La scansione del libro a doppia pagina è quello che è ed è un peccato. In questa immagine, tratta da una pubblicazione del 1987, si riconosce perfettamente la macchina utilizzata dal "Comandante" in quell'occasione conviviale.
Si tratta di una Praktisix capolavoro della tecnica fotografica d'oltrecortina, in seguito a causa di ristrutturazioni avvenute nelle fabbriche del settore ottico della DDR la macchina assunse il nome di Pentacon Six rimanendo sostanzialmente la medesima. Per decenni è stata l'unica reflex medio formato venduta ad un prezzo accessibile, tuttavia ha una pessima fama di fragilità meccanica e difettosità ricorrente nel meccanismo di trascinamento della pellicola.
Poichè per sfizio
avevo già gli obiettivi che adoperavo con l'adattatore sulla Pentax 645 ho voluto rischiare prendendone una in baia. Ritengo di essere stato fortunato: come unico offerente dell'asta l'ho avuta al prezzo base di una piotta (valuta locale
) la macchina ha il bollino dell'importatore italiano (ditta Ippolito Cattaneo di Genova), all'interno una targhetta recita che la garanzia scadeva nel Giugno del 1985. E' davvero intonsa, credo non sia mai stata utilizzata, probabilmente una rimanenza di qualche vecchio negozio che ha chiuso. Mi è giunta con tanto di borsa e cinghia Pentax
con il suo obiettivo Carl Zeiss Jena MC Biometar 80/2,8 e, unico neo, il mirino a pozzetto che mi costringerà a cercarle un prisma. Non la ho ancora caricata ma ho studiato con la massima attenzione le istruzioni per il caricamento offerte dall'ottimo sito
http://www.pentaconsix.com ed ovviamente l'ho fatta scattare, tutto sembra funzionare, unica cosa sospetta il tempo di 1 sec. mi sembra alquanto pigro. Purtroppo dopo venticinque anni dalla scadenza della garanzia probabilmente il grasso di dissidente che ha saltato il muro con cui erano lubrificate inizia a dare problemi.
Conto di provarla sul campo appena possibile.