xyennio ha scritto:Come sempre un obbiettivo produce un determinato effetto , un 85 1.4 ( che immagino sia quel che faranno ) dà un certo effetto di tridimensionalità ma anche di nitidezza se c’è chi vuole quell’effetto al costo di un obbiettivo grosso e pesante ( che per chi ha comprato una ff reflex dovrebbe non essere un problema ) perché non farlo
Perché un 35/1,4, ben focheggiato, si può usare quando il caso - e se la sua qualità di immagine lo permette - anche a f/2, un 85/1,4 a f/1,4 è sostanzialmente inusabile per ragioni di profondità di campo. E se esistesse modo di ottenere una iperqualità ed iperincisività anche a 1,4 sia pure pagandola moltissimo in termini di pesi, ingombro e prezzo, detta iperqualità andrebbe poi accuratamente piallata in post produzione per evitare che i pori della pelle di una diciottenne sembrino le tracce di un
acne juvenilis devastante su una trentenne. Peraltro, a f/1,4 con un 85 non è che hai un bokeh sufficientemente fuori fuoco, a f/1,4 metti a fuoco le ciglia di un occhio dal lato verso la tempia, la pupilla è ancora accettabile e le ciglia dal lato verso il naso son già fuori fuoco, quindi è una cosa idiota.
Visto che il campo di utilizzo più frequente di un 85 mm è il ritratto. Se invece ci fotografi capitelli corinzi con un po' di colonna sotto, sotto f/4 non si scende nemmeno pagati. E 5,6 è molto meglio.
Io infatti ho citato una apertura f/1,7, massimo ragionevole anche tenendosi buon margine per la precisione di messa a fuoco. Fa una differenza di mezzo diaframma. Passi però da filtri da 72 a filtri da
maaassimo 67, ma scommetterei 62.
L'idea che potendo
un obiettivo in assoluto e sempre più è luminoso meglio è, è un concetto falso e totalmente cretino finalizzato SOLO al commercio, una cosa che è stata ripetuta in ogni sito e su ogni rivista, e che il pubblico degli acquirenti ha lentamente assimilato e ripete per sentito dire (secondo lo schema di Goebbels) - come per un certo periodo è stato insegnato che un cellulare più era piccolo e leggero meglio era (adesso invece il valore aggiunto negli smartphone lo ha lo schermo più grande, e tutti si adeguano), come è stato insegnato che in Italia esiste una emergenza criminalità in atto, laddove è vero esattamente il contrario essendo i reati stranamente calati di circa UN QUARTO dal 2014, come è stato insegnato che qualsiasi cosa fai devi aver l'ansia di condividerla con tutti attraverso i social se no non esisti, come sono state insegnate un sacco di cose e la gente se l'è lasciata insegnare conculcando la propria libertà e il proprio spirito critico. se pensi cessi di essere un consumatore e diventi un cliente avveduto che fa lucidamente i propri interessi, e ciò è pericolosissimo per chi vuole il tuo denaro, non la tua contentezza.
Siccome non sono proprio un giovincello di primo pelo, questa cosa l'ho vista accadere tante volte in fotografia. Ho visto comprare alla fine degli anni '70, quando esplosero commercialmente, decine e decine di winder a fotoamatori che facevano, che tu lo creda o no, solo foto sostanzialmente statiche. Sai a chi serviva davvero il winder al tempo della pellicola? A chi faceva riproduzioni su uno stativo, di quelli che sembrano la colonna di un ingranditore smontata la testa. Specie per lavori seriali, in cui con la ricarica elettrica del fotogramma non rischiavi di spostare di un poco l'asse ottico dell'obiettivo e lavoravi MOLTO più comodo. Io nel '90-'91, quando catalogai due immense collezioni di francobolli ed una di conchiglie, dopo i primi test me ne comprai subito uno, senza sarei diventato matto. Andandosene a spasso, non serve a NULLA, e NON E' IN PRATICA VERO che l'istante in cui muovi il pollice per ricaricare potrebbe essere determinante per perdere uno scatto imperdibile. BALLE. Quello che ti raccontano per fartelo comprare.
Anche perché se ti illudi che per cogliere l'attimo ideale in una session di ritratto alla fidanza ti serva scattare a raffica, anche in digitale, vuol dire che
non sai fare i ritratti, non sai minimamente "vedere" l'immagine e che ti affidi poi al c... alla fortuna statistica su cento-duecento foto, allora tanto vale che le foto le fai fare al cane (ci vuole il cavalletto) mettendogli in bocca il telecomando a filo, vedrai che due o tre decenti te le porta a casa pure lui.
Infatti ho letto qui domande sulla raffica e sull'eventuale miglioramento della velocità di raffica del nuovo modello di DSLR da utenti che in galleria ho visto postare solo fiori, panorami, fidanzate che si cingono un ginocchio stando sedute sul muretto, scorci di chiostri. Manco UNA foto di una moto da cross che saltava, ma che dico? Una foto del loro cane che corre. Però magari si cambiavano la K7 con la K5 anche in funzione della migliore raffica, mica della resa agli alti ISO seccamente migliore.
Quando Guido ci dice invece che con la raffica veloce magari riesce a cogliere uno scatto migliore degli altri nella lotta di due uccelletti che si azzuffano nella stagione degli amori, è un altro paio di maniche. Infatti lui tende nel tempo ad acquistare quello che l'esperienza pratica gli ha rivelato essere per lui utile e profittevole. Ossia:
l'esperienza genera il bisogno, non il marketing.
Parliamo di cose serie, via. Se uno si compra un 50 grosso come un 150/2,8 Kaleinar della Kiev 88, poi, nella borsa che riesce davvero a mettersi in spalla, se fa una lunga uscita fotografica, cosa altro ci mette? Con una K7/K5/K3xx, l'8-16 Sigma, il 17-70 o il 16-50 ed il bradipo uno zainettino piccino picciò ti permetteva di risolvere un mare di situazioni, eri coperto al 95%... ed ora ti giochi un kg per UNA sola focale? ma dai. Dopo che peraltro hanno fatto la K1 PICCOLISSIMA rispetto al formato... è larga come la K20D solo un po' più alta.