Ebbene si! Un'altra telemetro sovietica ed un'altra disavventura. Procediamo con il racconto: solito mercato domenicale romano dove mi reco quando non ho davvero nulla di meglio da fare, sperando di non trovare nulla di interessante per non infierire sulla tasca limitandomi alla passeggiata. Invece su di una bancarella di ciarpame vario ti vedo una
FED 5 con su montato un Helios-44 58/2 color alluminio. Ovviamente l'obiettivo per avvitarsi sulla FED deve essere a vite M39, altrettanto ovviamente su quel corpo macchina non può funzionare essendo per reflex. Decido di prenderla per l'obiettivo un Helios-44 con il marchio della KMZ, senza suffisso (44-2, 44-3, 44-4 etc.) con antiriflessi azzurro e numero di matricola iniziante per 0 (zero) quindi anteriore all'introduzione dell'anno di fabricazione per le prime due cifre. Possiedo un'altro Helios-44 M39 senza suffisso versione zebra con matricola iniziante per 60, quindi del 1960, con antiriflessi rosato e marchio della MMZ quindi il nuovo acquisto è certamente anteriore al 1960. Purtroppo appena arrivato a casa ho poggiato maldestramente sulla branda lo zainetto contenente gli ultimi acquisti e questi è rovinato a terra. L'Helios, che lo scrivo a fare,
si è ammaccato sulla ghiera portafiltri, ho tentato di raddrizzarlo forzando nella filettatura un filtro e l'obiettivo si è smontato separandosi la parte lenti dall'elicoide, così ho potuto pulirlo e reingrassarlo (con grasso grafitato militare per carri armati) ora scorre alla grande
ma la ghiera portafiltri è rimasta ammaccata. Un vero peccato.
Veniamo alla FED 5: funzionava senza problemi, persino l'esposimetro al selenio, che il precedente proprietario teneva coperto con un adesivo nero, funziona con precisione. Soltanto bisognosa di pulizia e qui casca l'asino:
fra le altre il vetruccio esterno del mirino si presenta piuttosto sudicio, smonto la placchetta metallica sfilabile con la scritta FED 5, la sottostante struttura che incornicia il vetruccio del mirino ed il vetruccio sfaccettato della cellula al selenio si presenta fissata al frontale della calotta con tre innoque vitarelle svitandole dovrebbe togliersi consentendo la pulizia della faccia interna del vetrino. Dovrebbe. Le prime due vitarelle si svitano senza problemi. Svitata la terza qualcosa si sgancia all'interno ed ora vaga sotto la calotta ed ogni tanto si incastra impedendo il funzionamento della leva di carica o dell'otturatore. Cosa sarà? Un banale dadino che solo la bolscevica perfidia poteva porre all'interno della calotta a chiudere una vite accessibile dall'esterno? Ora fatte salve le giuste considerazioni su dove io dovrei mettermi le mano prima di usarle per trappolare con il giravite, potrei mai riuscire a smontare l'intera calotta e riposizionare l'infame pezzetto vagante, qualunque cosa esso sia?