Valerio Ricciardi ha scritto:Beh, ai tempi se avessi avuto un 20/1,8 purché di buona qualità anche ai bordi, per le mie diapositive di viaggi e natura con le sensibilità disponibili per soddisfare le mie esigenze (= non oltre 100 - maaaaax 200 ASA...) ben me lo sarei goduto.
Oggi quello stop e mezzo in più in buona sostanza non serve affatto, considerato per dire che una K1 a 400 ISO offre una qualità di immagine ancora esuberante. L'APS-C non lo cito perché una focale 30 non la trovo ben definita e caratterizzata né nel senso dell'esaltazione della prospettiva né nel senso di una resa più "ortoscopica".
E' un po' come il 28 mm su pellicola, ideale obiettivo scuola che prestissimo desideri però, potendo, sostituire con la coppia 24+35 o 20/21+35.
Io alla fine usavo e tanto la terna rettolineare 17+24+35.
Concordo in tutto e per tutto.
Su pellicola, avendo pochi soldi e tanti sogni, avevo il Mir 20 f.3.5, il Vivitar 24 f.2.8 e il 50 f.1.7.
Con lo zoom 70-210, non mi serviva altro.
Adesso, come dici tu, in APS-C, l'angolo di campo del 20 mm non serve a nulla, meno che mai l'apertura a 1.8.
Quando prenderò la barbona usata a 250 euro, sarà un altro discorso, ma allora temo che userò il 18 - 35 che Mauro ha come fermacarte...