inge26665 ha scritto:Il confronto con OS2, che usavo sul mio computer di casa, era semplicemente impietoso.
Conosco OS/2, l'ho usato... sia la versione 2 che la 3. Conosco anche QNX (parlo della versione che funzionava con un singolo floppy da 1.44)... e ho dato uno sguardo anche a BeOS.
Perchè non l'ha spuntata? Ci possono essere tanti motivi: l'importante è non calare la realtà di quegli anni come se fosse stata identica a quella attuale e quindi applicargli lo stesso metro. E basterebbe solo questo accorgimento, questo aderire alla realtà storica, per poter affermare con certezza assoluta che le cose - sul frangente PC desktop - sono migliorate di innumerevoli ordini di grandezza... altro che "
mondo sempre più di merda"!
Valerio Ricciardi ha scritto:La possibilità di accedere al kernel successivamente all'installazione da parte di Microsoft permessa da 10 è per me del tutto inaccettabile
Per quale ragione?
La Debian che uso sul mio PC aggiorna il kernel 2 volte al mese (circa). E sono ben contento che lo faccia, come mi sta benissimo che lo faccia Microsoft o qualsiasi altro produttore di sistemi operativi. L'accesso e la modifica di qualsiasi parte del SO va garantita al fine di essere sicuri di poter applicare correzioni ai bug.
W7 non fa eccezione a questa possibilità da parte di Microsoft.
Nella realtà odierna è
necessario che la software house possa avere la possibilità di forzare aggiornamenti: in primo luogo perchè il SO
non è il tuo ma ti è solo
concesso in licenza, in secondo luogo perchè la tua macchina interagisce con altre ed è connessa in rete. In particolare, sul secondo punto, significa che la tua macchina può - in caso di una falla - causare danni a te o ad altri.
Valerio Ricciardi ha scritto:come lo è l'idea che una App gratuita per uno smartphone Android, per installarsi, ti richieda l'autorizzazione a acquisire la tua rubrica, il contenuto dei messaggi di testo (SMS) presenti in memoria, l'elenco di tutti i tuoi contatti compresi quelli occasionali non salvati in rubrica etc etc...
...e parliamo semplicemente dell'applicazione...
"bussola".
Per me, di inaccettabile, c'è poco. Ma proprio poco.
Diciamo che il problema, in linea di massima, è di Android che ha tipologie di permessi che coprono ampie fette del sistema. Nel creare un'applicazione Android capita, non di rado, di aver bisogno di funzionalità che stanno in servizi di sistema che non c'entrano nulla con quello che fa effettivamente l'applicazione. Per utilizzare quelle funzionalità occorre il permesso per da parte dell'utente.
A questo punto, tu Android, devi scegliere fra usare pochi permessi generici e ampi o usare tanti permessi precisi e ristretti. Nel primo caso è tutto più semplice per l'utente, nel secondo è tutto molto oscuro.
Valerio Ricciardi ha scritto:E siccome Babbo Natale non esiste, non mi son fidato: sono abituato al fatto che se qualcosa conviene a me, debbo essere io a darmi da fare per ottenerla. Poi ho avuto una serie di feedback da parte di utilizzatori anche di un certo livello, e mi son fermato lì.
Che è sostanzialmente lo stesso ragionamento di un antivaccinista.
Si, vero, portare tutti su W10 conviene a Microsoft in primo luogo... e conviene anche te, e ti conviene notevolmente.
A Microsoft conviene per assottigliare velocemente l'eterogeneità di sistemi operativi che deve seguire - sono costi - e perchè, come ho scritto, i soldi non stanno più sui PC e quindi il personale (quello rimasto) è dirottato sul mercato enterprise/server/cloud (sono guadagni).
Facci caso: dove sta oggi la concorrenza? Google può realizzare un SO quando vuole, idem Amazon, lo stesso IBM (vedi OS/2 citato sopra)... ma nessuno lo fa poichè è folle farlo. Non mi stupirei se fra qualche tempo uscisse una versione di Windows basata su Linux e diventasse quella la versione ufficiale... del resto qualcosa sta già avvenendo: sempre più pezzi di linux entrano a far parte di W10.
Ma la convenienza c'è anche per l'utente: avere un sistema aggiornato è fondamentale ed è ancora più fondamentale un sistema che si integra con le soluzioni che vengono sempre più abbracciate da tutti i servizi online... i servizi online domani aumenteranno, e anche il giorno dopo, e quello dopo ancora - e ci andranno dietro i tuoi dati. Quelli offline, invece, pur lentamente, diminuiranno, saranno centralizzati (fisicamente) e tenderanno ad allontanarsi fisicamente dalle persone (quindi saranno scomodi, lenti e costosi).
Quando tante informazioni sensibili personali (es. dati medici) passano su cloud e c'è una necessità (nel tuo interesse) di condivisione, è fondamentale avere disponibili le tecnologie per proteggere e controllare questo flusso di dati.
Valerio Ricciardi ha scritto:Quando nel 2020 o a fine 2020 cesserà
Hanno chiarito che per ricevere gli aggiornamenti nel periodo gennaio 2020 - gennaio 2021, si dovrà sottoscrivere un servizio dal costo di 50 dollari (W7Pro); mentre per il periodo gennaio 2021 - gennaio 2022 il servizio costerà 100 dollari.
Vorrai spenderli? Boh... non sono fatti miei... ma penso sia evidente la
lungimiranza dell'installare un sistema che fra 10 mesi non è più supportato.
Il PC non è una fotocamera.
Valerio Ricciardi ha scritto:questa macchina verrà disconnessa fisicamente dalla rete, non riceverà files da pennette o mail e per la connessione Internet e tutto quanto relativo utilizzerò uno di quei mini-PC che si prendono a si e no 150 euro e non consumano quasi nulla.
Permettimi di non credere a nulla di quanto hai scritto qui sopra... un giorno avrai
anche un notebook ultraleggero che affiancherai al PC di cui parlavi, sul quale avrai installato l'ultima versione di Windows, potendolo sfruttare ancora per tanti anni a venire in tutta sicurezza.
Son tutti bravi a dire che possono stare senza medicinali... fino a che non gli viene un mal di denti. :P
Ciao
Jenner