L'epilogo dell'avventura è piuttosto triste. Poteva andare diversamente?
Come da istruzioni ero riuscito a disassemblare il Flektogon con estrema facilità. Sempre attenendomi alle istruzioni pubblicate dall'amico finlandese pongo il pezzo della messa a fuoco e l'assemblaggio del diaframma a bagno in acqua calda e detersivo per piatti e ve li lascio per un paio d'ore azionandoli ogni tanto. Dopo averli lavati con acqua corrente, con l'asciugacapelli provvedo ad eliminare l'acqua residua prima dall'elicoide di messa a fuoco, che poi avrei provveduto a lubrificare con grasso per ingranaggi di buona qualità, poi dal castelletto del diaframma.
Terminato di asciugare quest'ultimo, per staccare la spina dell'asciugacapelli, poggio il pezzo sul bordo del lavello e questo se ne rotola lungo il bordo per cadere rovinosamente al suolo.
Sclero & delirio! Ma si può essere così sfortunati?
Ero così contento del buon andamento dell'operazione.
Come aziono il diaframma mi accorgo immediatamente che una delle lame non funziona più e se ne resta nel mezzo. L'urto le ha rotto uno dei due microscopici pernetti di cui sono dotate. Dopo i santioni di rito e le imprecazioni contro la sfiga che da tempo mi persegue. Senza alcuna guida, dando ormai la partita per persa, in qualche modo, senza alcun metodo e senza fargli foto, smonto anche l'assemblaggio del diaframma, debbo dire che, se anche avessi la lamela di ricambio, non sarei assolutamente capace di rimontarlo. Così addio Flektogon. Peccato. Al di la del denaro gettato, della delusione, della coscienza di aver fatto una fesseria dopo l'altra, mi brucia l'aver guastato un oggetto proveniente da un mondo scomparso, l'aver reso definitivamente inefficiente qualcosa di non più sostituibile. Ci sono rimasto davvero male.
Se qualcuno ne avesse un esemplare ammuffito e fungoso ma con il diaframma funzionante .....