Un corpo con innesto a vite...

Storia, collezionismo e curiosità del mondo Pentax e della fotografia in generale.

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Re: Un corpo con innesto a vite...

Messaggioda ono sendai » sab mag 10, 2008 11:25 pm

california ha scritto:Ohi, mi sono perso un thread dove potevo dire la mia... vedi a dormire invece che seguire il Forum...
Cmq Ono, é da un paio di annetti che mi ha preso l'insano gusto delle ottiche a vite... e che gusto!
per quanto riguarda il corpo, tra tante Zenit, Praktica, Fuji, Petri, (niente Pentax :oops: , chiedo scusa a tutti...), la mia macchina preferita resta la Chinon CE-3 Memotron, a mio avviso la massima espressione della vite 42x1.

Pregi:
- Robustissima, provare per credere!
- Automatismo AV con TUTTE le ottiche a vite, di ogni marca ed epoca.
- Va anche in manuale, naturalmente.
- Memoria lettura esposizione in AV
- Sincro-x ad 1/125
- Motorizzabile (o meglio, winder-izzabile)
- Mirino di ottima qualitá
- Saracinesca di chiusura oculare incorporata
- Leggera e compatta, bellina anche...
- Alimentazione ad LR44 / SR44 / EPX-76 o chiamale come vuoi, le pastigliette 1,5V
- Senza pile va col 1/125 meccanico
- Economica, sempre sotto i 70/80 euro in baia, magari sotto falso nome come Revueflex AC-1 (é sempre lei, rebadged)

Difetti:
- Non é una Pentax
- In manuale l'esposimetro non é accoppiato, cioé devi leggere il tempo nel mirino e riportarlo sul selettore
- Corsa del pulsante di scatto molto lunga
- Non diffusissima, ci puó volere un pó a trovarne una (ma se vuoi, io ne ho d'avanzo :wink2: )

Non riesco a trovarle altri difetti, anche sforzandomi.

Ieri ci ho fatto un intero rullino ai bimbi, con lo Jupiter-9 85/f2 quello cromato 39x1 e il Tair-11 135/f2,8 che ha un diaframma con 22 lamelle. Altre volte la uso col Sonnar 180/f2,8 MC della Pentacon Six, o col suo 50/f1,4 originale che non ha paura di nessuno o col 35/2,4 Praktica che é semplicemente superbo, o col favoloso Helios-40-2 85/f1,5 che ha uno sfocato cosí bello che guardi piú quello che il primo piano.

E' ben vero che si lavora piú lentamente che con un sistema a baionetta (io vado a OM...), ma che gusto, che gioia, che piacere... e poi a dovere o volere cambiare ottica meno spesso (io non amo gli zoom), si impara anche a inquadrare, a spostarsi di piú, a cambiare punto di vista, insomma, si impara a fotografare. Non so voi, ma io ne ho bisogno.

Buona vite a tutti!
:smilepace:


California, grazie del tuo ottimo contributo su questa macchina... la metto sicuramente in lista dei ferri da cercare!
Oltretutto il nome MEMOTRON sa molto di robottone giapponese :ninja1:

ono :happy2:
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Re: Un corpo con innesto a vite...

Messaggioda Giuliano » dom mag 11, 2008 11:11 pm

La Chinon CE3 Memotron l'ho avuta per 18/20 anni e posso aggiungere due difetti
piuttosto grossolani:
1) Nella prima parte della corsa il pulsante di scatto chiude il diaframma per fare l'esposizione
in stop down ed è facilissimo a questo punto scattare prima di aver fatto la lettura
dell'esposizione.
2)All'atto dello scatto il movimento dello specchio e/o quello dell'otturatore provocano
una vibrazione fortissima tanto che la macchina salta letteralmente in mano.
Quando dalla CE3 sono passato alla Pentax MZ3 ho trovato un altro mondo,ma rimanendo
su macchine a vite basta provare a scattare con una Praktica Mtl 5 o meglio ancora
con una Spotmatic per trovare una differenza evidente.
Ciao Giuliano
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Re: Un corpo con innesto a vite...

Messaggioda francozeta » dom mag 11, 2008 11:24 pm

Giuliano ha scritto:La Chinon CE3 Memotron l'ho avuta per 18/20 anni

per caso, e' quella che nel mirino ha il display dei tempi in millesimi di secondo?
ciao
Franco
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Re: Un corpo con innesto a vite...

Messaggioda Giuliano » dom mag 11, 2008 11:28 pm

No i tempi nel mirino erano nel modo solito cioè: 60/125/250 ecc.
Ciao Giuliano
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Re: Un corpo con innesto a vite...

Messaggioda california » lun mag 12, 2008 12:50 am

Giuliano ha scritto:La Chinon CE3 Memotron l'ho avuta per 18/20 anni e posso aggiungere due difetti
piuttosto grossolani:
1) Nella prima parte della corsa il pulsante di scatto chiude il diaframma per fare l'esposizione
in stop down ed è facilissimo a questo punto scattare prima di aver fatto la lettura
dell'esposizione.
2)All'atto dello scatto il movimento dello specchio e/o quello dell'otturatore provocano
una vibrazione fortissima tanto che la macchina salta letteralmente in mano.
Quando dalla CE3 sono passato alla Pentax MZ3 ho trovato un altro mondo,ma rimanendo
su macchine a vite basta provare a scattare con una Praktica Mtl 5 o meglio ancora
con una Spotmatic per trovare una differenza evidente.
Ciao Giuliano

Beh, per quanto riguarda il primo difetto, se lavori in AV (e secondo me questo é il modo in cui vale la pena usare una Memotron), non c'é bisogno di "fare" la lettura esposimetrica, a meno che tu non la voglia bloccare con la memoria. La macchina é pensata proprio per funzionare in questo modo, esegue la lettura esposimetrica in pochi decimillesimi di secondo dopo la chiusura del diaframma e prima dell'apertura dell'otturatore.
Per quanto riguarda le vibrazioni... io non riscontro tutto questo terremoto. Forse perché uso quasi sempre ottiche molto pesanti, o perché ho le mani grosse... Ho usato a lungo una Praktica MTL-3, praticamente uguale e con la stessa meccanica della MTL-5. Non la trovo assolutamente piú smorzata. La Spotmatic non l'ho mai usata, quindi non metto in dubbio che possa essere un'altro pianeta, ma a me serviva un corpo che andasse in AV con qualunque ottica a vite. E la vecchia Chinon lo fa egregiamente.
Tra le macchine a vite "moooorbidissime" nell'uso, ti posso invece segnalare la Contax-S e successive Pentacon-D, Pentacon-F e sorelle. Un vero burro, peccato che quasi tutte ormai abbiano bisogno della sostituzione delle tendine. La mia anche, purtroppo.
:smilepace:
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Re: Un corpo con innesto a vite...

Messaggioda alle84 » lun mag 12, 2008 5:19 pm

ono sendai ha scritto:Alle, vuoi dire che Ilaria, la fanciulla topica che a volte compare tra i portraits di questo forum è una collega metallara? Che bello il mondo :smilepace:



ono


per lei, musicalmente, esistono solo i pantera...
così parlo il boss:
" we will make you an asshole as big as the dome of Florence's cathedral " versione international
del famoso detto fiorentino " Vi si fa un buho di hulo come la cupola dì domo "
così parlò memo:
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Re: Un corpo con innesto a vite...

Messaggioda zntgrg » dom mag 18, 2008 8:40 am

bzb ha scritto:Allora, io le praktica le ho pagate una fesseria, se consideri che come ottiche 42x1 ce ne sono per tuttel le tasche.

La MTL5 insieme ad un tessar 50 (che per me è indegno) e un carl zeiss sonnar 135 3.5 l'ho pagata compreso spese 40 euro da UK, la TL3 con un pentacon 50 1.8 e un carl zeiss sonnar 135 (con le lamelle un pò unte) l'ho pagata una 30ina di euri compreso spedizione, sempre da UK.

Dopo una ripulita sono tornate perfettamente funzionanti!!!

Poca spesa, pura ferraglia sferragliante al collo e tanta soddisfazione!


Quoto, straquoto e riquoto...tranne sul Tessar, che [personalmente] adoro...potrà piacere o meno, ma indecente proprio no, dai!

Le Praktica vincono decisamente sulle Zenit, come qualità, durata e semplicità operativa [scegliere i tempi prima di caricare non distrugge l'otturatore, frivolezze del genere :mrgreen:] inoltre, come le spotmatic, accettano batterie moderne come quelle classiche al mercurio, senza alcun problema.

Infine, hanno un caratteristico pulsante di scatto, in basso, di fianco al bocchettone ed inclinato in avanti. E' strano che nessuno l'abbia mai più ripreso, perchè è ergonomia pura.

Immagine

La mia Super TL 1000 ha dato più volte problemi con l'esposimetro [si stara, ritararlo costa, si ristara di nuovo etc...] quando va è affidabilissimo.
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Re: Un corpo con innesto a vite...

Messaggioda Lupo » dom mag 18, 2008 11:10 am

bzb ha scritto:L'ho confrontato con in 50 1.7 A, con il pentacon 50 1.8 e con lo yashica 50 1.7 ML, ochiometricamente è quello che mi piace meno, vabbè non è indegno, però non mi piace neanche molto!
Lo usi a colori o in BN? Il tessar è uno schema semplice, nato nell'era del "poche lenti perché non abbiamo l'antirilfesso". In genere (nel senso che non conosco quelli della Practica) è inciso e nitido in BN ma a colori mostra la corda... (infatti vennero inventati gli schemi "tessar modificati a 5 lenti" come quelli del Pancake proprio per cercare di renderli accettabili a colori).
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Re: Un corpo con innesto a vite...

Messaggioda zntgrg » dom mag 18, 2008 12:17 pm

Infatti a me il Pentacon 50 non piace :D è proprio questione di gusti. E' bello però che questi vecchi obiettivi abbiano "personalità" così marcate...con quelli moderni è solo questione di CA e risoluzione.

In più, questa fama un pò contestata ne tiene bassissimi i prezzi, olè! :mrgreen:

Il Tessar per ora l'ho usato poco, solo su digitale ma mi sta dando tante soddisfazioni, sia a colori che in digitale. Spannometricamente parlando, mi da quella sensazione di "morbido ma dettagliato allo stesso tempo" che di solito si riconosce al medio formato.

Ma stiamo andando OT....le Fujica dovrebbero essere molto carine, relativamente leggere e con un'ottimo mirino, forse il migliore tra quelle a vite. Ma è solo sentito dire.
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Re: Un corpo con innesto a vite...

Messaggioda domolo » mar mag 27, 2008 5:02 pm

Spotmatic tutta la vita!
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Re: Un corpo con innesto a vite...

Messaggioda l_pisani_54 » ven giu 20, 2008 10:40 am

il vantaggio dell'innesto a vite consisteva nell'universalità, perché si poteva montare qualsiasi obbiettivo 42x1, mentre le baionette erano tutte diverse (tranne qualche eccezione tipo Exacta/Topcon).
Inoltre è molto meno costoso e complicato produrre un innesto a vite, rispetto ad uno a baionetta.
Questa era anche però l'unica grande limitazione, perché, potendo l'obiettivo essere serrato un po' più o un po' meno, in quanto non esisteva un fermo, era impossibile avere il simulatore di diaframma, e quindi, forzatamente lettura stop down.
Sulle ultime Spotmatic era stato inserito un fermo meccanico, che permetteva la lettura TA soltanto con gli obiettivi fatti apposta.
La Practica con la LLC tirò fuori dei contatti elettrici abbastanza grandi, da poter sopportare una certa tolleranza sull'avvitamento dell'ottica, ma ricordo che aveva grossi problemi elettrici.
In ogni caso i due sistemi erano incompatibili e, in tutti gli altri casi, la lettura restava stop down.
Insomma, se vi orientate su una macchina a vite per avere una grande scelta di obiettivi, rassegnatevi all'oscuramento del mirino, altrimenti ... baionetta K.
Veniamo alle macchine. Sicuramente, visti i prezzi contenuti a cui si comprano oggi gli apparecchi tradizionali, le Spotmatic sono la soluzione migliore.
Molto interessanti le Yashica, robuste e sottovalutate. Inoltre, alcuni modelli avevano l'indicazione esposimetrica luminosa (led), sicuramente più visibile di un ago, quando devi chiudere effettivamente il diaframma.
Non male le Practica, ma un po' più rozze meccanicamente.
Infine le Zenit.
Nel 1980 una reflex economica tipo la Yashica FX3 costava 300.000, una Zenit E 70.000 ed una Zenit TTL 95.000.
Io ne comprai molte per conto degli amici a cui facevo da "consulente tecnico". Nelle mie numerose sortite a Porta Portese, ne ho sempre dovute provare diverse per trovarne una che funzionasse perfettamente.
Ora che si può trovare una buona reflex giapponese a vite per poche decine di euro, non vedo proprio la necessità da andarmi a raccattare una Zenit, che, limitazioni a parte (specie nel caso della E) offre sicuramente un'affidabilità minore.
Leonardo: Topcon RE 2 e Super DM, 20 mm f4 Zeiss Flektogon, Re Auto Topcor 28 mm f2,8, 58 mm f1,8, 135 mm f3.5, Seimar 500 mm f8 Mamiya 220 Prof., Metz 45 CT1 Metz 50 AF-1 Pentax K10d e K50, Tamron 10-24 f3,5-4,5, DAL 18-55, DA16-45 f4, Sigma 55-200 f4,5-5,6
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Re: Un corpo con innesto a vite...

Messaggioda enzo.rt » ven giu 20, 2008 9:39 pm

Ho una spotmatic ii dagli anni 70 e funziona ancora! C'è il problrma delle batterie, ma si trovano; le tendine dell'otturatore possono non aprirsi bene sui tempi veloci, ma si possono aggiustare con poco. Per il resto è una macchina indistruttibile. Poi i vecchi Super o SMC takumar sono una favola! Anche gli Zeiss lo sono, e i Rikenon. Lascerei perdere il resto.
Se ivece della vite ti va la baionetta, allora K1000, figlia diretta della spotmatic, o la MX che però costa un pò di più. Anche i Pentax di allora, tutti in metallo (e vetro eccellente) non sono comparabili con le plastichette di oggi!


MZ5 e n, MX
Spotmatic II, MX, MZ5n e K10d... e Fuji X-M1 per restare leggero
[size=85] ...e qui alcune foto vecchie e nuove: https://500px.com/enzortt#
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Re: Un corpo con innesto a vite...

Messaggioda Lupo » ven giu 20, 2008 9:49 pm

enzo.rt ha scritto:C'è il problrma delle batterie, ma si trovano;
Tieni presente che la spotmatic, per costruzione, può accettare tranquillamente le batterie alcaline e le ossido di argento senza sballare la lettura esposimetrica (come accade, invece, nella OM1)
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Re: Un corpo con innesto a vite...

Messaggioda paolok20d » mer giu 25, 2008 9:10 pm

Consiglio vivamente una Zenith TTL, meglio se un pò rugginosa!
Ne comprò una mio padre durante un viaggio a Praga, con il 58mm f2,0 ed il flektogon 20mm f2,8 (quest'ultimo lo possiedo tuttora).
La Zenith non ce l'ho più, in quanto alla 4° volta che inaspettatamente si apriva il dorso da solo, causando la perdita del rullino magari gia esposto con scatti irripetibili durante un viaggio, mio padre aprì con il piede un cassonetto della nettezza e ce la volò dentro!!!!
A parte gli scherzi, ricordo con soddisfazione una Miranda che mi regalò un mio zio negli anni 75, corredata del 50 e di un 35 a vite, che forse a casa dei miei genitori in qualche recondito cassetto c'è ancora.
Le Fuji erano formidabili (per quello che costavano) ed anche le ottiche erano oneste!
K20d-Z1-LX-2MX-Super-A-Rolleiflex Planar3,5-Mamya C330s-Petri7sII (la mia prima fotocamera!)-PC35-zen16f2,8-A20f2,8-F28f2,8-F50f1,4-M50f4macro-M85f2-M105f2,8-zen135f2,8-A200f4-18-55Al2-FA100-300-MTo1000+altri 10Kg di vetri..
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