FED5 e sovietiche disavventure

Storia, collezionismo e curiosità del mondo Pentax e della fotografia in generale.

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Re: FED5 e sovietiche disavventure

Messaggioda pentaxmania » sab dic 29, 2012 6:33 pm

oizirbaf ha scritto:
Per l'ammaccatura del filetto portafiltri basta appoggiare un tondo pieno di materiale plastico o di legno. Si picchia ripetutamente con un martellino e torna tondo.


:paaura: Devo provare :!: Vediamo se ho capito: il tondo di legno, tipo un grosso manico di scopa, lo poggio sul lato interno del portafiltri ammaccato, il portafiltri ammaccato lo poggio su di una base di legno, poi con la mazza di gomma picchio piano piano sul tondo.


NOOOO!
il pezzo tondo lo appoggi all'interno del filetto e tenendo il tutto con solo le mani picchi il tondo e basta.
Anche un martelletto di ferro va bene.
Io ho un tondo di plastica dura.
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Re: FED5 e sovietiche disavventure

Messaggioda mark88 » lun dic 31, 2012 11:35 pm

oizirbaf ha scritto: Svitata la terza qualcosa si sgancia all'interno ed ora vaga sotto la calotta ed ogni tanto si incastra impedendo il funzionamento della leva di carica o dell'otturatore. Cosa sarà?

Adesso è una Pentax :roflrofl: :roflrofl:

complimenti per il coraggio e il risultato, io non ci proverei nemmeno, dopo aver provato a metter le mani sun un vecchio tokina 100-300 :muto:
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Re: FED5 e sovietiche disavventure

Messaggioda oizirbaf » gio gen 03, 2013 6:09 pm

:-)): Allora la FED 5 ora sembra perfetta. L'esposimetro, sulla cui cellula il precedente proprietario saggiamente teneva un pezzetto di gomma adesiva nera, funziona perfettamente. Purtroppo non ho la borsetta, indispensabile perchè questo modello non ha gli occhielli per la cinghietta sul corpo e per tenere al buio l'esposimetro. Inoltre la macchina è priva di obiettivo, però ho in casa un Industar 26 50/2.8 color alluminio superstite di una FED 2 mal funzionante cui purtroppo diedi il colpo di grazia. :pentax: Questo Industar 26 50/2.8 però non scorre bene, probabilmente il grasso di dissidente perito in Siberia con cui i perfidi realsocialisti lubrificavano gli elicoidi :wink: dopo un mezzo secolo circa si è disseccato. In rete avevo trovato un PDF piuttosto ben fatto che spiegava come smontare questo obiettivo ed il suo successore quasi gemello Industar 61 così in un pomeriggio uggioso mi sono cimentato anche in questo intervento. Purtroppo non ho l'attrezzo definito "lens spanner" che serve a rimuovere quegli odiosi anelli filettati con due minuscole tacche appunto per alloggiare l'attrezzo in questione, ma in questo caso non era indispensabile separare le parte ottica dal meccanismo di MAF quindi con i piccoli giraviti da 1,2 e 1,4 mm. ho potuto rimuovere la ghiera di MAF e quella fissa della profondità di campo e poi le due viti di limite della sottoghiera :confuso2: di MAF in modo da poterla rimuovere dall'elicoide. Ho lavorato con il tappo sulla lente anteriore ed un fazzolettino di carta nel retro dell'obiettivo. Con uno straccetto imbevuto del prezioso detergente militare per metalli annata 1960 ho eliminato tutti i residui del grasso di dissidente, pulendo le spire dell'elicoide con uno spazzolino da denti, ho poi lubrificato con grasso grafitato nero per carri armati e, dopo vari tentativi, sono riuscito a rimettere insieme il tutto in modo che tutte le indicazioni sulle varie ghiere coincidessero. :smilepace: Devo dire che il risultato pare superbo: la messa a fuoco è fluida e frizionata in un modo che era davvero difficile immaginare prima, l'alluminio, lustrato con il detergente per armi, splende. Incoraggiato dal successo il giorno successivo mi sono dedicato al semigemello Industar 61 50/2.8 della FED 3, anche lui poco scorrevole, la differenza tra i due obiettivi è nella presenza dei click per il diaframma nel più moderno e nella livrea zebrata nero ed alluminio ho ripetuto quanto fatto con il primo obiettivo e forte dell'esperienza precedente sono riuscito a ricomporlo molto più rapidamente. Unica differenza in questo caso invece del grasso grafitato nero ho utilizato del grasso Castrol ad alte prestazioni color miele. Devo dire che anche in questo caso sono soddisfattissimo del risultato. Ora si tratta di farci le foto ma non credo che avrò brutte sorprese.
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Re: FED5 e sovietiche disavventure

Messaggioda oizirbaf » sab gen 12, 2013 3:11 pm

:-)): Altre piccole curiosità riguardo questa FED 5: innanzitutto pur essendo il modello con tempi da 1/500 ad 1 sec. e l'esposimetro non ha l'autoscatto. Il pulsantino di azionamento, quello c'è, ma dell'autoscatto non c'è traccia, la sede della levetta di azionamento sul frontale della macchina è chiusa da un tappo. Forse in fabbrica avevano terminato gli autoscatti :?:
Nella parte posteriore del top, dal lato destro presenta in caratteri cirillici il marchio FED stilizzato al di sotto del quale la scritta "Costruito in URSS" sempre in cirillico. Sul fondello la matricola di sei cifre inizia per 97.... quindi se le prime due cifre indicano l'anno di fabbricazione questo dovrebbe essere il 1997 ma a quella data l'URSS aveva cessato di esistere da tempo :confuso2: forse continuavano a produrre queste fotocamere ma non si erano dati pensiero di aggiornare gli stampi :?: Disinformazia: volevano far credere al :muto: che l'Unione Sovietica esistesse ancora? :wink:
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Re: FED5 e sovietiche disavventure

Messaggioda tartaglia » mar gen 15, 2013 12:27 pm

Ho una FED 5 e una FED 5C , per l'anno di produzione nelle mie bisogna leggere seconda e terza cifra, atrimenti la mia FED 5 sarebbe del 27 ...
La FED 5 278xxx presenta regolarmente la levetta per l'autoscatto e sul retro oltre il logo Immagine
anche quello Immagine
La 5C e' una 294xxx ha un altro logo posteriore (stilizzazione piu' moderna di FED) ma non ha marchio CCCP .
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Re: FED5 e sovietiche disavventure

Messaggioda oizirbaf » mer gen 16, 2013 4:07 pm

:-)): Le prime tre cifre delle matricola sono 973... se, come scrive Tartaglia, vanno considerate la seconda e la terza cifra l'anno di fabbricazione sarebbe il 1973. Non ho idea di quando sia stato introdotto questo modello, lo credevo però più recente.
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Re: FED5 e sovietiche disavventure

Messaggioda pentaxmania » mer gen 16, 2013 8:05 pm

La fed 5 parte come produzione di serie nel 1978.
Per tutti i modelli fed, quindi anche fed 1, il primo numero di matricola non identifica l'anno come per le zorki.
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Re: FED5 e sovietiche disavventure

Messaggioda pentaxmania » mer gen 16, 2013 8:18 pm

La fed 5 parte come produzione di serie nel 1978.
Per tutti i modelli fed, quindi anche fed 1, il primo numero di matricola non identifica l'anno come per le zorki.
La mia fed 5 nuova ha il corpo prime due cifre 82 mentre l'obiettivo prime due cifre 93 come da data stampigliata sul libretto = 11-1-93.
Fed 5 B nuova apparecchio primi numeri 15.... , obiettivo 90.... , data sul libretto 19-6-90
Penso che l'unica data certa è quella sul libretto per determinare il confezionamento per la vendita; ma magari il corpo macchina è stato costruito prima e stoccato.
Ultima modifica di pentaxmania il ven gen 18, 2013 5:51 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: FED5 e sovietiche disavventure

Messaggioda ioleoso » ven gen 18, 2013 5:34 pm

oizirbaf ha scritto:Purtroppo non ho la borsetta, indispensabile perchè questo modello non ha gli occhielli per la cinghietta sul corpo e per tenere al buio l'esposimetro.


A questo si rimedia, tanto mi pare che la manualità non ti manchi: http://www.diyphotography.net/how-to-ma ... -half-case

T.
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Re: FED5 e sovietiche disavventure

Messaggioda oizirbaf » gio feb 14, 2013 3:57 pm

:confuso: Ho terminato il primo rullo con la FED 5. Come lecito attendersi da queste meraviglie sovietiche :cryyy: la delusione è d'obbligo: entra luce. Sicuramente dal basso perchè gran parte della perforazione lato basso della pellicola è annerita, poi ai due angoli bassi del fotogramma. Sono certo che dalle tendine la luce non filtra. Ho ripetuto la prova, in una stanza buia, infilando una torcia nel bocchettone dell'obiettivo non filtra assolutamente nulla sia ad otturatore carico che ad otturatore scarico. Potrebbe passare dal bordo inferiore del fondello :?:
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Re: FED5 e sovietiche disavventure

Messaggioda oizirbaf » mer mar 27, 2013 8:09 pm

:cool: Come avevo scritto all'inizio del topic aggiungo un paio di immagini di questa disgraziata macchinetta. L'obiettivo non è il suo, che purtroppo non ho, ma preso a prestito dalla FED 3. Come si vede dall'immagine è priva di autoscatto ed al posto della relativa levetta in fabbrica posero un tappo, è invece presente, anche se inutile, il pulsante di avvio dell'autoscatto.
Riflettevo che le infiltrazioni di luce che io vedo nella parte bassa dell'immagine probabilmente vengono dall'alto essendo l'immagine in macchina rovesciata :confuso: almeno credo. Mi riesce però difficile pensare che la luce possa filtrare dalla giuntura della calotta.



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Re: FED5 e sovietiche disavventure

Messaggioda oizirbaf » mer apr 17, 2013 3:11 pm

Sicuramente dal basso perchè gran parte della perforazione lato basso della pellicola è annerita, poi ai due angoli bassi del fotogramma.


:triste: Mi auto cito per darmi dell'asino :!: Come merito :!: Ho scritto che la luce entra dal basso, però l'immagine nella macchina è capovolta quindi il lato basso del negativo in macchina è il lato alto. Quindi la luce entra da sopra. Questa non è però una buona notizia: sotto c'è solo la chiusura del dorso, sopra c'è tutta la meccanica. Proprio non riesco ad immaginare da dove possa filtrare la luce. :confuso2:
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Re: FED5 e sovietiche disavventure

Messaggioda oizirbaf » mar feb 04, 2014 2:15 pm

:cool: Dopo quasi un'anno riporto a galla questa discussione sovietica perchè ho infine trovato la causa dell'infiltrazione di luce: dal lato destro in alto il dorso non chiude bene rimanendo un po' lasco. Forse la causa risiede nel chiavistello di chiusura che non "tira" abbastanza su il dorso stesso. Nello scatolone delle cose irreparabilmente guaste ho una FED2, ho montato il dorso di quest'ultima che serra alla perfezione, peraltro ha il pressapellicola che pare migliore con due molle di pressione invece della molla singola della FED5. Ho scattato un rullo a colori, quasi tutto in spiaggia quindi in condizioni di fortissima illuminazione, e non vi è traccia di infiltrazioni di luce. Sulla macchinetta che è priva del proprio obiettivo ho montato lo Jupiter 8 di una Zorki 4K, la cosa che mi ha piacevolmente sorpreso è l'affidabilità della misura effettuata dall'esposimetro incorporato: sulla spiaggia tutte le negative erano esposte correttamente. Nel frattempo, nel solito mercatino romano, ho acquistato una FED5b il modello povero, senza esposimetro, davvero nuova, completa di borsetta, con il solo obiettivo bisognoso di reingrassaggio, cosa che sullo Industar è abbastanza semplice. Così ho risolto anche il problema del trasporto. A presto le foto della nuova FED5b.
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