Valerio Ricciardi ha scritto:Avevo equivocato. Pensavo che immaginassi che la decisione su cosa è secondario e cosa no venisse dall'alto.
Invece un sito diventa secondario quando è secondaria la domanda turistica. Per cui la marginalità di un bene culturale è direttamente proporzionale all'ignoranza si del turista, ma prima ancora dell'agenzia che gli organizza il giro.
Ovviamente in molti casi ciò deriva da scarsa capacità di valorizzare un sito a fini turistici. Però restano sempre millemila cose che purtroppo non si possono tenere aperte, perché se non c'è un custode diventerebbero istantaneamente degli orinatoi pieni di graffiti e decorati con qualche lavatrice rotta, e se c'è il custode poi devi trovare il modo di pagare il suo stipendio e i suoi contributi previdenziali.
Valerio qua rischiamo di andare avanti e monopolizzare il forum.
Dunque perché siti storicamente e culturalmente importanti hanno biglietti che costano 2€? Perché non ci sono visitatori.
Perché non ci sono visitatori? Perché non c'è valorizzazione e conservazione.
Perché non ci sono? Perché chi comanda non capisce molto e invece di creare un turismo diffuso crea pochi poli di attrazione di massa.
Poi discorso custodi e personale, diciamo che non è come dici tu, almeno non sempre... Una volta con la mia compagna sono stato in un museo pagando 2€ a testa. Beh eravamo 2 visitatori e 4 custodi! E parliamo di un piccolo museo di paese!
L'ultima volta che sono stato in un museo grande a Roma c'era un custode in ogni sala, tutti seduti, chi faceva la settimana enigmistica, chi giocava con lo smartphone e chi, allargato su due sedie, dormiva!!!
Quindi non credo che i custodi siano il problema al momento. Il problema è la volontà di creare un settore che funziona.