A proposito di varianti, ho dimenticato di esporne una abbastanza notevole: le due versioni dell'M 50/2.
La prima è un normale obiettivo M, la seconda un obiettivo A, camuffato da M.
La seconda versione non ha la posizione A, non ha i contatti elettrici, ma si comporta come un A, poiché ha l'attuatore di diaframma del tipo A, cioè lineare: ad ogni variazione di diaframma, l'attuatore si muove di un segmento di lunghezza costante. Lupo e Tartaglia riescono ad utilizzarlo come un A, con un po' di domopak in alluminio. Esistono due altri obiettivi che si comportano così: uno è l'M 28/2.8 seconda versione, l'altro lo zoom M 80-200/4.5 seconda versione, come rilevato da Fabio Pancake. Questi due obiettivi differiscono abbastanza nelle due rispettive versioni (le seconde non hanno l'anellino cromato alla fine del barilotto): si tratta insomma di varianti note; il 50/2, a prima vista, sembra uguale nelle due versioni, per cui è passato inosservato il fatto che in realtà ne era stata prodotta e venduta una variante strutturalmente diversa. in realtà, anche esteticamente, se si hanno entrambi, non è difficile trovare le differenze. Da queste, infatti, mi sono reso conto della duplicità di versione, e solo successivamente, mi è venuto in mente di vedere se per caso fosse un lineare come il 28/2.8 IIv.
Le più semplici differenze da osservare, sono:
a) la punta delle lamelle, nella prima versione, è visibile attraverso la lente posteriore; nella seconda dalla lente anteriore
b) i denti della ghiera dei diaframmi sono 49 nella prima e 59 nella seconda
un po' meno semplice, ma non è nemmeno difficile, è l'osservazione del movimento diverso dell'attuatore di diaframma.
altre informazioni, sul sito di dimitrov:
M50/2dove però alcune informazioni sono da correggere (Japan, Taiwan = ho trovato le due altre combinazioni, non c'è correlazione 1a versione = Japan, 2a = Taiwan); e Acisante ha trovato un'altra differenza nel numero di scatti della ghiera diaframmi.