Montare ottiche di marca diversa comporta tutta una serie di problemi.
Diciamo che un conto è possedere già gli obiettivi, tutta un'altra faccenda è andarli a prendere di proposito, insomma andarsela a cercare.
Tranne casi particolari, di ottiche che si trovano a prezzi molto vantaggiosi o che sono di qualità stratosferica, non vedo motivi per andarmi a prendere un obiettivo Nikon, che usato pago più o meno come un Pentax, per montarlo su una Pentax tramite un anello adattatore che magari non mi mantiene tutti gli automatismi.
vediamo gli aspetti uno per uno.
1) tiraggio. E' la distanza tra il piano della pellicola ed il bocchettone dell'obiettivo. Se non compatibile, causa l'impossibilità di mettere a fuoco ad infinito, a meno di non acquistare un anello adattatore dotato di un gruppo di lenti, cosa a mio avviso assurda, perché l'anello sarà costoso, nell'ordine delle centinaia di € e la resa facilmente deludente.
2) focale. Il rapporto tra un negativo (o sensore) 24x36 (full frame) ed un APSC, è di 1,5 a 1. Cambia la copertura del formato e le focali, quindi, volendo usare ottiche per il 24x36 su una macchina APSC (il contrario non è possibile), la focale effettiva sarà moltiplicata per 1,5. Questo significa che i tele risulteranno più lunghi, il cinquantino diventerà un piccolo e luminoso tele da ritratto, i grandangoli saranno praticamente inutili. Naturalmente, se useremo dei vecchi obiettivi su una full frame, il rapporto resterà invariato.
3) automatismi. Quelli che non ci sono sull'ottica, non verranno trasmessi alla macchina. sembra banale, ma molti non ci pensano, quindi se l'ottica non è AF, bisognerà mettere a fuoco in manuale, se non ha la posizione A sulla ghiera dei diaframmi, non sarà possibile regolarlo dalla ghiera del corpo macchina, ma soprattutto il problema è l'automatismo del diaframma. Su tutte le reflex moderne, il diaframma resta aperto fino al momento dello scatto, per facilitare inquadratura e messa a fuoco, Se non si riesce a mantenere questo collegamento tra corpo e obiettivo, il diaframma funzionerà in manuale, quindi chiudendolo il mirino si oscurerà, rendendo difficoltosa la messa a fuoco e l'inquadratura.
Personalmente non vedo di buon occhio l'utilizzo di vecchie ottiche sulle reflex digitali, quando viene meno la trasmissione degli automatismi.
Nel caso di Pentax, l'utilizzo dei vecchi obiettivi a baionetta K, non soffre di particolari limitazioni, visto che si mantiene sempre il diaframma automatico (serie M), a cui si aggiunge la possibilità di comandare il diaframma dal corpo macchina (serie A), e l'autofocus (serie FA). Con ottiche di altre case non va sempre così liscia.
Diverso è l'uso con le mirrorless, dove la mancanza dello specchio comporta un tiraggio minore del corpo macchina e quindi sarà sempre possibile la messa a fuoco ad infinito, infatti gli anelli per questo tipo macchine sono sempre parecchio spessi.
Anche la perdita del diaframma automatico non è così grave, perché il mirino elettronico mantiene la corretta luminosità, aprendo e chiudendo fisicamente il diaframma.
Leonardo: Topcon RE 2 e Super DM, 20 mm f4 Zeiss Flektogon, Re Auto Topcor 28 mm f2,8, 58 mm f1,8, 135 mm f3.5, Seimar 500 mm f8 Mamiya 220 Prof., Metz 45 CT1 Metz 50 AF-1 Pentax K10d e K50, Tamron 10-24 f3,5-4,5, DAL 18-55, DA16-45 f4, Sigma 55-200 f4,5-5,6