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Memorabile.
Estiqaatsi +1.
Moderatori: maxofrome, Enrico, Mauro, old_kappa, Buster
Valerio Ricciardi ha scritto:L'attuale Mini è un progetto BMW con motori (i serie K) costruiti in Brasile, con tecnologie "a giochi serrati)" (infatti richiedono gli 0W30 100% sintetici e additivati, si rodano solo dopo i 30.000 km e ricevono grandi vantaggi dall'additivazione col Teflon).
Di "british" non c'è nulla se non un vago family feeling della forma esterna, eppure non mi pare che l'utenza si scandalizzi ad aver sotto il cofano un motore... brasiliano.
La mia Hyundai i20 è una macchina turca, progettata dalla prima all'ultima vite in Germania da una ditta ben nota tedesca che progetta per tutti, con capitali e marchio coreano. Se compri i fuoristrada Mahindra Goa, montano un diesel progettato da specialisti austriaci.
La Smart, da quando NON monta più motori Mercedes, bensì Mitsubishi, ha iniziato a funzionare decentemente (anche se secondo me resta sempre sovramotorizzata e pericolosa). Nell'immaginario collettivo, chi è più desiderabile (a parte gli utilizzatori professionali di fuoristrada che sanno che i pick-up Mitsubishi nell'uso "serio e per lavoro" costano di più, ma son due gradini sopra gli altri) la stella a tre punte o il giapponese che ha un nome da tagliaerba?
Se dal cofano delle Jaguar Tata toglierà gli schifosissimi V6 Ford da 6500 RPM, "vuoti" in basso e che a 160.000 km han già consumi d'olio da richiedere la revisione generale, le vetture vendute con quel marchio avranno solo da guadagnarci.
E comunque Tata è una realtà da 220.000 dipendenti, che un Gruppo Fiat se non arrivava Marchionne e vinceva la "scommessa americana" se lo comprava cash. Tata sinora non ha messo in orbita capsule spaziali con astronauti, ma gli manca quasi solo quello. La Tata steel è il primo gruppo siderurgico indiano (del subcontinente indiano, con un mercato interno da 1,4 miliardi di persone, i Riva li assumerebbe come concessionari vendite di una succursale periferica).
Ti piace l'Alfa Rome 159? Se ti bastano 140 Cv, potevi sino al 2010 averla con un 1.8 da 140 Cv preso dal cofano di una Chevrolet Nubira, sei contento? Però c'è scritto sopra "AlfaRomeo" in corsivo rosso, se alzi le plastiche della copertura insonorizzante da un lato del monoblocco trovi il marchio GM. Se invece scegli la 3.2 JTS monta un motore australiano, della Holden, prodotto vicino Melbourne (progettato in Australia per conto di GM). Però ti sei fatto l'Alfa. Sei contento?
Pensa che di tutta la gamma 159, SOLO un modello montava un motore italiano (Fiat). Adesso che facciamo? La 159 non cammina più?
Il più grande colosso mondiale nella produzione di telescopi per amatori e piccoli osservatori è la Synta Technology Corporation, cinese, che produce vendendo col proprio marchio SkyWatcher, e si è pappata come io potrei fare con un cappero sopra la pizza la Celestron anni fa.
Una cosa è un marchio
una cosa è un prodotto
se il prodotto è buono, è buono
se fa schifo, fa schifo anche se sopra c'è scritto Rolex e tu sei tutto felice
Ah! L'unico Rolex gradevolmente preciso per essere meccanico, il desideratissimo Daytona, aveva una meccanica Zenith...
la maggior parte dei DayDate, Oyster etc etc. montava meccaniche ETA da 35 dollari.
Ma costava quanto deve costare un Rolex (se no, non hai motivo di desiderarlo).
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