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ntx ha scritto:Viene supposto che il nome KP sia stato scelto per i sessantanni dalla presentazione della AP.
Ciao
Jenner
Mauro ha scritto:per amor di verita
Agfa è fallita chiuso...portato i libri in tribunale....poi rilevata da ex dipendenti è rifallita di li a poco ed infine il marchio , solo il marchio, è stato rilevato non la tecnologia e le fabbriche come invece , tanto per capirci, è stato per Pentax della quale Ricoh ha rilevato marchio, fabbriche, dipendenti e proprietà intellettuale.
Ilford è fallita pure ed è stato rilevato solo il marchio , come per Agfa, gli stabilimenti ilford chissà che fine hanno fatto....ora è un marchio su una pellicolaed altro prodotti OEM da terzi .
Kodak è tuttora in Chapter 11 chiuso o dimesso tutte le fabbriche di pellicola e dato il marchio ed i nomi delle pellicole in licenza ad una azienda cinese che se le produce e vende.
nel bilancio di Fujifilm il vecchio core business ( pellicole fotografiche e medicali ) è divenuto marginale ....lo dicono i loro advisor delle relazioni agli investitori...l'unica produzione che aveva annunciato la dismissione salvo fare marcia indietro è quella delle dia Velvia. che erano una piccola nicchia anche nei tempi d'oro, ma che proprio perchè di nicchia e ultraspeciali hanno ancora qualche estimatore vintage
La produzione e vendita di LOMO è rispetto al mercato, insignificante , se la passeranno pure bene e son contento per loro , ma nel mercato globale non appaiono
è ovvio che con centinaia di milioni di apparecchi fotografici prodotti e venduti prima del 2005 vi sia ancora un mercato per della pellicola, dal 1980 al 2005 sono stati venduti circa 600 milioni di macchine fotografiche a pellicola giapponesi nel mondo ( fonte CIPA), ma è un mercato destinato alla morte alla sola sopravvivenza di nicchie insignificanti nel mercato globale .....come è stato per tutte le tecnologie soppiantate ......puo piacere o non piacere ma è un fatto.....
Prova a comprare una casseta VHS .....ha recentemente chiuso l'ultimo produttore , con la pellicola non si arriverà mai allo zero totale , ci sono molti appassionati di vintage e anche mode di ritorno, ed il bianconero di sicuro piu del colore, ma è un fatto che la produzione di fotocamere a pellicola giapponesi sia uguale a zero, non ci sono nemmeno cinesi di seconda battuta sono tutti sul digitale ....
bel-ami ha scritto:Insomma.... Nulla di veramente innovativo ancora. L'AF ibrido credo sia stato introdotto già con la K-70, se non ricordo male.
Mi aspetto qualche nuova lente (o qualche "remake") dotata di diaframma elettromagnetico e motore a impulsi.
guido983 ha scritto:Mauro ha scritto:per amor di verita
Agfa è fallita chiuso...portato i libri in tribunale....poi rilevata da ex dipendenti è rifallita di li a poco ed infine il marchio , solo il marchio, è stato rilevato non la tecnologia e le fabbriche come invece , tanto per capirci, è stato per Pentax della quale Ricoh ha rilevato marchio, fabbriche, dipendenti e proprietà intellettuale.
Ilford è fallita pure ed è stato rilevato solo il marchio , come per Agfa, gli stabilimenti ilford chissà che fine hanno fatto....ora è un marchio su una pellicolaed altro prodotti OEM da terzi .
Kodak è tuttora in Chapter 11 chiuso o dimesso tutte le fabbriche di pellicola e dato il marchio ed i nomi delle pellicole in licenza ad una azienda cinese che se le produce e vende.
nel bilancio di Fujifilm il vecchio core business ( pellicole fotografiche e medicali ) è divenuto marginale ....lo dicono i loro advisor delle relazioni agli investitori...l'unica produzione che aveva annunciato la dismissione salvo fare marcia indietro è quella delle dia Velvia. che erano una piccola nicchia anche nei tempi d'oro, ma che proprio perchè di nicchia e ultraspeciali hanno ancora qualche estimatore vintage
La produzione e vendita di LOMO è rispetto al mercato, insignificante , se la passeranno pure bene e son contento per loro , ma nel mercato globale non appaiono
è ovvio che con centinaia di milioni di apparecchi fotografici prodotti e venduti prima del 2005 vi sia ancora un mercato per della pellicola, dal 1980 al 2005 sono stati venduti circa 600 milioni di macchine fotografiche a pellicola giapponesi nel mondo ( fonte CIPA), ma è un mercato destinato alla morte alla sola sopravvivenza di nicchie insignificanti nel mercato globale .....come è stato per tutte le tecnologie soppiantate ......puo piacere o non piacere ma è un fatto.....
Prova a comprare una casseta VHS .....ha recentemente chiuso l'ultimo produttore , con la pellicola non si arriverà mai allo zero totale , ci sono molti appassionati di vintage e anche mode di ritorno, ed il bianconero di sicuro piu del colore, ma è un fatto che la produzione di fotocamere a pellicola giapponesi sia uguale a zero, non ci sono nemmeno cinesi di seconda battuta sono tutti sul digitale ....
Nessuno ha mai fatto un parallelo di vendite tra analogico e digitale. Si è solo detto, dopo i primi 10 anni degli anni 2000, in cui c'è stata un calo vertiginoso (persino irrazionale, se ci ricordiamo la qualità delle prime digitali) che ha portato a fallimenti e dismissioni, ora si registra una crescita importante. Importante rispetto ai dati degli anni 0.
Si è creato un mercato interno, di fatto indipendente dal digitale (cui non dovrebbe essere accostato, come non si accostano le vendite degli acquarelli ai colori ad olio). Quello che vedo è che tra i cosiddetti professionisti, un buon margine (sempre minoritario, ma consistente) di quelli che lavorano vendendo stampe, ovvero "gli artisti", affiancano l'analogico al digitale. Per motivi diversi.
Il mercato delle LOMO non è insignificante, nel senso che non credo ci interessi qui fare un trattato di economia. Stiamo parlando di fotografia e quel successo è indice che, per il momento, l'analogico esiste e non è in declino, ma in lenta crescita. Non è un business su cui si faranno miliardi, ma non è neanche necrofilia.
Il paragone con i VHS non regge.
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