dalla cina non sono marcati CE o non possono essere marchiati, più semplicemente non devono esserlo ex lege)
Deve essere marcato CE se venduto in Europa (e non se viene spedito in europa).
Quindi se domani, apro un negozio e vendo i cellulari che mi sono fatto spedire dalla cina e non marchiati CE, sono in violazione di legge.

Se poi compro un stock di cellulari dalla cina (quindi non marchiati CE) e non li vendo ma li do ai miei dipendenti come cellulare aziendale, rischio sanzioni, perchè ho dotati i miei dipendenti di dispositivi non certificati.
Stessa cosa per un pc, o altro.

La normativa di diritto del lavoro è estremamente complessa in Italia ed onerosa (è il mio campo di elezione il diritto del lavoro)

Il marketing ha sicuramente il suo peso (pensiamo ai modelli di punta di apple e samsung), non lo nego certo, ma non è l'unica voce.
Colui che si vuole ingrassare (intermediario o grossista che sia) ha certamente un suo peso, ed è innegabile
E l'imposizione fiscale italiana, di sicuro è un altro fattore fondamentale.
Ma certamente il costo personale (visto però nella sua interezza) ha pur sempre un suo peso e differenza (e sottolineo, al fine di sgombrare equivoci che non intendo foraggiare, non perchè si sottopaga un dipendente, la normativa cinese è indubbiamente cambiata) ma tra imposte, INPS, INAIL, DPI, formazione, DVR, visite medico competente etc, il personale costa di più in italia.

E apprezza che non ho scritto guadagna, ma costa, che è cosa ben diversa e sostanziale.

E come diceva Totò....

é la somma che fa il totale
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Re: Photokina 2016

Messaggioda Mauro » gio nov 03, 2016 9:43 pm

stefano parliamo di melanzane non puoi propormi delle ricette di cavolfiore.....
gli esempi di scuola devono essere comunue coerenti con la realtà e quello tuo sui dispositivi medici non lo era , sarebbe potuto essere verossimile se non fosse stato presentato a chi come me è 30 anni che in quel campo ci lavora ....ti potrei fare la storia del marchio CE per i dispositivi medicali classe 1 la situazione che tu prospettavi poteva accadere prima del 1995 da allora è obbligatoria la dichiarazione di conformità CE , dal 2006 è obbligatoria la presenza di un fabbricante o un mandatario con sede nella UE, dal 2009 la registrazione sul repertorio dispositivi medici del Ministero della Salute,ti risparmio la cronostoria delle normative tecniche di riferimento le quali comunque si rinnovano ogni 5 anni....

stiamo parlando di cellulari prodotti da aziende cinesi regolarmente importati e posti in commercio in Italia da azienda di diritto italiano nel rispetto delle normative doganali e fiscali, dotati di dichiarazione di conformità CE e di tutti i requisiti a tutela del consumatore in regola con le disposizioni europee , solo che non sono grandi nomi accolti nel circuito del grande commercio.
I prodotti normativamente legalmente e tecnologicamente di pari livello , diverso è solo il livello di diffusione commerciale ed in maniera abnorme il prezzo ....
I luoghi di produzione fisicamente gli stessi , gli stessi operai, la componentistica ( anche a vedere le recensioni dei siti specializzati dove li aprono e smontano per vedere componenti e cura costruttiva ) la stessa e talvolta migliore stesse le certificazioni e stesse le obbligazioni legali doganali e fiscali a cui rispondono -------- il nocciolo della questione era che secondo me la mancanza di una rete commerciale e una di assistenza capillare non giustificano il rapporto 4:1 sul prezzo.
Sulla assistenza occorre considerare che , almeno per Samsung, è offerta da centri assistenza indipendenti e che non lavorano in esclusiva (Paolieri che è l'unico delle provincie di Firenze Prato Pistoia Arezzo c'è da una vita , ci portavo il commodore , e ripara di tutto e di tutte le marche ) quindi l'unico costo èla disponibilità di ricambi non l'allestimento dei centri....
Toppo poco.....io ribadisco la teoria delle pance capienti ed inutili
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Re: Photokina 2016

Messaggioda Scorpio » gio nov 03, 2016 10:03 pm

I cavoli a merenda sono buoni.

Il mio confronto era su una produzione delocalizzata o europea.
Di fatto se fossero prodotti in Italia costerebbe di più, amen.

Ovvio che Poi Cina per Cina il confronto non ha senso, il costo resta uguale

Può cambiare il costo dell'estetica (desing se si preferisce)
Controlli qualità stringenti (un note 7 esplosivo ne é un fulgido esempio, che smentisce tutto)
Scatole più curate nelle grafiche
Magari più aggiornamenti per più tempo
Ma cambia poco
Mica ho detto che Samsung paga in cina inps inail etc....

Quindi niente parmigiana ma frittelle di cavolfiore.
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Re: Photokina 2016

Messaggioda ntx » gio nov 03, 2016 10:55 pm

Il mio tablet ha solo il marchio CCC. Lo smartphone invece ha il CE, il RoHS ma non il CCC.

:P

Ciao
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Re: Photokina 2016

Messaggioda nuovoutente » ven nov 04, 2016 1:05 am

ChristianTN ha scritto:dovremmo solo essere felici che esistano meno schiavi nel mondo


Meno e schiavi nella stessa frase è un ossimoro.

I cinesi hanno comprato quasi tutto il sudamerica, buona parte dell'africa/europa ... adesso,oltre ad essere tutto (com'è sempre stato) materialmente made in china, sarà anche concettualmente fatto in cina...
Le auto più sicure al mondo sono cinesi.Le Volvo.
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Re: Photokina 2016

Messaggioda Mauro » ven nov 04, 2016 8:30 am

Scorpio ha scritto:I cavoli a merenda sono buoni.

Il mio confronto era su una produzione delocalizzata o europea.
Di fatto se fossero prodotti in Italia costerebbe di più, amen.

Ovvio che Poi Cina per Cina il confronto non ha senso, il costo resta uguale

Può cambiare il costo dell'estetica (desing se si preferisce)
Controlli qualità stringenti (un note 7 esplosivo ne é un fulgido esempio, che smentisce tutto)
Scatole più curate nelle grafiche
Magari più aggiornamenti per più tempo
Ma cambia poco
Mica ho detto che Samsung paga in cina inps inail etc....

Quindi niente parmigiana ma frittelle di cavolfiore.


quando mi inviti a cena? :brillo:
Ma poi, è proprio obbligatorio essere qualcuno?(Raffaello Mascetti)
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