ntx ha scritto:Antonar ha scritto:E' chiaro che i sensori APS-C sono stati già sfruttati ed hanno oggi delle prestazioni notevoli, mi chiedo se per quelli per FF si possa creare un divario qualitativo tale da favorire per tutti la FF.
Io penso che ritenere che il full-frame vada bene a tutti sia come pretendere che tutti indossino un 38 di scarpe. Non solo è stupido, ma per un sacco di persone è scomodo e non è una soluzione. Attualmente ci vogliono convincere che dovremmo mettere un 38... in tanti, che il 38 non lo portano, ci credono.
Ogni formato di sensore ha pro e contro.
Un sensore minuscolo, come quello della Q, per le sue peculiarità, è eccezionale con i grandangolari e la foto di paesaggio: la profondità di campo che un sensore del genere porta a casa già a f/4 non si raggiunge - su full-frame - con diaframmi a f/32 su ottiche con il medesimo angolo di campo... e ciò ha conseguenze su tempi di scatto e ISO utilizzati.
Dall'altro lato un sensore minuscolo non è adatto per una fotografia dove si vuole isolare il soggetto: non si possono realizzare ottiche f/0.01 per avere dello sfocato. In questi casi full-frame e medio-formato trovano pane per i loro denti.
L'APS-C si trova circa al centro ma spostato verso il full-frame: permette un buon l'isolamento del soggetto e nel paesaggio fa sentire ancora parecchi limiti. Il quattro-terzi e il micro quattro-terzi invece stanno sempre al centro ma spostati verso i sensori piccoli ottenendo più facilmente ampie profondità di campo.
Ci sarebbe posto e ragion d'essere per tutti se ci si fermasse a ragionare su che immagini si vogliono ottenere anzichè conformarsi come tante pecore ad un sistema che, alla fine, è adatto solo a pochissimi. Per ora si spaccia il full-frame come panacea per tutto... io continuo a pensare che chi fotografa vuole poter sfruttare tutte le occasioni che gli si presentano: 2 o 3 kg di peso addosso vanno contro tutto questo e alla fine la vince lo smartphone perchè il poter cogliere le occasioni vale molto più di quel calo di qualità che hanno i suoi scatti.
Ciao
Jenner
Potrei quotare in toto quasi tutto tranne l’ultima affermazione, si vince lo smartphone per via della comodità, ma per chi fa fotografia non a semplice scopo “ricordo”/selfie ma dall’amatore in su che immortala un paesaggio ( o qualunque altro soggetto ) per il gusto di portare a casa e condividere o addirittura stampare una immagine per la sua “bellezza”, anche una sola immagine di qualità ne dovrebbe valere mille fatte purché sia... e per intenderci ne avessi anche solo una del valore artistico economico estetico di quelle ad esempio di Ansel Adams sarei pronto a dar fuoco a tutti i miei hdd...