inge26665 ha scritto:La frase sul fatto che Microsoft ha fatto beta testing con i soldi degli utenti non è una boutade, è così.
Ed è falso, quantomeno se non si circostanziano le cose.
Windows95 uscì con delle liste di compatibilità ben precise: nessuno le ha mai lette (come quelle delle schede madri)... e l'effetto è stato il tipico "io lo metto su e poi vediamo come va", vinceva - sostanzialmente - solo il fatto di avere l'ultima versione del S.O., per vanità più che per ponderatezza della scelta.
Con il passare del tempo - e la cronica diffusione delle copie pirata del S.O. - l'effetto in Microsoft (come in tutte le software house) è stato quello di ridurre la fase di test (e anche parte dello sviluppo) spostando risorse dai prodotti consumer ai prodotti enterprise.
Si arriva quindi alla situazione odierna: (a) un canale ufficiale per chi vuole versioni di test in anteprima e una policy dove si distingue fra (b) l'utente che richiede volontariamente gli aggiornamenti e (c) l'utente che lascia fare al sistema senza impicciarsene.
Il caso
a è sostanzialmente un beta-tester volontario. Il caso
b riceve aggiornamenti per via prioritaria, non ancora sufficentemente testati, e finisce per fare - involontariamente - beta-testing. Il caso
c riceve un prodotto più testato (esente da bug e testato sono due cose diverse).
Nel futuro vicino il tutto diventerà sempre più simili ad una distribuzione Linux: SO gratis, aggiornamenti a tempo illimitato e una fase di testing sempre più centrata su una community esterna alla software house.
I soldi non stanno più nel vostro PC oramai.
inge26665 ha scritto:Lo so, è stata una scelta sciagurata quella di passare subito a windows 95, ma bisogna anche capire il nostro esperto di informatica: l'alternativa era windows 3.11 per workgroup...
Io capisco la scelta del vostro esperto solo perchè, in quegli anni, la cultura che c'è oggi per la salvaguardia della produttività dell'azienda era pochissimo diffusa. In buona sostanza c'erano due approcci: il fai da te e l'acquisto di soluzioni preconfezionate. In tanti seguivano la prima opzione poichè la seconda costava veramente tanto e poteva essere perseguita solo da grandi aziende.
Oggi - teoricamente - si dovrebbe essere passati ad una cultura di salvaguardia della produttività: se esce un nuovo sistema lo si mette in test su una macchina e poi, solo quando se ne è verificata la stabilità, lo si comincia ad adottare per gruppi di utenti (mai tutti insieme). Sono politiche che si adottano anche con gli aggiornamenti: si installano prima su una macchina di prova e poi - se non compromettono i software utilizzati in azienda - si permette agli altri PC di scaricare l'aggiornamento.
Valerio Ricciardi ha scritto:Io ho rinnovato da poco il PC, ed ho fatto una lunga ricerca per individuare, con l'aiuto di un amico informatico, quale fosse la motherboard più avanzata, e quale processore più veloce potesse montare... il cui chipset non rendesse impossibile installare Windows 7 Pro 64bit.
A meno che non lo richieda qualche software particolare, non avrei mai installato W7... per di più nella versione 64bit che era molto immatura per questo tipo di architettura. Il 64bit maturo è quello di W10, W8 ancora qualche difettuccio lo aveva.
Ciò detto non ti dirò che hai fatto un errore: so che fra qualche tempo te lo dirai da solo.
Ciao
Jenner