Salve,
come si è visto nel corso della discussione, la Kiev a telemetro (nelle sue varie versioni) suscita i pareri più diversi: dall'entusiasmo, alla più cocente delusione, oppure profonda diffidenza, preconizzando più o meno subitanee rotture dell'otturatore.
Personalmente, possiedo ed uso un corredo Kiev, composto da:
Kiev IIIm, del 1958 (esposimetro funzionante)
Kiev 4A del 1968/69
Kiev5 del 1971
Il tutto corredato da ottiche che vanno dallo Jupiter 3 (50 mm. f1,5) al 135mm.f4 ed alcuni accessori tra cui l'aggiuntivo per stereofotografia.
Alle suddette, affianco la Contax-II appartenuta a mio nonno, che acquistò nel 1937 e che adoperò per tutto il periodo della guerra (anche in condizioni proibitive) e che fu riparata nel 1943 (otturatore) e revisionata a quanto ne so negli anni '50. Da allora, ha sempre funzionato (e funziona) perfettamente, nonostante l'estetica esteriore potrebbe giustamente un po' far storcere il naso ad un collezionista.Essa è pure corredata di alcune buone ottiche Zeiss.
Le mie Kiev, sono tutte ottimamente funzionanti: la 4M la acquistai da studente a Venezia a metà degli anni '70, presso uno dei vari antichi negozietti che vendevano ogni più astruso attrezzo ottico. Era già usata, ma in ottime condizioni, con il suo libretto (in russo) e vari certificati di collaudo. Quella con esposimetro, risalente al 1958, la acquistai nei primi anni '90 al mercatino di Piazzola sul Brenta (Padova), dove il materiale russo allora abbondava. Idem la Kiev-5, con il suo look da carro armato, ma con un eccellente mirino, luminosissimo e con correzione automatica dell'errore di parallasse.
Devo dire che un'altra Kiev, del 1954 (acquistata anch'essa negli anni '90) subì il guasto alle fettucce dell'otturatore, che non feci mai riparare (ma mi riprometto di farlo).
A titolo collezionistico, possiedo una Kiev del 1947, che so essere piuttosto rara: benché mostri notevoli segni d'uso prolungato, funziona ancora egregiamente.
Il mio parere personale sulle Kiev è sostanzialmente positivo: le ottiche sono di ottimo livello (il paraluce è d'obbligo, ma ciò varrebbe per qualunque ottica "vintage") e la meccanica è dolce e silenziosa; il telemetro, precisissimo.
Potrei consigliare di cercare esemplari di vecchia produzione: i più antichi (ma attenzione, di conseguenza anche i più usati!) sono quelli montati meglio. Anche dal confronto con altri amici, gli apparecchi costruiti tra il 1965 ed il 1970 sono quasi sempre estremamente ben rifiniti. Bello comunque, l'esemplare di Oizirbaf con marchio dello "storico" importatore Cattaneo.
Come per ogni apparecchio usato, è da raccomandare un controllo della funzionalità dell'otturatore in tutti i tempi, della collimazione del telemetro e del corretto funzionamento dell'autoscatto. Un accorgimento, impostando la posa B, e tenendo aperto l'otturatore, è possibile avere un'idea dello stato di consunzione delle fettucce della tendina, guardando con attenzione "dentro" i lati minori della finestra del fotogramma.
Buon divertimento e a presto,
Elmar Lang