Due settimane fa nello stesso luogo, su di una bancarella non specializzata (esistono bancarelle specializzate in materiale fotografico) ti vedo una TTL esteticamente in ottimo stato. La esamino, è del 1978, a parte l'obiettivo dalla messa a fuoco decisamente dura e l'esposimetro dalla pila sicuramente scarica, sembra ben funzionante e pulita. Chiedo il prezzo, le venditrici sono due signore, ovviamente mi viene richiesta una cifra esagerata, faccio presente che le Zenit al mercatino si acquistano con metà di quanto richiesto, dopo un breve scambio di battute mi allontano pensando che, comunque, in casa non ho più posto per vecchie fotocamere, che in tempi di crisi meglio non scialaquare quattrini in spese inutili. Ma si sa: la scimmia è scimmia. Percorso un mezzo chilometro decido di tornare sui miei passi e fare un offerta che ritengo anche un pizzico generosa, la metà di quanto richiesto inizialmente, ed infatti viene prontamente accettata.
Portato a casa il nuovo acquisto la prima cosa da fare è sostituire la piletta dell'esposimetro, all'interno trovo una vecchia PX 625 al mercurio, sperando che il circuito sia integro pulisco per bene i contatti del vano pile e del coperchietto, piazzo una pila di dimensioni equivalenti, avevo letto in rete che le Zenit TTL non ha problemi con le pile attuali da 1,5 Volt, premo il pulsante di scatto che aziona l'esposimetro e stop down, ringraziando san Vladimiro, l'aghetto nel mirino si muove e sembra anche farlo con la logica che ci si aspetta. Quindi il corpo macchina pare perfettamente funzionante. Resta l'obiettivo dalla MAF pressochè bloccata, poco male considerato che dispongo dello Helios-44M-4 recuperato dall'altra TTL. Sarebbe preferibile ripristinare però l'obiettivo originale. Ricordando che era stato facile smontare il fondo dello Helios-44M-4, rimuovere l'ultima lente e pulire il diaframma con la ronsonoil decido di smontare il fondo di questo Helios-44M, è il modello con switch A/M, per provare ad iniettare con l'ago di una siringa qualche goccia di olio militare per armi nell'elicoide. Purtroppo, nonostante fossi a conoscenza della cosa, nel maneggiare l'obiettivo con il fondo rimosso si è sfilato l'anello dei diaframmi lasciando uscire le due minuscole palline che fanno da click-stop. Per rimontare il tutto la mia pazienza è stata messa a durissima prova e quando ormai avevo perso la speranza di riuscire il tutto è andato miracolosamente a posto. La TTL è perfettamente funzionante, bisogna soltanto mettere il rullino ed uscire a fotografare. L'esposimetro sembra un pò pessimista tendendo a sovraesporre di uno stop e mezzo rispetto ad altre reflex con le quali ho fatto dei confronti, so che rimuovendo la vite cromata sul frontale della macchina si accede ad una vitina che consente di tararlo ma preferisco astenermi dal pasticciare, uno stop e mezzo rientra nella latitudine di possa di tutte le moderne negative, trattandosi di una reflex a regolazione manuale ne terrò conto interpretando le indicazioni del''esposimetro. Altro difetto: una pronunciata vignettatura del mirino lungo il lato orizzontale alto e verticale sinistro.
Dispongo quindi di una Zenit TTL del 1978 funzionante e di una del 1985 guasta. Le due macchine, entrambe fabbricate dalla KMZ, non sono uguali. Quella più anziana presenta caratteristiche dei modelli precedenti mentre quella più moderna è uguale alla successiva Zenit XP 12 salvo l'indicatore ad ago in luogo dei due led rossi. Vediamo le differenze:
La TTL 78 monta un obiettivo 58/2 Helios-44M con diaframma ad otto lamelle, switch A/M, ghiera di MAF piccola. La TTL 85 monta obiettivo 58/2 Helios-44M-4, con diaframma a sei lamelle, funzionamento del diframma solo automatico, ghiera di MAF grande. Entrambi gli obiettivi sono stati fabbricati dalla KMZ.
La TTL 78 ha la levetta ed il pulsante dell'autoscatto in metallo eguali alle Zenit E. La TTL 85 ha la levetta ed il pulsante dell'autoscatto in plastica.
La TTL 78 ha il chiavistello esterno per la chiusura del dorso. Sulla TTL 85 l'apertura del dorso si ottiene tirando verso l'alto la manovella di riavvolgimento film.
La TTL 78 ha il disegno della parte inferiore del mirabox uguale a quello delle Zenit E. La TTL 85 ha la parte inferiore del mirabox piana.
La TTL 78 ha la filettatura per il cavalletto all'estremità destra del fondello. La TTL 85 ha la filettatura per il cavalletto al centro, nella parte inferiore del mirabox.
La TTL 78 ha il tipico largo oculare tondo delle Zenit E. Nella TTL 85 l'oculare è stato ristretto ad una fessura rettangolare, probabilmente perchè la luce che vi entra influenza la lettura della cellula esposimetrica. Ricorda molto il buco della serratura.
La TTL 78 ha il coperchio del vano portapila interamente in metallo. La TTL 85 ha il coperchio del vano portapila in parte di plastica, dal disegno più gradevole.
La TTL 78 non ha il contatto caldo sulla slitta portaflash. La TTL 85 ha il contatto caldo sulla slitta portaflash.
La TTL 85 ha il pulsante di scatto sormontato da un terminale rotondo che la TTL 78 non ha.
Una ulteriore differenza, che non ho fotografato, è nel bocchettone portaottica: nel modello 1978 è fissato alla scocca per mezzo di tre viti che divengono quattro nel modello 1985.